Dalle Regioni Piemonte

Fondi per il recupero di strutture rurali piemontesi

Aperto il bando a sportello per assegnare i contributi per recuperare, a fini turistici, le strutture rurali piemontesi di valore storico

Lo sportello per l’assegnazione dei contributi diretti ai possessori di strutture rurali piemontesi che vogliano renderli fruibili ai turisti resterà aperto fino al 23 maggio. Si tratta di 39,5 milioni totali messi a disposizione dalla Regione Piemonte e provenienti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Recuperare le strutture rurali piemontesi
Possono presentare domanda tutti coloro i quali posseggano delle strutture rurali in Piemonte, che siano persone fisiche, soggetti privati profit e non profit, enti ecclesiastici, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria. L’importante è che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo (risalente a prima del gennaio 2021) di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale piemontese, ovvero di strutture rurali un tempo utilizzate o a scopi abitativi, come casali e fattorie, o come case coloniche ma anche stalle, mulini, frantoi, edifici religiosi, edicole votive ormai abbandonate. Con i fondi del PNRR di questo bando potranno tornare a nuova vita ed essere resi di nuovo fruibili al pubblico a fini turistici. Si tratta infatti di siti con un valore storico rilevante e per il Piemonte questi fondi rappresentano un’opportunità per attrarre visitatori italiani e stranieri allargando così l’offerta turistica e culturale. Queste nuove risorse possono inoltre arrestare il processo di degrado migliorando la qualità paesaggistica del territorio.

I termini del bando
I contributi a fondo perduto copriranno fino all’80% delle spese ammissibili ma nel limite di 150.000 euro; copriranno fino al 100% delle spese ammissibili (sempre nei limiti di 150.000 euro) se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale. Per quanto concerne le spese ammissibili, sono:

  • spese per l’esecuzione di lavori o per l’acquisto di beni/servizi, compresi gli impianti tecnici;
  • spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
  • spese tecniche di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, opere d’ingegno, nel limite massimo del 10%;
  • imprevisti (se inclusi nel quadro economico);
  • allacciamenti, sondaggi e accertamenti tecnici;
  • spese per attrezzature, impianti e beni strumentali;
  • spese per l’allestimento degli spazi.

Attenzione: non vengono presi in considerazione progetti il cui importo sia inferiore a 10.000 euro.

La presentazione delle domande
Chi intenda recuperare le strutture rurali piemontesi a fini turistici, può partecipare al bando tramite l’applicativo predisposto da Cassa Depositi e Prestiti https://portale-paesaggirurali.cdp.it/ per tutte le Regioni. Le domande potranno essere inviate fino alle 16,59 del 23 maggio 2022. Trattandosi di una procedura a sportello, la valutazione verrà fatta seguendo l’ordine di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Ulteriori informazioni sulla pagina web della Regione Piemonte dedicata: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/protezione-valorizzazione-dellarchitettura-paesaggio-rurale.

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