Fisco e norme Imprenditoria

Certificazione Unica 2021, le novità

Gli adempimenti fiscali relativi alla Certificazione Unica da quest’anno cambiano e viene anticipata la scadenza per la consegna

La Certificazione Unica è un adempimento fiscale obbligatorio che i sostituti d’imposta devono compilare per dichiarare i redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo e diversi che sono stati percepiti da lavoratori e collaboratori nel periodo d’imposta 2020. La Certificazione Unica, come noto, si presenta in duplice veste e da quest’anno sono state modificate le date per la consegna, sia al percipiente che all’Agenzia delle Entrate.

Quando si deve consegnare la Certificazione Unica 2021

  • la Certificazione Unica Sintetica è un modello semplificato da consegnare al percipiente entro il 16.3.2021;
  • la Certificazione Unica Ordinaria, ossia la versione completa, deve essere trasmessa all’Agenzia delle Entrare entro il 16 marzo 2021, in via telematica.

Per tutti gli altri redditi, per i redditi esenti non dichiarabili nella precompilata, il termine per la trasmissione telematica è il 31 ottobre 2021.

Di quanti parti si compone il modello?
Il modello si compone di 3 parti: il frontespizio, il quadro CT e la vera e propria Certificazione Unica.

  • Frontespizio

In questa sezione si indicano la tipologia di comunicazione (annullamento/ sostituzione/ eventi eccezionali), i dati del sostituto, i dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione. Qui si appone anche la firma della comunicazione e l’impegno alla presentazione telematica.

  • Quadro CT

In questa sezione vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate.

  • Certificazione Unica 2021

É la parte centrale in cui si riportano i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni da lavoro dipendente e assimilati, all’assistenza fiscale, alle certificazioni da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.

Le sanzioni in caso di omessa o ritardata trasmissione
Di seguito le sanzioni previste in caso di omissione o di ritardo nella trasmissione della Certificazione Unica:

  • € 100 per ogni CU, con un massimo di € 50.000.

In caso di errata trasmissione la sanzione non si applica se la trasmissione corretta è effettuata entro 5 giorni dal termine.

  • € 33,33 per ogni CU, con un massimo di € 20.000 se la CU è trasmessa corretta entro 60 giorni dal termine di presentazione.

Le principali novità della Certificazione Unica di quest’anno
Come anticipato, quest’anno ci sono diverse novità la principale delle quali è rappresentata dal trattamento integrativo introdotto dall’art. 1 del D.L. 5 febbraio 2020 n. 3, convertito dalla Legge 2 aprile 2020 n. 21, il quale ha previsto per i titolari di redditi da lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati, una somma a titolo di trattamento integrativo pari a 600 euro per il 2020 (1.200 euro a decorrere dal 2021). L’istituto ha sostituito di fatto il bonus fiscale disciplinato dall’articolo 13, comma 1-bis TUIR, ora abrogato dall’articolo 3 dello stesso D.L. 3/2020.
Per fruire dell’agevolazione è necessario osservare talune condizioni, ovvero:

  • possesso di reddito da lavoro dipendente ed alcuni redditi assimilati;
  • i suddetti redditi devono generare un’Irpef a debito (al netto delle detrazioni per lavoro di cui al co. 1 dell’art. 13 Tur), sul quale opera la nuova detrazione;
  • l’importo complessivo di reddito del periodo d’imposta, che non deve superare € 28.000;
  • l’imposta lorda deve superare la detrazione di lavoro dipendente prevista dall’art. 13 TUIR.

La novità di cui sopra ha comportato la revisione dei punti 13 e 14 dei dati fiscali della CU per redditi di lavoro dipendente.

Certificazione Unica 2021. La novità riguardante gli Utili
Altra novità di quest’anno è che la certificazione relativa agli utili e agli altri proventi equiparati corrisposti e delle ritenute effettuate nel 2020 (Cupe) deve essere rilasciata entro il 16 marzo. Si ricorda che possono essere considerati Utili anche quelli percepiti in occasione della distribuzione di riserve di capitale verificandosi la presunzione stabilita dall’articolo 47, comma 1, del Tuir. In tal caso, la società emittente ha l’obbligo di comunicare agli azionisti e agli intermediari la natura delle riserve oggetto della distribuzione e il regime fiscale applicabile. La consegna della certificazione ai soggetti percettori può avvenire tramite consegna diretta o tramite posta ordinaria e non deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate. I percettori degli utili devono utilizzare i dati contenuti nella certificazione per la compilazione della propria dichiarazione annuale dei redditi.

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