Pari opportunità Società

Le esperte esistono e la petizione è accolta

“Le esperte esistono” è la petizione inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere di integrare con donne esperte le task forces istituite per affrontare il Covid-19. Accolta, ora 11 donne sono state inserite nelle task forces

“Le esperte esistono e da ora andrà 11 volte meglio” è la dichiarazione dei firmatari della petizione presentata nei giorni scorsi una volta saputo che il Presidente Conte ha integrato con 5 donne la task force di Colao e con 6 donne il comitato presieduto da Borrelli. “Un segnale importante a seguito anche del nostro messaggio che sottolineava la necessità di coinvolgere le esperte nei processi decisionali per rispondere a questa nuova e difficile situazione”.

Giuseppe Conte
Presidente Consiglio dei Ministri

La petizione “Le esperte esistono”
“Le esperte esistono” è il significativo titolo sintetico dato alla petizione nata allo scopo di valorizzare competenze e virtù femminili “che possono cambiare l’Italia in un momento in cui il Paese chiede di essere cambiato”. Firmata anzitutto da Marco Chiesara, Paola Corna Pellegrini, Emilia de Biasi, Valeria Fedeli, Laura Hoesch, Ilaria Li Vigni, Gianna Martinengo, Carolina Pellegrini, Lia Quartapelle, Fabio Roia, Fulvio Scaparro e Patrizia Toia, presentata dalle senatrici del PD ma portata avanti in modo trasversale, la petizione aveva raccolto in pochi giorni più di 8.000 firme, anche come conseguenza dell’evidente esclusione di sistema delle donne dichiarata in modo trasparente dal capo della Protezione Civile Borrelli che, per giustificare l’imbarazzante assenza delle donne esperte, ha spiegato come le stesse non fossero state coinvolte perché non c’erano donne con cariche rilevanti nelle task forces del Governo.

Diana A. De Marchi
Consigliera PO Milano

La risposta a Borrelli: ma le esperte esistono eccome!
Le parole di Borrelli rivelano un paradosso di sistema di fronte al quale non possiamo che domandarci, “come possono le donne essere in posizioni apicali se quelle stesse posizioni le vengono continuamente rese inaccessibili?” È questo l’interrogativo posto dalla consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Milano Diana Alessandra De Marchi, che afferma: “il soffitto di cristallo è diventato un labirinto senza via di scampo, perché la possibilità di trovare l’uscita non dipende dalle capacità e dalle competenze documentate e dimostrate sul campo da anni e, a quanto pare, nemmeno le ‘buone’ leggi che abbiamo sono sufficienti. Nelle posizioni decisionali le donne continuano ad essere pochissime. Proprio per questo motivo, il nostro impegno sarà di continuare a vigilare sulle parole coraggiose, e speriamo non semplicemente di facciata, del Presidente del Consiglio, con l’obiettivo di seguire la loro trasformazione in scelte che siano il segno non solo di un rimedio necessario, ma anche la presa di coscienza che le capacità umane e professionali delle donne sono necessarie per affrontare quel cambiamento che sia motore di una nuova visione sociale e culturale. Infatti un Paese diverso ha bisogno di un sistema diverso, un sistema nel quale quel ‘prendersi cura’ di cui si sente il bisogno nella sanità, nella scuola, nel lavoro, nell’economia, nell’ambiente, nella cultura e che ha dato il nome all’intervento del Governo, “Cura Italia”, si manifesti compiutamente.

Le esperte esistono ed eccone alcune
Una delle 11 esperte entrate nelle task force è la statistica Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat, che è entrata in quella presieduta da Colao. Ha dichiarato: “sono felice di mettere al servizio del Paese le mie competenze anche in questa Commissione. C’è bisogno di concretezza e visione per trasformare l’epidemia in occasione di rilancio e di abbattimento delle disuguaglianze di genere, sociali, territoriali”.
Il comitato presieduto da Colao è stato integrato anche da: Enrica Amaturo, docente di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, docente di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica; Linda; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia e conduttrice del programma TV in onda su Rai 1 Linea Blu; Maurizia Iachino, presidente di Oxfam Italia, da lei stessa definita una delle più importanti ONG nel mondo, specializzata in aiuto umanitario e difesa dei diritti dei più deboli.

Le esperte esistono adesso anche nel comitato tecnico scientifico di Borrelli
Allo stesso modo, il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, su proposta del Presidente del Consiglio, dovrà integrare il Comitato tecnico-scientifico con altre sei personalità:

  • Kyriakoula Petropulocos, direttrice generale Cura della Persona e Welfare della Regione Emilia Romagna;
  • Giovannella Baggio, già ordinario di Medicina interna e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, attualmente presidente del Centro studi nazionale di salute e medicina di genere;
  • Nausicaa Orlandi, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici ed esperta di sicurezza sul lavoro;
  • Elisabetta Dejana, biologa a capo del programma di angiogenesi dell’Istituto di Oncologia molecolare di Milano e capo dell’unità di Biologia vascolare nel Dipartimento di immunologia, genetica e patologia dell’Università di Uppsala, in Svezia;
  • Rosa Marina Melillo, professoressa di Patologia Generale presso Il Dmmbm dell’Università “Federico II” di Napoli;
  • Flavia Petrini, docente di Anestesiologia presso l’Università degli studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara e direttrice dell’Unità operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti.

I commenti
“Quella del Presidente Conte è una risposta importante nei tempi e nel merito delle competenze individuate per integrare le task force di governo e protezione civile con in tutto 11 esperte donne di grande cultura ed esperienza di genere. Competenze che c’erano, ci sono e si vedono. Un riconoscimento necessario a mettere in campo politiche per la ripartenza del Paese inclusive, sostenibili, paritarie e quindi efficaci. Il presidente Conte è stato di parola e questo è importante per tutte le donne e gli uomini italiani” ha dichiarato la senatrice Valeria Fedeli.
Diana De Marchi, consigliera delle Pari Opportunità del Comune di Milano, ha voluto invece sottolineare come “sebbene, da una parte le firmatarie e i firmatari della petizione che abbiamo lanciato (con il supporto prezioso di Ilaria Li Vigni) ‘le Esperte Esistono’ apprezzino l’impegno preso da Conte, non possiamo non rilevare come tale cambio di posizione sia l’effetto di una grande mobilitazione di diverse realtà con appelli e petizioni, tra cui la nostra lanciata il 21 aprile dopo che la Protezione Civile aveva pubblicato l’elenco dei componenti del Comitato tecnico scientifico: 20 uomini e zero donne. Di fronte a questa mancanza non abbiamo potuto che chiederci se realmente pensino che le donne manchino di quelle competenze oggi necessarie, più che mai, per dare forma a un sistema Paese che ha messo in luce, di fronte a una tragedia come quella della pandemia, delle profonde fragilità strutturali”.

 

Potrebbe interessarti