Imprenditoria Imprenditoria femminile

Intervista alla presidente di Confagricoltura Donna

Intervista esclusiva ad Alessandra Oddi Baglioni, presidente nazionale di Confagricoltura Donna, associazione di imprenditrici agricole nata nel 2012 nell’ambito della confederazione nazionale

Alessandra Oddi Baglioni, presidente nazionale di Confagricoltura Donna, ritiene necessario per l’agricoltura e per la società il contributo fondamentale delle donne. Donna In Affari l’ha l’intervistata per capire quali misure sono da potenziare per valorizzare l’imprenditoria femminile, promuovere la cultura d’impresa e valorizzare il ruolo sociale ed economico delle donne.

Di cosa si occupa Confagricoltura Donna e quali progetti ha in cantiere per favorire le pari opportunità per le donne imprenditrici nel settore agricolo?
È l’Associazione che riunisce le imprenditrici agricole di Confagricoltura. Il nostro obiettivo è quello di incoraggiare e sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e delle pari opportunità nel settore agricolo e, più in generale, nella società ed in economia. Negli anni ci siamo impegnate attivamente e continueremo a farlo contro la violenza alle donne, per la conciliazione vita familiare e lavoro e per le pari opportunità. Come associazione promuoviamo la cultura d’impresa e valorizziamo il ruolo etico, economico e sociale delle imprese condotte da donne.

Quali soluzioni occorre adottare per aiutare le imprenditrici ad investire per la prima volta nella terra?
Come associazione ci siamo attivate per promuovere sostegni alle imprese ed aiutare le donne che intendano aprire un’attività agricola. Abbiamo richiesto che vada considerata la presenza femminile e siamo soddisfatte che la ministra Teresa Bellanova abbia preso in considerazione le nostre istanze con il bonus “donne in campo”.  Dopo il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al decreto ministeriale che dà attuazione alla misura, prevista dalla legge di Bilancio 2020 finalmente c’è la possibilità concreta, per legge, di sostenere ed incentivare la presenza femminile nel settore agricolo che, comunque aveva già una percentuale alta di donne: un’impresa agricola su tre è rosa.

Dopo il lockdown, le imprenditrici di settore come hanno gestito le difficoltà economiche e quale è stato il vostro sostegno?
Le difficoltà economiche hanno colpito un po’ tutti i settori. La gestione dell’emergenza, durante il periodo di chiusura non è stato facile per nessuno L’agricoltura non si è mai fermata non così alcuni importanti canali di sbocco di nostri prodotti, come l’Horeca (alberghi, ristoranti, i catering e bar). La nostra associazione ha ascoltato le esigenze delle imprenditrici dei settori più colpiti e si è fatta portavoce inoltrando le loro richieste a Confagricoltura.

La legge di bilancio 2020 incentiva la presenza femminile nel comparto agricolo?
Del bonus Donne in Campo abbiamo già detto. Per gli imprenditori agricoli, la legge di bilancio 2020 dà risposte che, come Confagricoltura, aspettavamo da tempo, in particolare sul fronte dell’innovazione con l’estensione al settore delle misure previste per l’industria 4.0, insieme ad altre importanti agevolazioni.

Ci sono stati casi in cui giovani imprenditrici hanno dovuto sospendere dei progetti a seguito del Covid? Quale è stato il sostegno per ripartire?
Molte aziende sono rimaste chiuse, penso agli agriturismi e alle fattorie didattiche. Abbiamo scelto l’azienda di una nostra socia, Claudia Torre, di Rivanazzano Terme (PV), e l’abbiamo segnalata alla Onlus Senior l’età della saggezza. Così è potuto ripartire il suo progetto socio-didattico “Avventure in collina” rivolto a bambini tra i quattro e i dodici anni, che si occupa da un lato di reinserire i bambini nelle attività didattiche e ludico-ricreative da svolgere in sicurezza all’aria aperta rispettando il distanziamento sociale, dall’altro di sostenere le mamme permettendo il loro graduale rientro al lavoro dopo il lungo periodo di smart working.

Potrebbe interessarti