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Scadenze fiscali d’autunno: 31 ottobre 2018

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Presentazione Modello Redditi, 770 e CU Autonomi

Negli anni passati ottobre era un mese piuttosto tranquillo per i contribuenti italiani che erano chiamati a far fronte alle ordinarie scadenze fiscali e contributive di metà mese.

Quest’anno, invece, i contribuenti e i loro professionisti sono alle prese con diversi adempimenti e scadenze sia per il differimento del termine di presentazione delle dichiarazioni annuali al 31 ottobre (prima fissato al 30 settembre), sia per la rata in scadenza a fine mese da parte di coloro che hanno aderito alla rottamazione delle cartelle Equitalia.

Dichiarazione dei redditi 2018: cos’è e chi la deve presentare
Con la dichiarazione dei redditi i contribuenti comunicano al Fisco i redditi percepiti nel corso dell’anno precedente al fine di calcolare le imposte dovute e/o i crediti spettanti. Nella dichiarazione sono riepilogati tutti i redditi, a titolo esemplificativo e non esaustivo: lavoro, pensione, terreni, fabbricati, lavoro autonomo, impresa, redditi diversi ecc.; e si riportano le spese deducibili e detraibili sostenute per conto proprio o per i familiari.

Quali sono i contribuenti interessati?
I contribuenti possono identificarsi in privati cittadini, imprese o titolari di partita Iva che, a seconda del possesso o meno di precisi requisiti, dovranno presentare alternativamente uno dei seguenti modelli:
modello 730 (ordinario o precompilato);
modello Redditi SC, SP e ENC, ex Unico;
modello Redditi PF persone fisiche (ordinario o precompilato).

Ci concentreremo ora sul Modello Redditi poiché prossimo alla scadenza.

Modello Redditi 2018 (ex Unico): chi deve presentarlo?
Il Modello Redditi, che prima era chiamato “Unico”, va utilizzato dai contribuenti persone fisiche che non hanno i requisiti per presentare il 730 e dalle società di persone, di capitali ed enti non commerciali.

Scadenza e modalità di presentazione
Il Modello Redditi 2018 va presentato esclusivamente per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre.
Si rammenta che il 30 novembre scadrà invece il versamento della seconda o unica rata delle imposte IRPEF/IRES/IRAP cedolare secca e imposte sostitutive.

Cosa succede se ci sono errori nella Dichiarazione?

Il contribuente che dopo l’invio del Modello si dovesse accorgere di aver commesso degli errori in sede di determinazione dei redditi o delle detrazioni/deduzioni d’imposta, può sanare la posizione presentando una dichiarazione integrativa (a favore o a sfavore) tramite ravvedimento operoso.
Qualora la dichiarazione non sia trasmessa entro i termini ordinari si può ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso presentando la dichiarazione entro 90 giorni e pagando una sanzione pari a € 25,00 (1/10 del minimo).

Dichiarazione dei sostituti d’imposta: Modello 770/2018 e Certificazione Unica autonomi
Il Modello 770/2018 è la dichiarazione con la quale i sostituti d’imposta comunicano i dati delle ritenute operate nel 2017 sui compensi di lavoro dipendente e autonomo corrisposti, redditi da capitale, ecc. indicando i dati relativi al versamento delle ritenute e/o compensazioni crediti e altri dati.
La scadenza per la presentazione del Modello 770/2018 è il 31 ottobre 2018 che, dall’anno scorso, include al suo interno sia il modello 770 ordinario sia quello semplificato, con possibilità di eseguire l’invio in unico flusso o anche in due flussi separando per esempio le ritenute di lavoro autonomo da quelle di lavoro dipendente.
La Certificazione Unica Autonomi è la dichiarazione con cui i sostituti d’imposta trasmettono tutti i dati fiscali e contributivi dei lavoratori di cui si sono avvalsi, inclusi professionisti e/o collaboratori anche occasionali, all’Agenzia delle Entrate.
Per i redditi che non confluiscono nella dichiarazione precompilata il termine per la presentazione della C.U. è fissato al 31 ottobre 2018 (e non al 7 marzo termine ordinario).

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