Fisco e norme Imprenditoria

MoCOA, il servizio per la regolarità degli appalti

L’Inps ha presentato MoCOA – Monitoraggio congruità occupazionale appalti, uno strumento per tutelare i committenti di appalti

Le imprese che vincono appalti pubblici da ora avranno una tutela in più grazie a MoCOA, il sistema informatico curato dall’Inps per la regolarità degli appalti presentato a Roma il 12 gennaio 2022 dal presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico, e dalla direttrice generale Gabriella Di Michele.

Dal DURC al MoCOA
“Se il documento di regolarità contributiva (DURC) assicura la corrispondenza tra il denunciato ed il pagato” si legge nella premessa della presentazione Inps “i committenti hanno bisogno di strumenti che attuino il controllo incrociato sotteso al regime della solidarietà, dovendo avere conferma del rispetto, per tutta la durata del contratto, degli impegni assunti dagli appaltatori/subappaltatori all’atto del conferimento dell’appalto in termini di manodopera regolarmente denunciata. A tal fine, in una logica proattiva di Pubblica amministrazione al servizio dell’utenza e a supporto del mondo imprenditoriale, l’Inps ha realizzato un nuovo applicativo denominato Monitoraggio Congruità Occupazionale Appalti (MoCOA). Trattasi di uno strumento espressione di una filosofia di approccio innovativa, realizzato anche grazie alla fattiva collaborazione dello stesso mondo imprenditoriale cui è destinato; essendo estremamente flessibile nelle sue possibili evoluzioni e implementazioni, potrà sviluppare proposte e suggerimenti che perverranno dai diretti fruitori del servizio”.

Come funziona il MoCOA
Lo strumento che tutela i committenti, le aziende appaltatrici – che potranno così competere con concorrenti che rispettano le regole – e i lavoratori opera tramite un incrocio tra i dati dell’appalto definiti dal committente e quelli dichiarati nei flussi Uniemens da appaltatori e subappaltatori, per individuare prontamente eventuali comportamenti scorretti e porvi rimedio. Si potranno così emarginare le aziende che non applicano la normativa lavoristica e previdenziale. In pratica: l’impresa committente registra l’appalto nel sistema MoCOA il quale genera un Codice identificativo appalto (CIA) e lo invia per PEC agli appaltatori e subappaltatori i quali potranno accedere allo stesso MoCOA con quel codice per registrare chi lavora a quello specifico appalto. Il sistema confronta e analizza i dati dell’appalto con quelli del flusso Uniemens e genera il DoCOA (Documento di congruità occupazionale appalti).

La presentazione Inps
Secondo il presidente Inps Pasquale Tridico la nascita del sistema MoCOA si inserisce nel supporto alle aziende in un sentiero di crescita dell’imprenditoria dopo la crisi economica determinata dalla pandemia di Covid-19 in quanto tale crescita deve essere accompagnata “da buone regole, che preservino il lavoro di qualità, retribuzioni eque per i lavoratori ed entrate eque per l’Istituto. Questo favorirebbe anche le aziende private che non soffrirebbero la concorrenza sleale molto sfruttata dalle aziende che praticano evasione ed elusione”.

La direttrice generale dell’Inps, Gabriella di Michele, ha aggiunto: “oggi si parla di controllo del sistema degli appalti, di solidarietà nel rispetto della contribuzione e retribuzione dei lavoratori, solidarietà tra committente, appaltatori e subappaltatori e più in generale della regolarità del comportamento aziendale. Dall’utilizzo di questa procedura possono discendere diversi interventi migliorativi in termini di sicurezza sul lavoro, di lotta al lavoro nero, trasparenza degli appalti e tutela dei lavoratori. Ogni stazione appaltante se vuole avere la certezza di non rispondere in solidarietà deve utilizzare questa procedura per consentire il controllo dei suoi appaltatori”.

Vincenzo Tedesco, Direttore centrale Entrate Inps, ha dichiarato che è stato importante anche l’apporto del mondo imprenditoriale desideroso di avere a disposizione nuovi strumenti di controllo di congruità tra dichiarazioni dei committenti e di appaltatori poiché le nuove tecnologie saranno in grado di mettere in moto un sistema virtuoso che gioverà sotto molteplici aspetti.
A spiegare più nel dettaglio le caratteristiche applicative della nuova procedura e il percorso che ha portato a questa innovazione sono intervenuti: Enrico Mazzacurati, Dirigente Area Procedure operative gestioni private Inps, Lorenzo Rinaldi, Dirigente Area Gestione aziende e lavoratori dipendenti. A rappresentare il punto di vista degli “stakeholder” dell’Inps, sono invece intervenute: Maria Magri Responsabile Previdenza – Area lavoro, Welfare e Capitale Umano di Confindustria e Alda Paola Baldi, Responsabile Procurement Italy Enel, le quali hanno evidenziato come sia importante per le grandi aziende avere una banca dati delle società appaltatrici virtuose, alle quale affidare le proprie commesse. Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha partecipato invece Romolo De Camillis, che ha ripercorso le fasi della sinergia fra le pubbliche amministrazioni e ha prospettato nuovi sviluppi applicativi della procedura, nei vari ambiti di lavoro, del settore pubblico e di quello privato.

Per approfondimenti: https://www.inps.it/docallegatiNP/Mig/AllegatiNews/Monitoraggio_Congruita_Occupazionale_Appalti.pdf

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