Viste le attuali difficoltà di molte imprese della zootecnia, la Regione Lombardia apre un tavolo permanente con gli istituti bancari sul tema del credito
Zootecnia in difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, dei costi dell’energia, delle malattie degli animali, come aviaria e peste suina. In particolare sono in difficoltà le filiere avicola, suinicola e lattiero-casearia e per supportarle la Regione Lombardia istituirà una cabina di regia tecnica per studiare le migliori modalità di accesso al credito e alla liquidità per le aziende agricole lombarde.
Le banche interessate al dialogo con il mondo della zootecnia
La decisione è stata presa durante la videoconferenza svoltasi il 3 marzo 2022, su convocazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria, Finlombarda e l’Associazione bancaria italiana – commissione regionale Lombardia. “Le banche, Ismea e Finlombarda” ha dichiarato l’assessore Rolfi “hanno già realizzato misure specifiche dedicate al comparto zootecnico. C’è la necessità di mettere a sistema tutte queste possibilità per le imprese agricole e pensare a ulteriori strumenti innovativi per combattere la contrazione di redditività che l’agricoltura lombarda sta vivendo. La Regione avvierà questo tavolo istituzionale permanente e ringrazio l’Abi Lombardia per la disponibilità dimostrata”.
La zootecnia lombarda
“Il comparto zootecnico lombardo sta alla base dei prodotti Dop più conosciuti e consumati al mondo” ha sottolineato l’assessore Rolfi. “Liquidità e credito sono fondamentali non solo per garantire la sopravvivenza delle imprese, ma per pensare a ulteriori investimenti sul futuro per una delle colonne dell’agroalimentare italiano. La peste suina non è ancora arrivata in Lombardia, ma sta pesando in maniera forte sulle esportazioni; l’aviaria si è fatta sentire pesantemente soprattutto a Brescia, Cremona e Mantova con 55 focolai, ora tutti estinti, ma che hanno creato danni milionari. È urgente un intervento deciso”.
Il Ministero ha messo a disposizione a livello nazionale 30 milioni per il comparto avicolo e 50 per il sostegno alle imprese danneggiate dalla peste suina. “È chiaro” ha concluso Rolfi “che queste risorse non possono bastare e la Regione vuole attivarsi, al di là dei ristori, affinché le agevolazioni per l’accesso al credito e la liquidità abbiano ricadute concrete sul territorio”.