Formazione Scuola

Regole e consigli per il rientro a scuola in sicurezza

Le regole in vigore e i consigli per genitori e insegnanti da parte dei pediatri dell’ospedale Bambino Gesù per un rientro a scuola in sicurezza

Per un rientro a scuola in sicurezza sono state varate diverse misure che comportano novità non da poco per bambini, genitori e insegnanti. Cambiano le modalità di relazione (limiti al contatto fisico e alla condivisione di materiale), l’organizzazione degli spazi (aule, banchi singoli, percorsi, mensa in classe) e il modo di comunicare (uso della mascherina). Iniziamo dalle regole che bambini e genitori sono obbligati a seguire e proseguiamo con alcuni consigli degli esperti dell’ospedale pediatrico.

Le regole per il rientro a scuola in sicurezza
Per il rientro a scuola in sicurezza valgono le regole stabilite dal Comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute, ovvero:

  • Misurare la temperatura ai bambini prima di uscire di casa: se è superiore ai 37,5° allertare il proprio pediatra.
  • Usare le mascherine chirurgiche, obbligatorio a partire dai 6 anni di età, soprattutto negli spazi comuni. Potranno essere abbassate solo se seduti, in classe, e adeguatamente distanziati.
  • Controllare i sintomi in classe: se un bambino presenta dei sintomi mentre è a scuola, dovrà essere isolato in un’area apposita, assistito da un adulto e i genitori dovranno essere immediatamente allertati e attivati.
  • Tampone naso-faringeo: in caso di un bambino positivo al tampone, saranno avviate indagini tra i contatti e sarà il Dipartimento di Prevenzione della ASL competente a stabilire le eventuali chiusure.

Distinguere i sintomi del Covid-19 da quelli dell’influenza di stagione
Come si sa, o si dovrebbe ormai sapere, il primo campanello d’allarme è la febbre. I pediatri del Bambino Gesù invitano i genitori a tenere d’occhio – e a non sottostimare – i segnali che possono indicare che il bambino abbia contratto il Covid-19 e non l’influenza stagionale che, con l’inizio della scuola, si manifesta con episodi di febbre e tosse. La temperatura superiore ai 37,5° o la comparsa di almeno un sintomo tra tosse insistente e senza catarro, brividi, dolore muscolare, gola infiammata e mal di testa possono indicare che il bambino sia stato infettato dal virus Sars-CoV2. Ma sono stati segnalati anche altri sintomi meno comuni, come nausea, vomito, diarrea, perdita del gusto o dell’olfatto. In ogni caso la febbre oltre i 37,5°, che non scende nemmeno con gli antipiretici, è il primo segnale importante.

Bambini a contatto con compagni infetti
Se si sospetta che il bambino sia entrato in contatto stretto con un caso confermato o probabile di Covid-19 nei 14 giorni precedenti la comparsa dei primi sintomi, è importante che non vada a scuola ma rimanga a casa e che vanga contattato il pediatra, che identificherà i sintomi e, a seconda della loro gravità, potrà far eseguire i test necessari.

Rientro a scuola in sicurezza al tempo del Covid-19
Queste novità – spiegano gli specialisti del Bambino Gesù – possono generare confusione e ansia perché distanti da ciò a cui si è abituati. Per questa ragione nella rivista scientifica ‘A scuola di salute’ a cura dell’Istituto per la Salute diretto dal prof. Alberto Ugazio, hanno divulgato informazioni, fornite dagli esperti dell’Ospedale, per affrontare il ritorno a scuola in sicurezza.

Rientro a scuola in sicurezza. I consigli per i genitori
Non trasmettere ansia ai figli rispetto alle novità e, anzi aiutare i bambini ad abituarsi alla nuova routine magari organizzando a casa giochi con le mascherine. Questo per cominciare ma poi bisogna anche fare attenzione ai possibili segnali di stress legati a questo periodo così particolare: alterazioni nel ritmo o nella qualità del sonno, nervosismo eccessivo, cambiamenti nell’alimentazione.

Rientro a scuola in sicurezza. I consigli per gli insegnanti
Spiegare in modo chiaro e semplice le novità di quest’anno agli studenti, sottolineando l’utilità delle misure di protezione che dovranno rispettare in modo da renderli disponibili a collaborare e a sentirsi parte attiva del cambiamento. Questo il primo consiglio. E poi trovare nuove forme di comunicazione non verbale (ad esempio mimando con le mani i concetti espressi a voce) è l’indicazione per superare le difficoltà di comunicazione legate all’uso della mascherina. Massima attenzione, infine, ai segnali di disagio manifestati in classe.

Rientro a scuola in sicurezza. I consigli per i bambini e i ragazzi
Fidarsi e ascoltare con attenzione genitori e insegnanti sulle novità del ritorno a scuola; non avere paura di fare domande, chiarire i dubbi con l’aiuto degli adulti di riferimento. Ciò significa anche sentirsi parte di un gruppo che, insieme, cerca di proteggere tutti, soprattutto i più deboli.

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