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Innovazione: siglato patto per la digitalizzazione delle Cooperative

digitalizzazione cooperative

Unioncamere e Alleanza delle cooperative italiane hanno stipulato un’intesa per favorire la trasformazione 4.0 del mondo cooperativo

Un’azione congiunta tra la rete dei Punti impresa digitale (Pid), realizzati dalle Camere di commercio del territorio italiano, e l’Alleanza delle cooperative italiane, che attuerà una serie di iniziative nell’ambito dei progetti di sistema Coop 4.0. Su questo si basa l’accordo siglato il 12 giugno 2018 tra Unioncamere e il coordinamento nazionale costituito dalle Associazioni più rappresentative della cooperazione italiana (Agci, Confcooperative, Legacoop).
L’accordo triennale prevede di rinforzare la sinergia tra le due organizzazioni inserendo nei servizi offerti dai Pid alcuni contenuti specifici dedicati al mondo cooperativo e realizzati in collaborazione con l’Alleanza. Inoltre la rete dei Pid informerà sui servizi offerti nell’ambito del sistema Coop 4.0 e faciliterà l’interscambio di esperienze e buone prassi condotte a livello territoriale. Innovazione sarà la parola chiave.

“Questa collaborazione segna l’avvio di un sistema di alleanze che Unioncamere sta stringendo con le associazioni di categoria che fanno parte o si candidano a fare parte della rete dei Digital Innovation Hub” ha dichiarato il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello, “per favorire l’attività di orientamento e di indirizzamento attraverso la rete dei Pid che stiamo costruendo per supportare il processo di digitalizzazione del nostro tessuto imprenditoriale nell’ambito del piano nazionale Industria 4.0”.

Scopo della serie di azioni che si intraprenderà è quello di supportare le imprese cooperative nel passaggio al digitale, come prevede il Piano nazionale Industria 4.0 sull’innovazione. I soci cooperatori infatti spesso mancano di un’adeguata formazione in materia oppure ne hanno una ormai obsoleta. Il mondo del digitale e della ricerca tecnologica infatti avanza a una velocità sorprendente e non restare al passo con i (suoi) tempi può causare una perdita economica anche ingente. Anche approfittare dei nuovi posti di lavoro creati dall’innovazione può essere un elemento utile per le cooperative che si formano in base alle nuove esigenze del mercato ormai orientato alla “versione 4.0”. Come rimarca il presidente dell’Alleanza delle Cooperative italiane, Maurizio Gardini, “sono oltre 60.000 i nuovi posti creati dall’innovazione, ma sono vacanti perché mancano figure adeguatamente formate per coprire questi ruoli. Così come altre andranno incontro a un’obsolescenza formativa. Si stima infatti che saranno 3.000.000 i lavoratori a rischio espulsione nei prossimi 15 anni. Dobbiamo capovolgere questa tendenza. Per noi formazione e innovazione devono andare avanti conciliando utili e occupazione. Le cooperative nascono per rispondere a un bisogno e per creare lavoro sul territorio”.

L’intesa è stata firmata a Roma dai presidenti dell’Unione delle Camere di commercio, Ivan Lo Bello, e dell’Alleanza delle Cooperative italiane, Maurizio Gardini per Confcooperative, Mauro Lusetti per Legacoop e Brenno Begani per Agci.

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