Formazione Scuola

Matematica, fino al 14 aprile a Firenze le finali delle Olimpiadi Europee Femminili

matematica

In gara per le finali delle Olimpiadi della matematica 196 concorrenti da 51 nazioni. Cinque le italiane in corsa per il podio

Ragazze con i numeri. Pronte alla sfida. Arrivano da tutta Europa. Ma anche da Australia, Canada, Bolivia, Mongolia e Perù. Sono quasi 200 le concorrenti che si ritroveranno a Firenze fino al 14 aprile per le finali delle Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (le European Girls’ Mathematical Olympiad, EGMO), come si legge in un comunicato stampa.

Giunte alla settima edizione, sono una competizione matematica internazionale riservata alle ragazze delle scuole secondarie di II grado. Una gara tutta in rosa a suon di problemi rompicapo, numeri e teoremi matematici. L’Italia ospita le EGMO per la prima volta.

Ad arricchire le Olimpiadi lo Stem Acceleration Lab. Una due giorni, da lunedì mattina a martedì pomeriggio, presso l’Istituto Professionale “B. Buontalenti”, di confronto, proposte, idee per incentivare lo studio della matematica e delle materie scientifiche tra le ragazze. Protagoniste del laboratorio 48 studentesse italiane che si sono particolarmente distinte nelle competizioni e negli hackathon nazionali.

“Siamo molto orgogliosi – dichiara la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli – di ospitare quest’anno per la prima volta in Italia le European Girls’ Mathematical Olympiad. Si tratta di un’importante competizione che ha due meriti: mettere in circolo le eccellenze dei sistemi di istruzione di differenti Paesi, europei e non, e stimolare l’interesse delle ragazze nei confronti della matematica e delle materie scientifiche, consentendo di superare quel gap di genere che ancora fa sentire il suo peso nello sviluppo della nostra società. Voglio fare i miei complimenti e augurare buon lavoro alla cinque studentesse che rappresenteranno il nostro Paese. Partecipando a questa gara, compiono un atto rivoluzionario: grazie al loro impegno e alla loro passione dimostrano che la matematica e le discipline scientifiche non hanno nulla a che fare con il genere, che non c’è niente che una ragazza non possa fare se studia, va a fondo, si impegna. Il MIUR è impegnato da tempo per sradicare questi stereotipi e pregiudizi e promuovere un cambiamento culturale ormai irrimandabile, con azioni come il ‘Mese delle STEM’ o le agevolazioni per l’accesso delle giovani alle facoltà universitarie a carattere scientifico. Ci auguriamo che l’entusiasmo e la bravura di Giorgia, Maria, Sabrina, Maria Chiara e Linda siano ‘contagiosi’ e che la partecipazione delle studentesse a competizioni nazionali e internazionali di questo tipo, ma miste, cresca sempre di più nel tempo”, conclude la Ministra.

EGMO 2018, una edizione da record

Sono 196 le aspiranti al podio. Mai così tante prima d’ora. Un’edizione da primato quella di quest’anno per le EGMO. E sono 51 le nazioni protagoniste (36 europee, 15 ospiti extra-europee). Per la prima volta prendono parte alle gare anche concorrenti provenienti dall’Australia, dall’Austria, dalla Bolivia, dal Canada, dalla Germania, dalla Mongolia e dal Perù. Le ragazze in gara a Firenze hanno dovuto affrontare una lunga fase di preparazione e selezione con prove sempre più complesse per partecipare alle finali.

L’edizione 2018 delle EGMO è organizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Matematica Italiana ed è stata finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La squadra italiana, in cinque in gara. E ci sono due “veterane”

Giorgia Benassi da Carrara, Maria Bevilacqua da Avellino, Sabrina Botticchio da Brescia, Maria Chiara Ricciuti da Asti, Linda Friso da Padova. Sono loro le portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi Europee Femminili di Matematica. Maria Chiara Ricciuti e Linda Friso sono alla loro terza partecipazione. Per tutte l’obiettivo è di migliorare il record storico del quinto posto ottenuto nel 2012 e arricchire la lista dei riconoscimenti conquistati nelle precedenti edizioni: 2 medaglie d’oro, 6 d’argento e 13 di bronzo (le medaglie vengono assegnate non al podio, ma per fasce di punteggio). Le cinque finaliste sono state selezionate attraverso ben tre campus di cui l’ultimo specifico per l’EGMO.

Le gare: non solo numeri e teoremi, ma anche creatività

Due le giornate di gara, mercoledì e giovedì mattina. Alle concorrenti verrà chiesto di risolvere 3 problemi originali in ciascuna giornata (in 4,5 ore). I problemi, mai visti prima, richiedono di saper applicare teoremi già noti, ma in maniera creativa e non ripetitiva. In altre parole sarà fondamentale saper applicare le proprie conoscenze in modo originale e funzionale.

Il senso di una gara solo al femminile

Le EGMO sono state organizzate per la prima volta nel 2012, a Cambridge, con la partecipazione di 19 nazioni e 70 concorrenti e vengono ospitate ogni anno in un paese diverso. L’iniziativa – che è andata sempre più affermandosi nel corso delle diverse edizioni – vuole stimolare l’interesse delle studentesse per la matematica e, più in generale, per le materie scientifiche. Le competizioni mirano a migliorare il livello di successo delle ragazze per gli ambiti scientifici. Indagini statistiche hanno dimostrato la differenza di partecipazione e di risultati tra donne e uomini nelle gare matematiche nazionali e internazionali. Mentre si è notato che in competizioni riservate alle sole ragazze, la partecipazione è maggiore e i non facili problemi proposti vengono affrontati e risolti con successo. Le gare femminili sembrano essere dunque un giusto modo non solo per favorire la diffusione della cultura matematica, ma anche per contrastare il gender gap nelle discipline scientifiche.

Stem Acceleration Lab, una due giorni di idee per la matematica

La sfida tra le ragazze è il cuore della manifestazione. Ma attorno alle competizioni si sviluppa l’intero evento, che dura una settimana e prevede visite culturali in città e momenti di socializzazione tra le concorrenti.

In occasione delle EGMO il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha promosso Stem Acceleration Lab, un laboratorio che vedrà protagoniste 48 studentesse da tutta Italia che si sono particolarmente distinte nelle competizioni di matematica (8 delle ragazze non inserite nella squadra per le Olimpiadi) e negli hackathon organizzati dal MIUR (40 le ragazze selezionate in totale). Nel corso dei due giorni di lavori le ragazze avranno modo di confrontarsi, riflettere, approfondire e lanciare idee e proposte “dal basso” per incentivare lo studio della matematica e delle discipline scientifiche tra le donne.

Potrebbe interessarti