Imprenditoria Imprenditoria femminile

Matera 2019 conclusi i lavori degli Stati Generali delle Donne

matera

Terminati i lavori degli Stati generali delle Donne. Coinvolte centinaia di donne di ogni parte del mondo per i nuovi passi della grande rete internazionale femminile. Affrontati temi come la parità di genere, l’empowerment femminile, la costruzione di una società inclusiva

Nella settimana di apertura di “Matera 2019, capitale europea della cultura”, si è tenuta la due giorni (il 24 e il 25 gennaio) di lavori degli Stati generali delle donne, la più grande rete internazionale femminile che affronta i temi della parità di genere intesa soprattutto come parità di accesso alle opportunità (égalité des chances, come ha sottolineato l’assessora della Valle d’Aosta Chantal Certan, del Comitato scientifico degli Stati generali delle donne).

Sono state diverse decine le donne che si sono attivate per offrire il proprio contributo all’avanzamento della parità di genere in ambito lavorativo e sociale seguendo un intenso programma ricco di “eventi nell’evento”. In particolare, si sono gettate le basi per arrivare al 2020 con delle conquiste femminili grazie ai suggerimenti delle tante donne presenti che hanno proposto nuove attività da sommare a quelle già avviate, come La carta delle donne nel mondo, il progetto Made in woman Made in Italy, Le città delle donne, Il patto delle donne, La scuola di formazione degli Stati generali delle donne, La carta di Pavia, il Manifesta per l’Europa che verrà.

Una nuova iniziativa presentata in occasione degli Stati generali delle donne Matera 2019 è stata la Carta di Pordenone. Un protocollo antiviolenza, “un’esperienza di azione per promuovere le pari opportunità e contrastare la violenza”, di cui hanno parlato la Consigliera di parità e Coordinatrice della Carta di Pordenone Chiara Cristini e l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Pordenone Guglielmina Gucci. Un esempio di buone pratiche da seguire.
Tra le donne giunte da tutta Italia e non solo, le parole dell’Assessora Certan hanno fatto breccia, riferendosi al fatto che una società “in salute, sana e lungimirante sostiene le donne e l’imprenditoria femminile garantendo a tutte e a tutti, alla società intera, pari opportunità”.

Gli Stati Generali delle Donne sono un coordinamento permanente a livello nazionale dal 2014; un forum che è diventato un interlocutore autorevole per le istituzioni che operano nell’ambito delle politiche del lavoro, dell’economia, della finanza, del femminile, dei diritti, della cultura, della scuola, della formazione, della pace e del dialogo, del ben vivere, dello sviluppo.

lavori-matera

Isa Maggi, del coordinamento nazionale degli Stati generali delle donne, ha sottolineato come quello del coordinamento sia stato un lavoro lungo, intenso e svolto dal basso, partito dalla Conferenza mondiale di Expo 2015 e che si trova solo agli inizi, con un potenziale di crescita enorme dovuto proprio al coinvolgimento delle tante donne che hanno idee, progetti che portano all’imitazione positiva delle buone pratiche. “Come Matera le donne hanno dimostrato nel tempo forte resilienza e capacità di reinventarsi ma per noi donne lavorare insieme significa avere la possibilità di co-generare, di fare scambi tra imprese, associazioni, scuole, università”.
Comunicare esperienze e sperimentare nuovi modelli positivi di imprenditorialità femminile significa anche incrementare le relazioni internazionali e infatti il percorso intrapreso porterà a una nuova Europa, vivace e vigorosa in un’ottica di condivisione degli spazi culturali e ideali.

L’Italia non sarà fanalino di coda in questa ideale nuova Europa, soprattutto se saprà trarre beneficio dalle proposte di donne intelligenti e uomini illuminati. Presenti infatti a Matera 2019 le “100 donne che cambieranno l’Italia”, le innovatrici di idee negli ambiti della politica, della democrazia, del patrimonio culturale, del turismo, della salute, delle smart cities, del Food & environment, del Made in Italy. Donne che sanno come gestire il potere senza farsene prendere la mano, donne che comprendono cosa significhi democrazia paritaria, donne che potranno diventare donne di governo, un governo di un futuro si spera prossimo.

Durante i lavori si è anche parlato della nuova economia politica al femminile, ne hanno parlato esponenti istituzionali provenienti da varie città italiane (a partire ovviamente da Matera), e di come accedere ai fondi per far crescere le start-up. Sono anche state premiate le imprese femminili innovative, con il “Primo Premio Europeo per le Imprese Femminili”, e le “Donne che ce l’hanno fatta”, ovvero quelle che, grazie alla propria intraprendenza e decisione, al proprio spirito di iniziativa, sono riuscite a raggiungere posizioni apicali nella loro carriera rompendo il tetto di cristallo.

Daniela ringrazia
Un premio è andato anche a “Gli Uomini Illuminati”, quelli cioè che hanno sostenuto le donne e la parità di genere nel corso di tutta la loro vita.
A Matera il 25 gennaio ha ricevuto il premio “Donne che ce l’hanno fatta” anche la direttrice della nostra testata, Donna in Affari, Daniela Molina per il successo ottenuto svolgendo la propria attività lavorativa giornalistica.

Potrebbe interessarti