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Covid 19 nei bambini, ecco cosa succede

Il Covid 19 nei bambini può scatenare una grave risposta infiammatoria che inizialmente era stata scambiata per una malattia diversa

Si chiama MIS-C la grave malattia infiammatoria causata dal Covid 19 nei bambini. Scambiata con la patologia Kawasaki per via delle manifestazioni simili, in realtà ha caratteristiche immunologiche ben differenti, come hanno scoperto l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù e il Karolinska Insitutet di Stoccolma.

Covid 19 nei bambini. La comunicazione sbagliata
Si doveva mantenere il segreto, non si doveva divulgare la notizia per evitare che si scatenasse il panico? Questo il dubbio che ci è sorto quando, nonostante le evidenze scientifiche, nelle conferenze stampa durante il lockdown si continuava a ripetere – istillando nei giovani un falso senso di sicurezza – che il Covid 19 rappresentava un pericolo solo per gli anziani, esseri umani che venivano trattati come se fossero cittadini “di serie B”. In realtà il nostro giornale ha tentato di far passare la verità: tutti venivano colpiti dal Covid 19 senza distinzione di età, compresi i giovani e i bambini, alcuni dei quali non ce l’hanno fatta. Abbiamo anche intervistato la presidente dell’Ordine degli infermieri che ha denunciato la situazione: le tante colleghe e colleghi aggrediti dal coronavirus che non ce l’hanno fatta (la media allora era di 50 anni di età, ora è scesa). Solo adesso, quando “i buoi sono scappati”, comincia a trapelare la verità.

Covid-19 nei bambini. Diciamoci la verità
Ci siamo sempre chiesti in questi mesi se i genitori fossero realmente informati e se avessero almeno un sospetto: perché i loro figli non potevano andare a scuola? Perché non potevano stare con i nonni? Perché i nonni non li potevano accompagnare a scuola? Perché tanti problemi per la distanza tra i banchi? Perché la mascherina obbligatoria anche per i bambini dai 6 anni in su? Se i neuroni hanno girato regolarmente nel cervello, magari un sospettino dovevano averlo avuto. I bambini NON sono immuni al Covid 19, i bambini possono avere reazioni infiammatorie potenti e gravi al Covid 19, i bambini possono morire a causa del Covid 19. Speriamo di averlo chiarito una volta per tutte, poiché non ha importanza la percentuale più o meno alta dei bambini che si ammalano gravemente o di quelli che muoiono: andatelo a chiedere ai genitori di chi si è ammalato, perché può toccare a chiunque, non ci sono segnali di particolare predisposizione e non c’è possibilità quindi di sapere prima quali reazioni avranno i nostri figli una volta contagiati.

Covid 19 nei bambini. La reazione infiammatoria
Ormai è diventato evidente che anche i bambini possono ammalarsi di Covid 19 e possono sviluppare una grave forma di infiammazione sistemica, la MIS-C, una nuova patologia che può insorgere dopo aver contratto il coronavirus, una patologia che porta l’organismo del bambino a creare anticorpi che aggrediscono il suo stesso cuore. I piccoli pazienti che ne sono affetti manifestano vasculite (infiammazione dei vasi sanguigni), problemi cardiaci, problemi intestinali e un aumento sistemico dello stato infiammatorio. Si tratta di caratteristiche in parte in comune con un’altra vasculite – la malattia di Kawasaki – che avevano fatto pensare in un primo momento a un nesso di causalità proprio tra la Kawasaki e l’infezione da SARS-Cov2. Inizialmente confusa con la malattia di Kawasaki, questa malattia infiammatoria sistemica causata nei bambini dall’infezione da SARS-Cov2 è denominata MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children).

La scoperta dei ricercatori del Bambino Gesù
I ricercatori del Bambino Gesù sono riusciti ora a identificare il profilo immunologico e a riconoscere il funzionamento della MIS-C. La ricerca dell’Ospedale Pediatrico della Santa Sede realizzata in collaborazione con il Karolinska Institutet di Stoccolma, apre la strada a test specifici per la diagnosi precoce e a trattamenti mirati. I risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica CELL. Lo studio “CACTUS – Immunological studies in children affected by COVID and acute diseases” è stato messo a punto da medici e ricercatori del Bambino Gesù nel corso dell’emergenza sanitaria per cercare di capire la malattia da SARS-CoV-2 nel bambino. Alla ricerca hanno collaborato il Centro Covid di Palidoro, il gruppo di Pediatria Generale che negli ultimi anni si è dedicato allo studio della malattia di Kawasaki e quello di Immunologia clinica e Vaccinologia del Dipartimento pediatrico universitario ospedaliero. Sono stati coinvolti 101 bambini, di cui 13 con Covid che hanno sviluppato la forma multisistemica infiammatoria, 41 con Covid, 28 con patologia di Kawasaki insorta in epoca pre Covid e 19 sani. In entrambe le malattie (Kawasaki e MIS-C) è stata rilevata un’alterazione dei livelli delle citochine (mediatori dell’infiammazione) coinvolte nella risposta immunitaria, ma con delle differenze.

Il Covid 19 nei bambini sviluppa autoanticorpi contro il cuore
Rispetto ai bambini con Kawasaki, nei pazienti affetti da Covid che sviluppano MIS-C è stata individuata un’elevata presenza di auto-anticorpi, cioè di anticorpi diretti contro particolari porzioni di tessuto cardiaco o sostanze proprie dell’organismo stesso, che agiscono contro due specifiche proteine (endoglina e RPBJ). Questi auto-anticorpi possono determinare il danno vascolare e cardiaco tipico della MIS-C. Anche dal punto di vista cellulare sono emerse differenze sostanziali tra le due patologie. I bambini affetti da Covid, infatti, presentano un particolare tipo di linfociti T (sottotipo di globuli bianchi deputati alla difesa dell’organismo) con funzione immunitaria alterata rispetto ai bambini con malattia di Kawasaki. Questa alterazione è alla base dell’infiammazione e della produzione di autoanticorpi contro il cuore.

Il Covid 19 nei bambini. Come combattere la MIS-C
I differenti indicatori individuati tra le due patologie hanno permesso di chiarire i meccanismi immunologici responsabili del loro sviluppo e consentiranno in un futuro prossimo di mettere a punto specifici test di laboratorio per arrivare a una diagnosi certa e precoce. Monitorare i linfociti T e lo spettro degli anticorpi nei bambini affetti da Covid 19 permetterà di diagnosticare precocemente quei pazienti che sono a rischio di sviluppare una forma di MIS-C. Dai risultati della ricerca emerge l’indicazione di trattare con immunoglobuline ad alte dosi per limitare l’effetto degli autoanticorpi, con anakinra (un principio attivo immunosoppressivo che blocca i recettori dell’interleuchina-1) e con cortisone i bambini con MIS-C in una fase precoce per bloccare l’infiammazione secondaria a danno dei vasi. Al contrario, nei pazienti pediatrici viene sconsigliato l’utilizzo di tocilzumab (anti-IL6) e di farmaci bloccanti TNF-a. Per i pazienti con Kawasaki, i dati suggeriscono per la prima volta la potenziale efficacia di un farmaco che blocca l’IL-17 (secukinumab) per controllare l’infiammazione alla base di questa malattia.

“Questi risultati rappresentano un’importante scoperta anche per scegliere in maniera più accurata e basata su evidenze scientifiche i protocolli per la cura dell’infiammazione sistemica correlata all’infezione da SARS-CoV2 e malattia di Kawasaki” spiega il dottor Paolo Palma, responsabile di Immunologia Clinica e Vaccinologia del Bambino Gesù e dello studio.

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