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Kamala Harris, nuovo simbolo di emancipazione

Una donna, la prima nella storia, è vicepresidente degli USA: si chiama Kamala Harris ed è avvocata da sempre impegnata per la parità dei diritti

Il suo primo discorso, sul palco di Wilmington, nel Delaware, celebrando insieme a Joe Biden l’esito vittorioso delle elezioni presidenziali, lo ha tenuto indossando un tailleur pantaloni bianco. In quella notte di novembre del 2020, la senatrice democratica Kamala Harris si è imposta con la sua figura carismatica all’attenzione di milioni di donne di tutto il mondo che non conoscevano la sua storia personale. Da quel momento, gran parte del pubblico femminile non l’ha più persa di vista.
Tutti i giornalisti e i commentatori che coprivano le recenti elezioni americane suggerirono immediatamente che la scelta di Kamala, di presentarsi con il colore bianco per il suo primo intervento pubblico come futura vice (vice presidente) degli Stati Uniti, fosse un chiaro simbolo di rottura di quel soffitto di cristallo che ancora oggi rappresenta un grosso ostacolo per tutte le donne.

Il bianco come emblema del cristallo, oltre che di trasparenza
Anche Kamala, infatti, nonostante un curriculum di altissimo profilo, ha dovuto superare pregiudizi e ostacoli per arrivare dove è arrivata oggi: Kamala Harris è la vice di Joe Biden, prima vice presidente donna americana; un incarico che potrebbe condurla un giorno ad essere la n.1 della Casa Bianca. Sul colore che abbiamo descritto ci soffermiamo ancora un momento perché ci piace ricordare che furono le suffragette, riunite a Washington nel 1913 per il Congressional Union for Woman Suffrage, a scegliere il bianco per i loro abiti, quale simbolo delle “uniformi” che a quel tempo indossavano le donne inserite nel mondo del lavoro.
La forza delle azioni verso l’emancipazione femminile, come sappiamo, passa anche attraverso simboli e colori, divulgando un segnale di riconoscimento fra tutte le donne che credono nell’affermazione della loro identità.

Chi è Kamala Harris
Kamala Devi Harris, 56 anni, è nata ad Oakland (California) da madre indiana tamil e padre di origini giamaicane. É dottoressa in legge, nonché avvocata abilitata, ed è stata procuratrice in vari distretti occupandosi prevalentemente di casi di omicidio, violenze sui minori e sulle donne, spaccio di droga, nonché casi di discriminazione razziale. Su quest’ultimo aspetto, Kamala Harris si è molto impegnata politicamente, essendo stata portatrice in prima persona di pregiudizi razziali a causa delle sue origini multietniche fin da bambina.
Nel 2003 ottiene la sua prima vittoria clamorosa diventando la prima procuratrice distrettuale di colore in California; nel 2011 è la prima procuratrice generale asioamericana della California.
Da sempre vicina ai Democratici, a fine 2016 Kamala viene eletta senatrice.
In decine di migliaia di processi penali Kamala Harris si è distinta per indiscutibili capacità di giudizio, anche investigativo, e quanto alla pena di morte lei ha sempre sostenuto di non esserne a favore, ritenendo il carcere a vita senza libertà di parola una pena adeguata. É anche una paladina dei diritti LGBT.
Quanto alla sua vita privata, Kamala si è sposata nel 2014 a Santa Monica con l’avvocato ebreo americano Douglas Emhoff, già padre di due figli.

Tornando alla sua ascesa politica e al suo attuale ruolo di vice presidente degli Stati Uniti, occorre dire che la sua predilezione per il colore bianco, rappresentato da camicie e orecchini di perle che ne sottolineano la simbologia, ha già ispirato molte donne di varie età a una sorta di emulazione, rafforzata in un concetto che Kamala Harris ama ribadire nei suoi discorsi pubblici, rivolgendosi soprattutto alle donne: Sognate con ambizione e siate decisive, perché ci sono cristalli ovunque.

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