Dalle Regioni Toscana

Raggruppamenti temporanei di imprese toscane

Un bando da 9 milioni di euro per finanziare raggruppamenti temporanei di imprese che propongano progetti di agricoltura sociale

Il bando lanciato dalla Regione Toscana, destinato ai raggruppamenti temporanei di imprese, ha lo scopo di favorire la nascita di partenariati per realizzare progetti di agricoltura sociale grazie ai fondi del PSR (Piano di sviluppo rurale) e in particolare alla sottomisura 16.9 “Diversificazione delle attività agricole in attività riguardanti l’assistenza sanitaria, l’interazione sociale, l’agricoltura sostenuta dalla comunità e l’educazione ambientale e alimentare”.

A chi è rivolto il bando
La sottomisura 16.9 è rivolta a gruppi di cooperazione che diano vita a interventi per la diversificazione aziendale e per l’inclusione sociale, per la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Le aziende interessate a questo bando – che aprirà il 30 giugno e resterà aperto fino al 30 settembre 2022 – dovranno creare dei Raggruppamenti temporanei di imprese composti da almeno due aziende agricole insieme ad altri soggetti che possono svolgere attività di agricoltura sociale, ad esempio cooperative sociali, imprese sociali, enti del Terzo settore, atenei, enti di ricerca, soggetti pubblici con funzioni di programmazione e gestione dei servizi socio-sanitari e socio assistenziali per gli ambiti territoriali di riferimento del progetto.

Cosa si intende per agricoltura sociale
I raggruppamenti temporanei di imprese dovranno realizzare progetti di agricoltura sociale, ovvero dovranno essere rivolti all’accoglienza nelle aziende agricole di soggetti svantaggiati, come persone con disabilità, detenuti, persone con dipendenze patologiche, migranti, donne vittime di violenza o di tratta, rifugiati politici, ma anche a bambini in età prescolare, all’inclusione sociale e lavorativa e di supporto a terapie mediche o riabilitative.

I progetti finanziabili
I raggruppamenti temporanei di imprese dovranno svolgere pertanto attività dirette alle comunità locali che possano sviluppare abilità e capacità nei soggetti cui sono destinati, che promuovano l’inclusione sociale e lavorativa, che realizzino attività di ricreazione e servizi utili per la vita quotidiana. Possono altresì effettuare prestazioni e servizi che affianchino e supportino le terapie mediche, psicologiche e riabilitative al fine di migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati, anche attraverso l’ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante. Altri progetti finanziabili sono quelli finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità nonché alla diffusione della conoscenza del territorio, quali iniziative di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare e di persone in difficoltà sociale, fisica e psichica. I raggruppamenti temporanei di imprese dovranno assicurare anche un’adeguata pubblicizzazione dei progetti per permettere alla comunità di riferimento di conoscerli.

Il commento della vicepresidente regionale
“Credo molto nell’agricoltura sociale” ha detto la vicepresidente della Regione Toscana nonché assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi, “come occasione di sviluppo della società, di strategie e di diversificazione dell’attività agricola ed allo stesso tempo come soluzione innovativa per la coesione del territorio perché interviene sia sulla necessità di soddisfare nuovi bisogni della collettività fornendo servizi sociali alle persone in aree rurali, sia sulla possibilità di favorire lo sviluppo di reti rurali. Non solo: questo bando favorisce anche forme di cooperazione tra aziende e altri soggetti per lo sviluppo di nuovi settori di attività, un arricchimento del tessuto imprenditoriale ma soprattutto del tessuto sociale”.

Per saperne di più: https://www.regione.toscana.it/documents/10180/11853660/16.9+%281%29.pdf/ba2cddb4-6662-743c-66ed-9a3901f26e61?t=1640093259555

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