Imprenditoria Imprenditoria femminile

Road show 2021 delle imprenditrici Unioncamere

È partito da Roma il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa promosso da Unioncamere che ha anche divulgato i dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile


Secondo i dati dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile divulgati da Unioncamere, sono 93.000 le donne in più nei posti di comando rispetto a 10 anni fa. La pandemia rallenta ma non frena l’avanzata rosa.

Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa, il road show promosso da Unioncamere con i Comitati per l’imprenditoria femminile delle Camere di commercio, partito da Roma, ha già toccato Chieti–Pescara e Verona, arriverà a Milano (24 novembre), Arezzo-Siena (3 dicembre), Bergamo (10 dicembre), Torino (15 dicembre). Lo scenario socioeconomico e le difficoltà che le aziende femminili stanno affrontando con l’emergenza sanitaria fanno da cornice a questo tour, mostrando segnali di ripresa seppur rallentati dalla crisi pandemica.
La difficile congiuntura sta portando a scelte aziendali più consapevoli e meditate, in corrispondenza anche alla crescente presenza femminile nelle funzioni di guida delle imprese, con 93mila donne amministratrici in più di 10 anni fa.

Dati Unioncamere
Come mostrano i dati dell’Osservatorio sull’Imprenditoria femminile di Unioncamere e InfoCamere, le iscrizioni di nuove attività femminili nei primi nove mesi del 2021 sono più numerose di quelle registrate nello stesso periodo del 2020 (+7mila) ma sono ancora circa 9.200 in meno dello stesso periodo del 2019. Nonostante però l’incremento delle iscrizioni tra 2020 e 2021, il peso delle nuove imprese femminili sul totale delle iscrizioni si è ridotto. Quasi il 24% di queste nuove imprese guidate da donne, però, nasce come società di capitali, tipologia di azienda più strutturata e “robusta” sotto il profilo organizzativo e gestionale. Quindi, meno donne hanno voglia di fare impresa ma chi persegue questa strada sceglie maggiore organizzazione aziendale.

Nuove imprese femminili, bene il Sud
Sembra essere il Mezzogiorno la parte del Paese a registrare il maggior numero di nuove imprese femminili nei primi 9 mesi del 2021. In queste regioni, inoltre, il peso percentuale delle iscrizioni di attività guidate da donne sul totale delle nuove imprese sfiora o supera il 26%. A seguire il Nord Ovest ma con una incidenza percentuale minore (23,7%).
Le quasi 12mila nuove imprese femminili del Nord Est e le oltre 14mila del Centro rappresentano invece rispettivamente il 24,8 e il 26,3% del totale delle iscrizioni.

Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa parte da Roma
All’evento di presentazione del Giro d’Italia delle donne che fanno impresa 2021 ospitato dalla Camera di Commercio di Roma e coordinato da Tiziana Pompei, Vice Segretario generale Unioncamere, hanno preso parte tra gli altri per i saluti istituzionali Lorenzo Tagliavanti, Presidente Camera di commercio di Roma, Gilberto Pichetto Fratin, Vice Ministro Sviluppo Economico; Linda Laura Sabbadini, Chair W20 introdotta da Claudia Torlasco, Coordinator W20. Dai vari confronti con la situazione del 2020 è emersa una ripresa della voglia di fare impresa delle donne più elevata nel Nord Ovest: in queste regioni le iscrizioni tra gennaio e settembre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono quasi 2.500 in più, mentre al Centro sono +1.700. Il Mezzogiorno (con +1.600 nuove imprese femminili) ed il Nord Est (+1.300) mostrano una ripresa un po’ più lenta.

Nuove imprese femminili più solide e in crescita nei settori performanti
È evidente quanto la pandemia abbia rallentato i ritmi di crescita tipici dell’impresa femminile. Sono state e sono ancora adesso le donne a pagare caro lo scotto di questi lunghi mesi di crisi. Ma è altrettanto rilevante un altro dato più qualitativo che numerico: la nascita di attività più solide e strutturate nella forma di società di capitali. Queste ultime, infatti, rappresentano il 23,6% del totale delle iscrizioni femminili a fronte del 23% del 2021 e del 22,6% del 2020 e risultano particolarmente presenti (e percentualmente più consistenti) soprattutto al Centro, dove quasi il 30% delle nuove imprese sono guidate da donne.
Ci sono anche più donne ai posti di comando rafforzando le organizzazioni aziendali, specialmente nei cinque settori di attività più performanti in termini di rapporto valore aggiunto/occupati (industria manifatturiera, altre industrie in senso stretto, servizi di informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari).

Aumentano le donne al vertice aziendale ma over 50
Le aziende si rafforzano e ai posti di comando ci sono più donne. Tra il 2011 e il 2020 le donne amministratici sono infatti aumentate di 93mila unità. Cresce però l’età media delle donne che sono oggi nella “stanza dei bottoni” delle imprese: se nel 2011 il 43% delle amministratrici aveva più di 50 anni, a fine 2020 le over 50 sono il 58%.

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