Salute e benessere Società

Estate in sicurezza per bambini e ragazzi

Vacanze e Covid-19: i consigli degli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù per passare una estate in sicurezza

Siamo ormai usciti da settimane dal lockdown ma questo non vuol dire che il Covid-19 sia stato sconfitto e che possiamo tornare a vivere come prima: dobbiamo rispettare delle regole per poter trascorrere una estate in sicurezza, regole che riguardano anche i bambini, come spiegano gli esperti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Ma non bisogna nemmeno dimenticare quelle regole sulla sicurezza che non c’entrano niente con il coronavirus e per questo gli esperti aggiungono i consigli validi “sempre e comunque” durante le vacanze estive.

Estate in sicurezza in attesa di un vaccino
Il nuovo coronavirus è ancora attivo e contagioso anche se speriamo ancora per poco, dal momento che l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) informa che ci sono più di 100 studi in corso per trovare un vaccino efficace e sicuro. Nell’attesa per difendere la nostra salute dobbiamo adottare un comportamento responsabile, come mantenere il distanziamento fisico, usare correttamente le mascherine (tenendole a copertura di naso e bocca e non “di mento”), lavarsi le mani e badare ai sintomi respiratori. Dal momento che bambini e ragazzi – come spiegano tutti i medici – non sono affatto immuni, anche loro devono abituarsi ad agire in questo modo, cosa che tra l’altro per loro è più facile e, se il genitore è abile, può divenire anche divertente.

La socialità di bambini e ragazzi è compatibile con una estate in sicurezza
La socialità è un bisogno primario per bambini e ragazzi che, dai 3 anni in poi, imparano attraverso il gioco e il confronto a collaborare con i compagni, a gestire i conflitti, a scoprire se stessi e a conoscere le basi della convivenza. Per questo durante il lockdown i bambini – soprattutto i figli unici – e gli adolescenti hanno sofferto la mancanza di relazioni sociali e in alcuni casi hanno sviluppato comportamenti aggressivi, una maggiore dipendenza da smartphone e videogiochi, sprezzo delle regole. Ora però – spiegano gli psicologi del Bambino Gesù – è importante che i genitori consentano a bambini e ragazzi di incontrare nuovamente i loro amici, soprattutto all’aperto e, nel contempo, “è fondamentale seguirli e aiutarli in questa nuova fase, condividendo dubbi e timori, confrontandosi sui comportamenti da adottare e dando il buon esempio. La parola chiave è sicurezza: anche tra amici, mentre ci si diverte, rispettare sempre le regole più importanti per prevenire la trasmissione del virus (distanza di sicurezza, mascherina, igiene delle mani)”.

Contagio in 15 minuti se si sta a meno di 1 metro di distanza
Le precauzioni per prevenire il contagio in estate non cambiano poiché ancora non si conosce il comportamento del nuovo coronavirus ad alte temperature e quindi bisogna tenere presente che il rischio di contagiarsi aumenta se si sta a stretto contatto (meno di un metro per 15 minuti) con altre persone. Nei luoghi di vacanza, al mare, in montagna o in città, in ambienti come gli stabilimenti balneari, le piscine, le palestre e quando si è in viaggio in treno, in aereo, bus e metropolitane, anche nella bella stagione è necessario prendere tutte le precauzioni del caso per evitare di ammalarsi.

Estate in sicurezza? Meglio stare a 2 metri di distanza
La regola è di mantenere una distanza minima di un metro ma in realtà i medici indicano meglio due. Di conseguenza bisogna abituare i bambini a tenere comportamenti rispettosi degli spazi altrui, specie durante il gioco. È una indicazione che vale sempre, al chiuso e all’aperto, anche quando si fa un bagno in mare poiché l’acqua marina non è un disinfettante.

Estate in sicurezza? Usiamo come si deve la mascherina
Il Ministero della Salute ha stabilito che deve essere indossata dai bambini dai 6 anni in su. Ma è possibile indossarla già dai due anni di età. Per essere efficace, deve coprire ampiamente il naso e la bocca e va tenuta in tutti i luoghi, specie se chiusi, in cui si ha difficoltà a rispettare la distanza di sicurezza. Di conseguenza anche durante il gioco all’aria aperta i bambini devono indossarla a meno che non riescano a mantenere una distanza di almeno 2 metri.

Estate in sicurezza? Laviamoci le mani il più spesso possibile
È la più semplice delle azioni ma anche quella in grado di ridurre significativamente le possibilità di contagio e per questo motivo va compiuta il più frequentemente possibile usando acqua e sapone o un disinfettante a base di alcol. È importante che i bambini si lavino subito le mani se toccano superfici su cui altre persone hanno appoggiato le mani (giochi o attrezzi per il gioco, altalene, scivoli). Il contagio avviene tramite goccioline di saliva ed è favorito dal contatto stretto, ma ci si può contagiare anche toccandosi occhi, naso e bocca senza essersi lavati le mani.

Estate in sicurezza per tutti rispettando il prossimo
In caso di febbre, mal di gola, raffreddore, tosse, difficoltà a respirare, perdita di gusto e olfatto l’indicazione è di restare in casa evitando il contatto con altre persone e di chiamare il proprio medico, sempre e rapidamente. Quando possibile, tossire o starnutire nel gomito oppure in un fazzoletto usa e getta che dovrà essere immediatamente buttato in un contenitore con un coperchio.

Come praticare le attività all’aria aperta e gli sport per una estate in sicurezza
Corsa, camminata, bicicletta, esercizi aerobici che garantiscano una distanza adeguata dagli altri sono le attività all’aria aperta più raccomandate in questo periodo. E tra gli sport più gettonati nei mesi estivi dalle famiglie con bambini ci sono il nuoto, per chi va in vacanza al mare, e le passeggiate, per chi opta per la montagna. A prescindere dal Covid-19 qui di seguito parliamo di sicurezza in generale nel praticare queste attività.

Il nuoto, spesso consigliato ai più piccoli, porta molti benefici (migliora la resistenza del cuore, la respirazione, la coordinazione dei movimenti, stimola in maniera equilibrata tutte le masse muscolari) ed è adatta anche per bambini con problemi di salute (asmatici, con problemi al cuore, muscolari o alle articolazioni). Il contatto con l’acqua può essere favorito fin dai primi mesi di vita mentre le vere e proprie lezioni di nuoto sono consigliate solo a partire dai 4 anni di età. Durante il bagno però anche i bambini che sanno nuotare devono essere supervisionati da un adulto.

Passeggiare in montagna è una delle attività più divertenti per i bambini, oltre ad essere un’occasione per scoprire cose nuove e interessanti. Richiede però un’organizzazione precisa: pianificazione del tragitto, del tempo, dell’equipaggiamento adatto a fronteggiare i possibili rischi di un’escursione, ovvero: disidratazione, scottature, colpi di calore, ipotermia. I medici dello sport del Bambino Gesù suggeriscono comportamenti prudenti, in particolare quando si affrontano alte quote, che vanno raggiunte gradualmente per evitare i disturbi del cosiddetto “mal d’altitudine” (stanchezza, inappetenza, nausea, vomito) e per evitare che i bambini si smarriscano durante una passeggiata. In questo caso il consiglio è di dare al bambino un fischietto per segnalare la propria presenza in caso di necessità e di invitarlo a fermarsi in un punto (ad esempio abbracciando l’albero più vicino) in attesa di essere raggiunto dall’accompagnatore.

Estate in sicurezza sotto al sole
L’esposizione alla luce solare nelle ore meno calde della giornata è la prima regola della corretta “abbronzatura”. La cute deve essere comunque protetta utilizzando creme con filtri solari e un’attenzione particolare deve essere prestata ai bambini più piccoli o con la pelle molto chiara che, più facilmente degli altri, possono andare incontro a eritemi cutanei. Un’esposizione ai raggi solari “intelligente” evita anche fastidiose congiuntiviti e i colpi di calore.
Prese le precauzioni per un’esposizione senza rischi, il sole è un buon alleato dei bambini: è attraverso i raggi solari (in particolare le radiazioni ultraviolette), infatti, che la pelle produce la vitamina D, indispensabile per il deposito del calcio nelle ossa e per conferire loro solidità e resistenza. In fase di studio anche l’opportunità di assumere integratori di vitamina D per prevenire un’eventuale carenza legata al lockdown (come raccomandato, ad esempio, dall’Agenzia di Sanità Pubblica inglese). Secondo gli specialisti del Bambino Gesù, in attesa di prove scientifiche più consistenti, in questi mesi estivi l’assunzione di vitamina D non è raccomandata se i bambini vengono portati regolarmente al sole e all’aria aperta.

A scuola di salute
I consigli degli esperti per un’estate sicura senza rinunciare a stare insieme sono raccolti nell’ultimo numero di A Scuola di salute, il progetto digitale a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute, diretto dal prof. Alberto Ugazio.

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