Imprenditoria Start-up

Speed MI Up per il suo 13imo bando lancia la Startupship

6 mesi di incubazione gratuita ad hoc per 3 delle 15 start-up che si aggiudicheranno il bando biennale Speed MI Up aperto dal 2 ottobre al 15 novembre 2018

Startupship è un’iniziativa nata dalla partnership tra Speed MI Up, l’incubatore dell’Università Bocconi e della Camera di Commercio di Milano, Monza, Brianza e Lodi con la partecipazione del Comune di Milano, e la società di consulenza manageriale MBS Consulting che finanzierà i 6 mesi di incubazione gratuita per le 3 start-up selezionate.
Il 13imo bando di Speed MI Up si rivolge a imprenditrici e imprenditori “con idee solide, realizzabili, innovative e potenzialmente internazionali”. Le start-up che si aggiudicheranno il bando potranno accedere all’incubatore milanese che fornirà loro servizi ad alto valore aggiunto per due anni. Tre di esse potranno usufruire di ulteriori servizi. Vediamo come:

Startupship

La società di consulenza manageriale MBS Consulting ha stretto una partnership strategica con Speed MI Up al fine di supportare le start-up incubate nelle quali vede un interessante campo di sperimentazione dei propri metodi di consulenza e un’opportunità di sviluppo per i propri clienti. È stata perciò istituita la MBS Consulting Startupship che prevede il finanziamento da parte di MBS di sei mesi di incubazione in Speed MI Up di tre idee d’impresa ritenute particolarmente innovative anche per la capacità di creare “valore condiviso” per una platea di stakeholder più ampia possibile. Per accedere a questa opportunità è sufficiente registrarsi normalmente al bando dell’incubatore.

Come si entra in Speed MI Up

Aspiranti imprenditori e imprese che entreranno in Speed MI Up, con o senza Startupship, saranno al massimo 15. L’incubatore cerca idee innovative non necessariamente in termini di tecnologia, ma anche di prodotto, di processo produttivo, di vendita, di distribuzione. Le startup saranno selezionate in base ai curriculum vitae dei partecipanti/soci, al business plan e a un elevator pitch, ovvero un video di presentazione di massimo 3 minuti. Registrandosi qui è possibile seguire un videocorso gratuito di 12 ore sul business plan tenuto da Cinzia Parolini di SDA Bocconi School of Management e tutor dell’incubatore.

Oltre il co-working

Speed MI Up non va confuso con uno spazio di co-working in quanto va ben oltre: accelera lo sviluppo del business della start-up in modo pro-attivo e non si limita a rispondere alle richieste degli imprenditori ma li sollecita nel perseguimento dei loro obiettivi. Le start-up che supereranno la selezione accederanno agli spazi di lavoro nelle sedi milanesi di Via Ulisse Gobbi (nel campus Bocconi) e Via Achille Papa (all’interno del World Join Center) e a un percorso di due anni volto a sviluppare business e capacità imprenditoriali.
I servizi immateriali offerti comprendono formazione e tutorship individuali e collettive pensate espressamente per le start-up. Speed MI Up ne accompagna lo sviluppo, le aiuta a crescere e strutturarsi velocemente, a migliorare il lato strategico, manageriale e finanziario, ad affinare il business plan per accedere ai finanziamenti esterni.

Perché a Milano

A Milano il tessuto imprenditoriale è molto forte, ne sono testimonianza i numeri: nei primi sei mesi dell’anno le nuove imprese iscritte sono state 13.446; ne nascono 74 al giorno e una su quattro è creata da un giovane. Secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, le imprese più numerose si occupano di commercio (1.132 imprese all’ingrosso e 682 al dettaglio, rispettivamente 13,9% e 8,4% sul totale delle imprese già classificate per settore), edilizia (1.106 nate in sei mesi, pari al 13,6%), consulenza alle imprese (6%), ristorazione (5,1%), attività immobiliari e servizi alla persona (circa 400 imprese in entrambi i settori, ovvero il 5%). I giovani imprenditori sono il 24%, ma rappresentano quasi la metà nella ristorazione (43% del settore, con 107 imprese aperte da un giovane nei primi sei mesi del 2018), nei servizi finanziari (133 imprese, 47%) e nel settore pubblicità e ricerche di mercato (83, 41%).

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