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I nuovi modelli organizzativi del lavoro

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Nuove figure professionali e anticipazioni sulle tendenze del mercato del lavoro, in continua evoluzione, presentate in occasione della finale della Challenge HR 4.0 di Adecco e Lazio Innova

Un’occasione per mostrare le nuove strategie di incontro tra domanda e offerta di lavoro e innovazione, con i nuovi business skill richiesti dalle aziende innovative: questo ha rappresentato la sesta edizione Challenge dal titolo “HR 4.0: Analisi dei dati e modelli predittivi” la cui finale si è svolta a Roma il 6 dicembre con la premiazione dei vincitori.

Open innovation e trasformazione digitale

La finale è stata un’occasione per parlare di nuove tecnologie e modelli organizzativi per la riqualificazione delle risorse umane, nell’ambito della strategia regionale di open Innovation. Al dibattito hanno partecipato Cristina Favero di Unilever, società multinazionale che studia temi che interessano i cambiamenti aziendali attraverso percorsi di open innovation e Roberto Mazzilli di Progesi (gruppo BV-Tech) che ha sviluppato un programma di trasformazione digitale in grado di supportare l’innovazione dei processi e dei servizi. Sono inoltre intervenuti Andrea Puzo del brand Phyd Adecco, una piattaforma in grado di mappare le competenze, allenare il talento per delineare nuovi percorsi professionali, e Roberto Pancaldi di Mylia, che si è occupato della formazione per il gruppo Adecco.

Challenge e lavoro

La sfida lanciata da Adecco Group e Mylia, che si occupa di formazione e sviluppo, in collaborazione con Lazio Innova, concerneva una strategia per favorire l’incontro fra domanda e offerta d’innovazione, sviluppare nuovi approcci all’analisi dei dati con sistemi di business intelligence in grado d’interpretare in maniera predittiva dati interni (DB e altre fonti interne) ed esterni (ad esempio fonti ISTAT, OECD, EU e Università). La finalità è generare modelli per anticipare le tendenze attuali del mercato del lavoro in continua evoluzione, i nuovi business skill e figure professionali.

Il vincitore della Challenge HR 4.0

Al vincitore, selezionato secondo criteri di innovatività, fattibilità, composizione della squadra e prospettive di medio e lungo termine, è stato consegnato un premio di 20 mila euro. Si tratta di Texty che, oltre ad essersi classificata prima nella sfida, è stata premiata anche da Mylia con ulteriori 5 mila euro.
Texty ha proposto uno strumento di intelligenza artificiale in grado di fornire una mappatura di soft e di hard skills sfruttando un software che elabora informazioni da articoli scientifici. Questo programma, oltre ad essere in grado di trasformare ed elaborare quantità elevate di testo, ha la capacità di estrarre ed integrare informazioni da documenti provenienti da diversi ambiti aziendali (logistica, R&S, produzione, HR) e dall’ambiente esterno (brevetti, social media, blog).
Texty per l’idea innovativa e creatività è stata ritenuta un partner interessante per le aziende che hanno intenzione di intercettare le informazioni nei testi e trasformarle in materiale comunicativo di grande valore. Il team proseguirà la sua collaborazione con Lazio Innova usufruendo degli spazi attivi e la consulenza di esperti in materia.

Gli altri finalisti della Challenge HR 4.0

I finalisti per partecipare alla call dovevano essere start-up innovative registrate costituite da un gruppo di almeno tre membri e appartenere a dipartimenti dell’università o centri di ricerca.
I cinque partecipanti alla Challenge HR 4.0 e beneficiari del percorso di mentorship hanno presentato i loro progetti di fronte ad una platea di investitori. Di seguito i progetti presentati dagli altri finalisti:

BigProfiles, capitanata da Lorenzo Luce, CEO & CO-founder della start-up ha spiegato che l’idea di base è stata quella di sfruttare l’intelligenza artificiale per elaborare un indice di impiegabilità per ogni persona. Per questo il gruppo di lavoro ha sviluppato un algoritmo di customer intelligence che permettesse alle aziende di produrre un profilo dei consumatori grazie all’incrocio di dati provenienti da fonti esterne, banche dati ISTAT, camere di commercio, informazioni pubbliche presenti su social network ed albi professionali. Il team è stato premiato come miglior proposta di collaborazione commerciale per avviare una partnership con la Challenge.

Pangea Formazione, azienda specializzata sulla formazione e nell’analisi dei dati ha lanciato lo Short-li, un sistema che sviluppa soluzioni ad hoc per soddisfare le esigenze dell’azienda a partire dalla data collection fino ad arrivare allo sviluppo di algoritmi di sistema sull’intelligenza artificiale. “In questo progetto” ha spiegato Desiree Gentilini, responsabile pre-sales e data scientist dell’azienda certificata “l’analisi consente ad un data base di contenere migliaia di job e curricula dei candidati permettendo di correlare gli skills richiesti nei job post con le caratteristiche delle persone assunte.

Massimo Tiberi, della Project 360, ha sostenuto che il loro progetto si basa su un sistema in grado di individuare le parole chiave più attinenti alle competenze e alle figure professionali richieste. Una piattaforma che non solo soddisfa l’industria Challenge, ma sa interpretare al meglio il futuro dell’industria e dell’occupabilità delle persone.

Il team di Opus si è presentato con un sistema di intelligenza artificiale che anticipa le nuove tendenze lavorative, analizzando le normative italiane ed europee con lo scopo di individuare potenziali skills su cui formare le nuove professionalità.

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