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Una regolamentazione per le criptovalute

Il 31 marzo si terrà il convegno organizzato da AFI100 sullo stato dell’arte di criptovalute, smart contracts e NFT in vista di una regolamentazione per le criptovalute

Può esserci un’evoluzione per le imprese utilizzando questo nuovo mercato parallelo visto che si va verso una regolamentazione per le criptovalute? AFI100, associazione no profit che aggrega la categoria professionale degli intermediari finanziari iscritti all’Albo 106, ha organizzato una serie di incontri, patrocinati da Assoholding e AML&FinTech, per approfondire i temi: fintech, antiriciclaggio, fiscalità delle imprese finanziarie, adempimenti e future opportunità per gli operatori di riferimento. Il primo si terrà il 31 marzo e si intitolerà: “Criptovalute, Smart Contracts e NFT. Quale evoluzione per le imprese?”.

Verso una regolamentazione per le criptovalute
La finanza mondiale del futuro non potrà fare a meno di comprendere cos’è e come funziona la valuta virtuale ma soprattutto la regolamentazione per le criptovalute. A questo scopo l’associazione organizzatrice ha riunito le istituzioni di riferimento e i professionisti più autorevoli per affrontare le attuali questioni dei non fungible token (NFT, letteralmente gettone non copiabile, ovvero qualcosa di unico e insostituibile come un’opera d’arte). Parteciperanno così alla serie di eventi personalità quali il presidente del CSEAC (Centro studi antiriciclaggio e anticorruzione), Emanuele Fisicaro e il presidente di Assoholding, Gaetano De Vito. In tale contesto verrà anche presentato il nuovo registro OAM (Organismo Agenti e Mediatori) con la partecipazione del suo direttore generale Federico Luchetti.

La Consob sulle criptovalute
Come spiega la Consob, le monete virtuali non hanno corso legale in quasi nessun angolo del pianeta e dunque l’accettazione come mezzo di pagamento è su base volontaria, di conseguenza le criptovalute non sono regolate da enti centrali governativi, ma sono generalmente emesse e controllate dall’ente emittente secondo regole proprie, a cui i membri della comunità di riferimento accettano di aderire. Ci sono però Stati che hanno deciso di sperimentare, sotto il proprio controllo, l’utilizzo di moneta virtuale nei propri Paesi (es. l’Uruguay con l’e-peso) o ne hanno annunciato il loro utilizzo (es. il Venezuela con il Petro) o hanno in cantiere iniziative al riguardo (es. Estonia e Svezia). Spesso la moneta virtuale viene utilizzata per raccogliere i fondi necessari a finanziare un progetto imprenditoriale, in maniera simile alle “Initial Public Offering” (IPO) e all’equity crowdfunding.
La stessa Consob scrive sul proprio sito web: “A mano a mano che si acquisirà una certa esperienza in ordine al loro funzionamento, la diffusione di standard internazionali e best practice potrà fornire utili indicazioni sulle misure regolatorie più appropriate da implementare nei diversi campi, promuovendo l’armonizzazione e prevenendo il rischio di strategie di arbitraggio. Tali standard potrebbero comprendere accordi di cooperazione internazionale in settori quali lo scambio di informazioni e lo svolgimento di indagini nel perseguimento dei reati transfrontalieri”. Per raggiungere questo momento è necessario fare chiarezza e in tal senso si pone la serie di eventi organizzati dall’AFI100.

Stato dell’arte del mondo delle criptovalute
Monete esclusivamente virtuali che hanno dato vita alla cryptoeconomy, di cui la più nota è il bitcoin, creato nel 2009, ma a cui hanno fatto seguito numerosi altri tipi, come l’Equacoin di cui abbiamo già parlato (https://www.donnainaffari.it/2017/11/dal-bitcoin-all-equacoin/).
Oggi Unione Europea, Russia, Stati Uniti e Cina sono scesi in campo con decisioni riguardanti tali monete virtuali (ad esempio negli USA c’è il dollaro digitale) rendendo ancora più centrale e urgente la necessità, per gli operatori economici e in particolare le imprese, di comprendere tutti i fenomeni legati alle monete virtuali. Per questa ragione AFI100 ha deciso di dare il via a questa iniziativa di informazione-formazione gratuita e qualificata.

Il primo appuntamento
Una formazione aziendale fuori dal comune, dunque, quella prevista per il 31 marzo, dalle 10,00 alle 17,00, con un convegno a partecipazione gratuita che si terrà a Roma in Via del Corso cui sarà possibile assistere in presenza o in streaming iscrivendosi a questo link, dove si trovano ulteriori informazioni e il programma: https://www.afi100.it/eventi-e-formazione/seminario-aperto-criptovalute-smart-contracts-e-nft/. In questa prima giornata si parlerà delle future opportunità di questo particolare settore finanziario facendo prima un excursus sulla storia di Cripotovalute e NFT e dell’inquadramento giuridico delle Cripotvalute e degli Smart Contracts. Si approfondirà quindi la proposta di regolamento “MICAR” della Commissione Europea sul perimetro delle cripto-attività, includendo anche il punto di vista dell’antiriciclaggio, della fiscalità delle imprese, dei rischi penali e degli adempimenti. Si parlerà della regolamentazione per le criptovalute e di tutto ciò che è legato alle attività degli operatori in criptovalute. Nella seconda parte del convegno si affronteranno i temi della fiscalità diretta e indiretta secondo la prassi dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda la blockchain, con riferimento ad ipotesi di fiscalità futura adeguata al sistema di Criptovaluta, e di altri obblighi a carico dei titolari di criptovalute e NFT, con la previsione di una fiscalità futura adeguata alla criptoeconomy nell’ambito della regolamentazione per le criptovalute.

La presente regolamentazione per le criptovalute
I prossimi obblighi di comunicazione che saranno introdotti dalla Direttiva DAC8 in relazione alle criptovalute, che diventeranno anch’esse oggetto degli scambi di informazione tra le amministrazioni fiscali dei vari Stati, saranno al centro dell’intervento del Segretario Generale di Assoholding Barbara Cortese mentre concluderà i lavori della giornata l’intervento dell’Avv. Maria Francesca Fontanella con un focus sulla 231 e le criptovalute alla luce del d.lgs. 184/21.

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