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Dal Media Action Plan al Digital Market Act

Arrivano il Media Action Plan e il Digital Market Act e gli editori si confrontano con i rappresentanti della Commissione europea sul futuro della stampa alle prese con il digitale

Dal Media Action Plan al Digital Market Act, la Commissione Europea in soccorso di chi lavora nel mondo dell’editoria. L’incontro sul futuro della stampa alle prese con il digitale si è tenuto a Bruxelles con la Vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová (Valori e Trasparenza) e il Commissario Thierry Breton (Mercato interno). Presenti all’incontro le delegazioni dei rappresentanti del settore editoriale, in particolare di EMMA (European magazine media association) e di ENPA (European newspaper publishers association).

Gli editori e le sfide della stampa ai tempi del digitale
I rappresentanti degli editori hanno discusso con i membri della Commissione delle sfide attuali e future che la stampa è chiamata ad affrontare in un mondo sempre più digitale. La CE si è mostrata attenta ai bisogni del settore editoriale, messo a dura prova oltre che dalla pandemia, dalla transizione digitale alla quale non tutti sono ancora preparati. Le prossime iniziative però rifletteranno tale interesse, in particolare il Media Action Plan e l’imminente Digital Market Act (DMA) quale strumento che contribuirà a garantire il rispetto dei diritti degli editori.

Le tutele previste dal Media Action Plan
Mentre il consumo dei media è accelerato durante la pandemia, la spesa pubblicitaria è stata ritirata a causa di preoccupazioni economiche e sociali. Molti marchi hanno modificato i propri investimenti e scelto piattaforme come Facebook e Twitter. Tra le azioni a breve e medio termine che possono essere intraprese per migliorare la redditività finanziaria, la resilienza e la sostenibilità del settore editoriale, la Commissione ha pensato a un Media Action Plan e, a seguire, a un Digital Market Act.

I diritti degli editori salvaguardati dalle mega-piattaforme
Gli editori da tempo avevano chiesto la pubblicazione di una proposta che introducesse regole “ex ante” per garantire che i mercati in cui operano mega-piattaforme con significativi effetti sulla rete, attivi anche come gatekeeper, rimangano equi e contendibili. Al riguardo Xavier Bouckaert, presidente di EMMA, ha dichiarato: “è necessario creare condizioni di parità nei mercati digitali, spesso caratterizzati da brutali squilibri nei poteri contrattuali. Le piattaforme che agiscono quali gatekeeper determinano se e come media e/o contenuti selezionati siano disponibili, visibili ed accessibili. Il DMA deve prevedere l’obbligo per le mega-piattaforme di garantire un accesso non discriminatorio a tutte le pubblicazioni e offerte legali, nonché termini e condizioni eque per i loro servizi. È fondamentale salvaguardare la libertà dei media contro le piattaforme dominanti nel mercato in una Europa adatta all’era digitale”.

Il Digital Market Act oltre la direttiva sul Copyright
Jean-Pierre de Kerraoul, presidente di ENPA, ha dichiarato: “il diritto connesso previsto dalla Direttiva UE Copyright è uno strumento legale utile, ma carente visto che gli squilibri tra editori e piattaforme dominanti continuano ad aumentare. L’imminente DMA è l’unico strumento appropriato capace di applicarlo efficacemente e deve includere l’obbligo per le piattaforme dominanti nel mercato di avviare negoziati con tutte le pubblicazioni legali, nonché offrire un equo pagamento per il loro contenuto”.

La proposta di Regolamento UE sulla e-privacy
La delegazione ha inoltre espresso forti preoccupazioni per i testi presentati relativamente alla proposta di Regolamento UE e-Privacy. La delegazione ha incoraggiato il Commissario Breton a considerare di ricominciare con un approccio più equilibrato e “a prova di futuro”, che salvaguardi i modelli di finanziamento della stampa, poiché l’attuale proposta è obsoleta e fondamentalmente viziata.

La legge sui servizi digitali
Sono stati discussi anche l’imminente Piano d’Azione per la Democrazia Europea e la Legge sui Servizi Digitali, con gli editori che hanno sottolineato alla Commissione Europea l’importanza di garantire il buon funzionamento di un settore della stampa libero e indipendente durante i lavori alla nuova legislazione europea. Il settore della stampa è un pilastro vitale della nostra democrazia e richiede un quadro legislativo di supporto per garantire tale posizione nella società digitalizzata di oggi.

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