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Ultimo Censimento generale dell’Agricoltura

Istat: il 40% delle aziende ha già aderito all’ultimo Censimento generale dell’Agricoltura nato allo scopo di supportare decisioni politiche nel settore

“L’agricoltura negli ultimi 10 anni è cambiata in maniera straordinaria e senza uguali e il compito dei dati del settimo Censimento generale dell’Agricoltura è supportare le decisioni e dare strumenti per poter definire le politiche di supporto”.  Lo ha affermato il Ministro delle Politiche agricole, alimentati e forestali, Stefano Patuanelli, in occasione del webinar “Obiettivo agricoltura 7 Censimento generale”, promosso dall’Istat e che si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 19 maggio.

Lo scopo del Censimento generale dell’Agricoltura
“A un mese dal termine delle rilevazioni del Censimento che sarà al 30 giugno” ha spiegato Patuanelli, “è giusto sostenere il grande lavoro di sistema svolto in questo periodo dall’Istat e da tutti gli operatori del settore, per portare a temine la più importante base dati dell’agricoltura, fatto per altro in un periodo in cui tutte le attività sono più complicate per la pandemia”. Il Ministro ha poi spiegato che “analisi affidabili danno vita a decisioni affidabili e in questo quadro è importante il passaggio del censimento da decennale ad annuale. Si tratta quindi di un impegno di sistema che vede coinvolto il Ministero con tutti i suoi uffici e gli enti vigilati, le amministrazioni regionali e le componenti agricole economiche e sociali”.

Il VII Censimento generale dell’Agricoltura
Iniziata il 7 gennaio scorso in piena emergenza sanitaria, la campagna per la raccolta dei dati del settimo censimento generale dell’Agricoltura procede a buon ritmo: a oggi, infatti, il 40% del totale delle unità di rilevazione (circa 1,7 milioni) ha completato il questionario e, fra le rimanenti, ben due su tre sono già entrate in contatto con la rete censuaria predisposta. Un risultato reso possibile anche grazie alle innovazioni introdotte nel processo di raccolta dei dati. Queste permettono all’utente di compilare direttamente il questionario via web sull’apposita  piattaforma dedicata, di optare per un’intervista telefonica al numero verde gratuito predisposto o – vera novità – di rivolgersi alla rete  delle sedi operative dei Caa (i Centri di assistenza agricola) i  quali, attraverso la loro capillarità di diffusione sul territorio, la conoscenza specifica del settore e la familiarità con le imprese del  comparto, rappresentano l’elemento più qualificante della strategia di Istat per l’acquisizione tempestiva di dati di qualità. Tutti strumenti pensati dall’Istituto in epoca pre-Covid, soprattutto per minimizzare il fastidio statistico a carico dei rispondenti, rivelatisi decisivi per proseguire le operazioni censuarie anche quando la pandemia ha isolato il Paese riducendo la mobilità intra territoriale.

La compilazione del questionario
Ad oggi circa il 15% delle aziende ha scelto di compilare in maniera autonoma il questionario on line, mentre il 25% ha preferito effettuare una intervista telefonica. La gran parte però (quasi il 60%) si è rivolta direttamente alla rete degli operatori dei Caa. La provincia autonoma di Trento – con un tasso di risposta di quasi il 60% – guida la classifica dei territori più virtuosi, seguita da Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Alcune regioni del Sud e la provincia autonoma di Bolzano mostrano ancora difficoltà per la lunga persistenza delle forti misure sanitarie restrittive adottate sui territori e soltanto recentemente venute meno. Il censimento generale dell’Agricoltura si chiuderà il prossimo 30 giugno.

L’ultimo Censimento generale dell’Agricoltura
La provincia autonoma di Trento, con un tasso di risposta di quasi il 60%, guida la classifica dei territori più virtuosi, seguita da Piemonte, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Alcune regioni del Sud e la provincia autonoma di Bolzano mostrano difficoltà a causa delle misure sanitarie restrittive adottate e solo recentemente venute meno. Questo Censimento, ha ricordato l’Istat, sarà l’ultimo a cadenza decennale e, come ha sottolineato il Ministro Patuanelli, i prossimi saranno continui e permanenti, attraverso l’uso integrato di dati amministrativi e indagini campionarie. Di conseguenza non ci sarà più alcun Censimento generale dell’Agricoltura e questo è l’ultimo in cui gli agricoltori (che siano aziende o singoli possessori di terreni agricoli coltivati a uso personale e familiare) dovranno compilare un questionario (online o telefonico che sia).

I primi dati emersi dal Censimento generale dell’Agricoltura
Dai primi dati sono emersi dati interessanti relativi al settore agroalimentare. Per esempio, dopo anni positivi, il 2021 ha fatto registrare un calo per l’export di formaggi italiani: il dato cumulato del primo bimestre 2021/2020 registra un -8,3% in quantità e un -9,3% in valore. Più in dettaglio, a gennaio si è registrato un -11% in volume e un -18% in valore rispetto al gennaio 2020, più ridimensionato è stato il calo di febbraio. L’elaborazione è stata fatta da Alleanza Cooperative Agroalimentari sui dati del commercio con l’estero relativi ai primi due mesi del 2021 resi noti dall’Istat. L’andamento negativo è dovuto principalmente al crollo registrato nei primi due mesi dell’anno nei mercati USA (-30% in valore e -35% in volume) e Giappone (-38% in valore), oltre che a un significativo calo di quello europeo, finora punto di riferimento per la stabilità e la crescita delle esportazioni italiane. A calare sono tutte le principali destinazioni UE: Francia (-4,1%), Germania (-5,9%), Spagna (-19,3%).

Ricordiamo infine che la partecipazione al Censimento generale dell’agricoltura è obbligatoria per Legge. Per informazioni: https://www.istat.it/it/censimenti/agricoltura/7-censimento-generale

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