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Donne che ce l’hanno fatta, edizione 2021

Consegnati i premi alle donne che ce l’hanno fatta, il riconoscimento del valore femminile a chi è riuscita a rompere il tetto di cristallo

Il premio “Donne che ce l’hanno fatta” è solo simbolico, consiste nel dono di una pergamena digitale, ma riceverla racchiude un plusvalore: è un omaggio alle donne che grazie alla loro intraprendenza hanno realizzato il sogno della loro vita e oggi sono di stimolo per tutte noi per non darsi mai per vinte

Cosa hanno in comune le Donne che ce l’hanno fatta
Il fattor comune delle premiate di Donne che ce l’hanno fatta è l’intraprendenza che, insieme a forza di carattere e coraggio, è stata la chiave per varcare le barriere che ci si parano davanti. Se il soffitto di cristallo è tanto duro da rompere, alle doti personali e al talento, in questo periodo si aggiunge anche la capacità di resistere e trovare soluzioni alla crisi economica in atto. Non necessariamente, ma solo in alcuni casi particolari, alcune delle donne premiate sono anche riuscite a diventare nella propria carriera le numero uno. Occorre sottolineare, però, che non è sempre indispensabile arrivare da sole sulla vetta, molto più spesso infatti si tratta di un lavoro di costruzione dove si arriva al successo con il contributo della propria squadra, fatta di donne e uomini, e spesso anche della propria famiglia.

L’esperienza delle donne che ce l’hanno fatta
Dal racconto dell’esperienza delle sedici premiate di questa ultima edizione, più altre tredici benemerite della provincia di Pavia, dall’evento di premiazione trasmesso online l’11 dicembre 2021, dall’aula virtuale degli Stati generali delle Donne emergono profili molto diversi fra loro, ma con un filo rosso in comune. Come spiega bene Isa Maggi, coordinatrice degli Stati generali delle Donne e segretaria del Premio, l’ingrediente che non può mai mancare è quella voglia di apprendimento continuo per rimettere in gioco non solo il proprio sapere, già acquisito, ma anche la propria vita. Si può proprio dire che queste donne hanno voluto “scrivere” la propria biografia.

Il premio alle donne che ce l’hanno fatta poi, bisogna dirlo, non esclude affatto gli uomini e come infatti spiega Isa Maggi gli Stati generali delle Donne hanno attivato dall’anno scorso anche la premiazione degli “Uomini illuminati”. Soggetti maschili, quindi, che hanno dato prova nei fatti di sostenere l’ascesa delle donne nella loro carriere, siano esse in campo didattico, della scienza e della ricerca, del volontariato o in qualsiasi altro settore della vita produttiva del Paese. Fra gli uomini illuminati possiamo citare, a titolo di esempio, Fabio Rugge, già rettore dell’Università di Pavia. L’ateneo pavese infatti è partner del premio “Donne che ce l’hanno fatta” fin dalla prima volta in cui è stato dato. Rugge, fra gli uomini illuminati premiati nel 2020, è intervenuto, fra altre personalità maschili, durante la premiazione delle donne che ce l’hanno fatta edizione 2021.

Quando anche gli uomini sono di stimolo alla crescita delle donne
É impossibile elencare i meriti e le caratteristiche di tutte le premiate nell’edizione 2021 di Donne che ce l’hanno fatta. Dovremmo pubblicare un medagliere di 29 profili e talenti femminili ineguagliabili. Dalle loro testimonianze ci hanno però colpito le parole usate per ricordare il ruolo dei genitori nella loro crescita personale. Da quel padre che regalò il primo microscopio alla sua bambina, incoraggiandola a studiare quelle particelle piccolissime che fanno parte della biologia; a quella madre che ripeteva continuamente a sua figlia che i limiti esistono solo nella nostra testa; fino a quel binocolo, anche in questo caso donato da un papà alla sua bambina, per incitarla a diventare una piccola amazzone nell’osservazione della natura. E per chiudere questo racconto, concludiamo con le parole della grandissima Alda Merini, che diceva di se stessa: “Non sono una donna addomesticabile”. Ne facciano tesoro le nuove generazioni di donne forti e intraprendenti.

Valeria Gallese, una delle premiate

La storia dell’iniziativa lanciata nel 2014
Questa iniziativa di Sportello Donna nasce in collaborazione con la Fondazione Gaia e gli Stati Generali delle Donne. Il premio ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea e dell’Università degli Studi di Pavia. É proprio nell’ambito di questo ateneo, infatti, che è stata celebrata la prima edizione il 4 marzo del 2014. Successivamente il Premio Donne che ce l’hanno fatta è stato realizzato in diverse città italiane riconoscendo il valore di decine e decine di donne del territorio e non solo. L’edizione del settembre 2015 si è svolta all’interno della Conferenza Mondiale delle Donne, a Milano, con il patrocinio di Expo. Un anno dopo, nel 2016, sono state premiate alcune donne latino-americane nell’ambito del Congresso Mondiale delle Donne dell’America Latina, tenutosi presso la Regione Lombardia. Il 22 maggio 2017 la premiazione è avvenuta a Roma, durante le iniziative per il 60° anniversario dei Trattati di Roma; in seguito il premio è stato celebrato a Pavia il 1° dicembre. Anche nel dicembre 2018 la premiazione si è svolta a Pavia, presso l’Università. Nell’anno successivo la premiazione si è svolta a Matera, nel 2019 capitale Europea della Cultura; il 30 novembre 2019, poi, il premio è tornato a Pavia. Il 5 dicembre 2020, a causa dei lockdown, l’evento si è svolto online dall’Aula virtuale degli Stati Generali delle Donne. Infine, si è svolta online anche l’ultima edizione del premio Donne che ce l’hanno fatta: Donna in Affari l’ha seguita in streaming sabato 11 dicembre 2021, ma se volete potete seguire l’evento anche oggi, visto che è stato registrato:

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