Salute e benessere Società

Record di presenze per la XX edizione della Race for the Cure di Roma

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XX edizione della Race for the Cure, la 4 giorni della solidarietà organizzata dall’associazione Susan G. Komen Italia, che utilizza i fondi raccolti dal progetto per realizzare programmi di prevenzione a sostegno delle donne

La pioggia non ha scoraggiato le 80mila persone giunte da tutta Italia per partecipare alla XX edizione della Race for the Cure di Roma e sostenere la lotta ai tumori del seno, così hanno commentato il 19 maggio le testimonial della kermesse, Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta. Un fine settimana all’insegna della prevenzione, sensibilizzazione e conoscenza del tumore al seno in Italia e nel mondo. L’ evento organizzato dall’associazione Susan G. Komen Italia, che utilizza i fondi raccolti dal progetto per realizzare programmi di prevenzione a sostegno delle donne, ha festeggiato quest’anno il ventesimo anniversario svolgendo dal 16 al 19 maggio, in Italia e a Roma, 4 giorni di sport, salute e solidarietà.

Da giovedì a domenica all’interno del “Villaggio della Salute, dello Sport e del Benessere” allestito al Circo Massimo, oltre all’emozionante corsa di 5 km e passeggiata di 2 km nelle vie del centro tra piazza Venezia, Colosseo e Terme di Caracalla, si sono susseguite iniziative gratuite dove è stato possibile sottoporsi a consulenze specialistiche per la diagnosi precoce dei tumori al seno e delle principali patologie femminili. Gli inviti alla prevenzione hanno riguardato percorsi di promozione della salute dedicati a donne appartenenti a categorie disagiate, uno sportello informativo ed operativo per l’accesso agli screening per la diagnosi precoce del tumore del seno, del collo dell’utero e del colon, e consulenze su nutrizione, menopausa ed endometriosi e su come invecchiare in salute.
Non sono mancate sessioni di sport, fitness, yoga, chi-gong, meditazione, corretta alimentazione e pet therapy per incoraggiare all’adozione di stili di vita sani e la protezione della propria salute.
Per i bambini è stata invece attrezzata un’area Kids for the Cure 2° edizione, iniziativa dedicata alle scuole dell’infanzia e primarie e un talk show e conferenze rivolte al tema sulla salute delle donne.

Le “Donne in rosa”
All’interno della corsa è stata predisposta la categoria “Donne in Rosa”, riservata a tutte le donne che hanno affrontato o stanno affrontando il tumore al seno e hanno scelto di rendere visibile la propria esperienza partecipando con una maglietta rosa per rompere il silenzio e la paura che accompagnano questa patologia. A loro è stata dedicata un’area per iscriversi, ritirare una borsa gara, t-shirt, cappellino e pettorale rosa per incontrarsi e condividere emozioni ed esperienze.

Raccolta fondi
Con i fondi raccolti attraverso la Race for the Cure, la Susan G. Komen Italia dal 2000 ad oggi ha ricavato e distribuito più di tre milioni di euro per la realizzazione di oltre 421 progetti propri e di altre associazioni nella lotta ai tumori del seno, tra cui corsi di aggiornamento per operatori sanitari, programmi di educazione alla prevenzione per donne sane e studenti, servizi clinici per il recupero del benessere psico-fisico delle donne operate e acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura delle neoplasie del seno.

“In venti anni sono cambiate molte cose” ha sostenuto Riccardo Masetti, presidente della Komen Italia “ma nonostante i progressi ogni anno più di 600mila donne perdono la loro battaglia, circa 12mila in Italia. Con questa manifestazione vogliamo cercare di dare il nostro contributo per azzerare il prima possibile questi numeri. L’associazione da anni promuove la prevenzione a tutti i livelli, in particolare portandola dove arriva con più difficoltà. In concreto, sono state portate tre unità mobili che girano nelle periferie e nelle zone disagiate dell’Italia offrendo ad oltre 80mila donne la possibilità di fare gratuitamente gli esami al seno. Inoltre, sono stati aiutati più di 250mila ricercatori a rimanere in Italia per continuare nelle attività di formazione permanente e sostenere studi in partnership con altre associazioni per finanziare progetti su tutto il territorio nazionale”.

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