Dalle Regioni Piemonte

Il Piemonte contro la violenza sulle donne

Nella sede della Regione Piemonte il 15 settembre verrà inaugurata la mostra-evento “Oh donna chi sei”, contro la violenza sulle donne

L’inaugurazione della mostra-evento “Oh donna chi sei”, con opere di Aiazzi e Monari contro la violenza sulle donne, verrà inaugurata domani, mercoledì 15 settembre, alle ore 17,30 e resterà aperta fino all’8 ottobre (dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 17,30). L’ingresso è gratuito.

L’inaugurazione della mostra contro la violenza sulle donne
Loriano Aiazzi e Sergio Monari, scultori di lungo corso dal curriculum internazionale, con partecipazioni anche alla Biennale di Venezia, saranno i protagonisti della mostra-evento “Oh donna chi sei”, contro la violenza sulle donne, che verrà inaugurata domani nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte, in piazza Castello 165 a Torino. Il titolo della mostra-evento è ispirato ad un verso del poeta siriano Nizār Tawfīq Qabbānī. Un progetto contro la violenza sulle donne, che sin dal titolo vuole indagare la personalità femminile.

Le ragioni di una mostra contro la violenza sulle donne
Come spiega il curatore della mostra, Niccolò Lucarelli, “dalla mitologia della Grecia classica alla società contemporanea, la figura della donna è sempre stata centrale per il progresso civile dell’umanità. Nonostante il suo indubbio contributo, la donna ancora oggi non gode del dovuto rispetto, così come non esiste la democrazia di genere e, nei fatti, le pari opportunità sono soltanto un concetto retorico, mentre la vergognosa piaga della violenza sulle donne occupa le pagine dei quotidiani. Con violenza non s’intende soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale”. Il curatore Lucarelli ha voluto due scultori, anziché due scultrici, per sottintendere che è l’uomo a dover cambiare atteggiamento e mentalità, a mettersi in gioco e ad ammettere le proprie responsabilità.

L’arte della scultura contro la violenza sulle donne
Loriano Aiazzi e Sergio Monari interpretano Euriclea e Medea, due differenti, ma fondamentali, espressioni della personalità femminile, grazie alle quali l’umanità ha potuto progredire nei secoli.  “Oh donna chi sei” ha dunque l’obiettivo di stimolare riflessione di carattere sociale attraverso l’arte. Come nota ancora il curatore Lucarelli, “dalle sculture di Aiazzi e Monari scaturisce l’immagine di una donna fiera e libera, dolce e appassionata, un’amazzone e una vestale, che alberga in sé molteplici potenzialità, intuizioni, entusiasmi, sentimenti, sempre pronta a donarli agli altri in nome di un istinto materno esteso alla sua massima portata. Eppure, nella mancata alleanza fra uomo e donna risiedono problematiche che l’umanità si trascina da almeno due millenni, e la violenza sulle donne – non soltanto quella fisica, ma anche quella, più subdola, psicologica e morale – è purtroppo una tematica di vergognosa attualità”.

La brochure della mostra contro la violenza sulle donne
La mostra è accompagnata da una brochure alla cui stesura ha collaborato il critico d’arte Luca Sposato, che sottolinea come “effigiare la Donna sia un rituale, un atto spirituale che affonda le radici all’origine della Coscienza, alla nascita dell’arte: perpetuarlo significa intimamente evocare il principio dell’umanità stessa, concetto troppo spesso diluito nell’attuale società individualista e misogina, macchiata spesso di inadempienza. Proprio per sopperire questa mancanza, la rilettura del mondo classico è la chiave di volta indispensabile a predisporre un futuro compiuto e stabile, caricando l’eredità di un passato che non vuole essere oggetto nostalgico ma supporto di consapevole responsabilità, sia artistica, sia sociale”.

Scarica la brochure: depliant_OH_DONNA_CHI_SEI

In copertina: particolare di una delle sculture esposte (vedi brochure)

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