Imprenditoria Premi

DaMi finalista al Premio “Donna in Affari 2020”

Sotto i riflettori di Donna in Affari la DaMi, azienda familiare marchigiana a guida femminile classificatasi ai primi posti del nostro concorso

DaMi. L’eccellenza marchigiana del settore calzaturiero ha portato la sua visione di innovazione in finale al concorso indetto per i 10 anni dell’importante rivista sul mondo dell’imprenditoria femminile

Le dame della DaMi
Michela, Elisa, Elisabetta e Daniela sono quattro donne che hanno preso le redini dell’azienda familiare DaMi Srl fondata negli anni ‘60 a Sant’Elpidio a Mare (FM) dai loro padri Alberto Catalini ed Ennio Pieragostini. Con tenacia, determinazione e lavoro di squadra le cugine hanno saputo superare le iniziali reticenze di un mondo imprenditoriale ancora aspro verso le donne ed hanno affermato il proprio prodotto rendendolo un marchio di eccellenza indiscusso nella realtà calzaturiera marchigiana. La DaMi Srl produce infatti fondi per calzature da uomo, donna e bambino e, con le quattro cugine in ruoli apicali (Daniela Pieragostini in Amministrazione e Finanza, Michela Catalini Amministratrice Delegata, Elisabetta Pieragostini in Risorse Umane e Elisa Catalini in Back Office estero), ha un programma di sviluppo del lavoro innovativo tutto rivolto alla sostenibilità ed all’evoluzione tecnologica della filiera.

Le caratteristiche vincenti della Da.Mi.
Innovazione, sostenibilità, orginalità e attenzione al benessere sul lavoro che la DaMi ha messo in campo sono proprio tutte le caratteristiche che l’hanno portata ad essere selezionata tra le aziende finaliste del Concorso “Donna in Affari 2020”, indetto dalla nostra rivista in occasione dei 10 anni del suo operato per la promozione del successo, dell’inventiva e della solidarietà femminile nel lavoro, nell’imprenditoria e nell’economia nazionale ed internazionale.
La kermesse, che si è svolta a Roma il 3 settembre 2020, nella verdeggiante location dei Vivai Valverde, sull’Appia Antica, alla presenza di personalità di spicco del mondo imprenditoriale, sindacale, politico e associativo, e con la partecipazione della Sindaca Virginia Raggi, ha visto la Da.Mi presentarsi sul podio del Premio.

DaMi e innovazione tecnologica
Con un occhio sul passato, ma guardando al futuro il prodotto di questa azienda è stato reinventato e reso unico a partire dall’uso di nuovi materiali, passo importante che ha visto l’azienda creare il marchio D-Lab, utilizzare un materiale Ecopower e investire nel 2015 nel prodotto Eva, un materiale leggero con bassissima densità, un’elevata flessibilità ed alte prestazioni. Grande importanza viene data anche al design, con continua ricerca, appoggiandosi a stilisti esterni per creare l’originalità e generare proposte al comparto calzaturiero.

La DaMi e la sostenibilità
Sul tema della sostenibilità la DaMi, in accordo con le indicazioni dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, spazia con progetti che vanno dai processi lavorativi, agli ambienti di lavoro, al benessere dei dipendenti. Da circa un decennio l’azienda infatti è passata al fotovoltaico, ha realizzato una diagnosi energetica, adotta un processo di riciclo di materiale TR, il materiale termoplastico usato specificatamente per le calzature e si impegna a ridurre significativamente gli scarti e le movimentazioni (con magazzini verticali ad esempio, che garantiscono operazioni più rapide e sicure) anche per limitare l’impatto fisico sulle persone. Altre azioni di grande attenzione al rispetto ambientale e umano sono la modifica alle macchine per lo stampaggio per abbattere il rumore ed avere un ulteriore risparmio energetico, al fine di migliorare la produttività e il benessere psico-fisico del lavoratore e la presenza in azienda di una team coach, sempre una donna quindi, valorizzando presenza e potenzialità femminile, per migliorare la qualità delle interazioni.
Il suolificio, grazie al proprio investimento sulla sostenibilità, sta prendendo le certificazioni ISO ambientale 14000, ISO 9000 sulla qualità del prodotto e ISO 45001 relativa alla salute e sicurezza.
Non a caso l’azienda, con il suo impegno, ha attuato un piano di espansione di rilievo, attaccando i mercati internazionali contando la sua presenza in più di venti mercati nel mondo, con due stabilimenti produttivi in Serbia ed in Etiopia e collaborazioni in India e Centro America.

Daniela Molina e Michela Catalini

Michela Catalini, AD della DaMi
A fare gli onori per la propria azienda alla festa di “Donna in Affari” c’era Michela Catalini, l’Amministratrice Delegata, che ha messo in evidenza come una grande complicità unita ad una definizione chiara di ruoli e competenze e ad una collaborazione serena tra tutto il personale riesca a far andare avanti la creatura dei loro padri senza conflitti, con determinazione e forza per combattere pregiudizi esterni, affermare la propria qualità, dritte e spedite verso il risultato.

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