Dopo la flessione di vendite di vino nei supermercati del 2018, la grande distribuzione torna a mostrare segnali positivi. I dati del primo bimestre 2019 e la ricerca IRI per Vinitaly
Nel 2019 si prevedono buoni risultati per quanto riguarda la vendita di vino nei supermercati: i dati relativi alle vendite nei mesi di gennaio e febbraio 2019, infatti, vedono i vini a denominazione d’origine aumentare del 5,3% (bottiglia da 0,75), mentre il totale del vino confezionato cresce dell’1,7% (a volume).
L’Istituto di ricerca ha anticipato i dati delle rilevazioni effettuate in esclusiva per Vinitaly 2019, il Salone internazionale dei vini e dei distillati che si terrà a Verona dal 7 al 10 aprile. L’intera ricerca verrà presentata a Vinitaly lunedì 8 aprile nel corso della tradizionale tavola rotonda organizzata da Veronafiere, con la partecipazione di cantine e catene distributive ma intanto ecco le anticipazioni:
Il vino venduto dalla Grande distribuzione nel 2018
Superano i 619 milioni i litri di vino italiano venduto nel circuito della Gdo, per un importo pari a 1 miliardo e 902 milioni di euro. Tra i vini più venduti ai primi posti della classifica nazionale si trovano Lambrusco e Chianti, con buone performance di Montepulciano d’Abruzzo, Muller Thurgau, Gutturnio e Primitivo.
Nella speciale classifica dei vini “emergenti”, cioè a maggior tasso di crescita, va sottolineato l’exploit del Lugana, un bianco doc prodotto soprattutto nelle provincie di Brescia e Verona, che conquista il primo posto con un aumento a volume del 22,1% nel 2018 (e a valore del 24,2%). Crescono in modo rilevante Passerina e Ribolla ed entrano tra i top 15 Grignolino, Cerasuolo, Refosco e Aglianico.
Aumentano le vendite degli spumanti, che crescono del 2,1% a volume, mentre i vini Doc e Docg chiudono in ribasso, a -0,7%, con un prezzo medio di 4,74 euro al litro. I vini Igt perdono il 2,4% ed i vini generici l’8,9% (a volume, bottiglia 0,75).
Il dato complessivo del vino confezionato (che comprende il brik e il bag in box) vede una flessione del 4,4% a volume, ma un aumento a valore del 2,9%.
Aumentano sensibilmente invece vini e spumanti biologici, rispettivamente del 18% e dell’11,8%, ma le vendite nei supermercati sono ancora limitate a circa 5 milioni di litri l’anno.
Per quanto riguarda i formati, cala ancora il brik col – 5,6%, mentre continua a crescere il bag in box col +10,3% (a volume).
L’aumento del valore del vino
Prezzi più alti. Perché? Secondo l’Istituto di ricerca si devono sommare agli effetti della scarsa vendemmia del 2017, che hanno fatto lievitare i prezzi del vino nel canale di vendita della Gdo, la scarsità di promozioni particolari. “Da anni cantine e catene distributive portano avanti la scommessa sul valore” spiega Virgilio Romano, Business insight director di IRI “per dare la giusta rilevanza alla grande offerta di uve presenti in Italia. E questo significa lavorare sulla qualità, sui disciplinari delle denominazioni d’origine, ridurre le promozioni e definire i prezzi più appropriati”.
Il calo dei volumi opera in senso inverso rispetto all’aumento medio dei prezzi: gli effetti dei prezzi (in crescita nel 2018) e quindi dei volumi (in calo) si riflettono innanzitutto sui vini da tavola/generici, a seguire sui vini IGT e solo alla fine sui vini DOC/DOCG.