Dalle Regioni Piemonte

In Piemonte stazioni di servizio a idrogeno verde

Il Piemonte sviluppa l’Hydrogen valley italiana con i primi 5 dei 36 progetti finanziati dal PNRR per realizzare stazioni di servizio a idrogeno verde

L’idrogeno verde è la variante ecosostenibile dell’idrogeno. Non presente in natura, si produce tramite fonti rinnovabili tramite elettrolisi, e si trasforma in energia e vapore acqueo. Poiché l’idrogeno verde può essere stoccato e utilizzato in diversi settori, la Regione Piemonte già da giugno 2022 ha deciso di investire in questo ambito al fine di realizzare una Hidrogen valley, la prima in Italia e in Europa.

La filiera dell’idrogeno verde in Piemonte
“La filiera dell’idrogeno in Piemonte sta diventando realtà” dichiarano il presidente del Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati. “La Regione ha scelto di raccogliere la sfida dell’idrogeno per i suoi benefici ambientali, ma anche per le prospettive di crescita economica e di nuovi posti di lavoro. Proprio in queste settimane, gli uffici regionali sono al lavoro per esaminare i progetti che si sono candidati per il bando che finanzia attività di produzione di idrogeno verde in aree dismesse. Il Piemonte vuole diventare l’Hydrogen valley d’Italia e può farlo grazie alle competenze tecnologiche e della ricerca, garantite da Università e Politecnico, grazie al livello di innovazione delle sue imprese e anche grazie alla sua posizione geografica, nel cuore dell’Europa”.

Stazione a idrogeno verde del Brennero

Il bando sull’idrogeno verde
La pubblicazione del bando da 19,5 milioni di euro ha segnato per il Piemonte l’inizio della stagione di produzione dell’idrogeno verde in aree industriali dismesse, “una grande opportunità per rigenerare aree industriali abbandonate da anni, ma anche produrre idrogeno verde, quindi a zero emissioni, da utilizzare sia nei processi industriali che nel trasporto pubblico e altre finalità. Attendevamo questo momento di svolta per avviare con progetti concreti la nostra nuova strategia sull’idrogeno, che rappresenta anche uno dei nostri progetti bandiera sul Pnrr già approvato dal governo” avevano detto presentando il bando chiusosi a fine febbraio il presidente Cirio e l’assessore Marnati. I progetti presentati dalle imprese per questo primo bando (ne seguirà un secondo da 10 milioni di euro) sono stati 11, e prevedono l’utilizzo dell’idrogeno verde per uso industriale, nel campo dei trasporti e l’immissione nella rete gas, per almeno una quota parte, entro un raggio di 50 chilometri dal sito di produzione. La risposta delle imprese testimonia come il Piemonte sia pronto e preparato per questa sfida prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per creare 10 “Hydrogen valleys”, ovvero aree industriali con economia in parte basata sull’idrogeno. Nel frattempo anche la Puglia e la Valle d’Aosta hanno lanciato bandi finalizzati alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde nelle aree industriali dismesse.

Le prime 5 stazioni di servizio a idrogeno verde
Cinque dei 36 progetti finanziati dal PNRR per realizzare stazioni di rifornimento a base di idrogeno verde sono in Piemonte, fatto che lo pone ai primi posti della graduatoria stilata dal ministero delle Infrastrutture, insieme a Veneto (8 progetti) e Lombardia (5 progetti) e segna un altro passo avanti per lo sviluppo della Hydrogen valley piemontese. Le nuove stazioni di servizio a idrogeno verde saranno a Tortona, Arquata Scrivia e Belforte Ovada, nell’alessandrino, a Torrazza Piemonte, nel Torinese e a Vicolungo, nel Novarese. “Il nostro Piemonte mostra di essere pronto a far crescere la valle dell’idrogeno verde e diventare un punto di riferimento europeo. La nostra Strategia sull’idrogeno si basa, tra gli altri, su questi principi cardine: promuovere la produzione di un vettore energetico pulito perché prodotto da fonte rinnovabile, utilizzo nell’industria e nel trasporto locale, sfruttare gli spazi industriali inutilizzati e creare occupazione sia nelle aziende che si occupano della ristrutturazione degli edifici e dell’ammodernamento degli impianti sia nelle attività previste dall’industria dell’idrogeno”.

Una sfida che vale 4 miliardi di euro
Potenziare lo sviluppo di energie alternative in particolare attraverso l’idrogeno è una delle sfide del futuro, che vale quasi 4 miliardi di euro di risorse del Pnrr per l’Italia, e il Piemonte, insieme a Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Basilicata, sarà punto di riferimento nazionale. A definirlo è il protocollo siglato a Palazzo Chigi, alla presenza del presidente del Consiglio, dai 5 presidenti di Regione con i ministri per gli Affari regionali e per la Transizione ecologica a giugno 2022. Al momento della firma l’allora presidente del Consiglio aveva dichiarato che con questi progetti si vogliono “realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, si contribuisce a stimolare la crescita e ci avvicina agli obiettivi energetici e climatici che il Governo è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione”. Si è iniziato, così come previsto dal protocollo, con la riconversione di aree industriali dismesse da utilizzare per la produzione di idrogeno verde. Si è così creato un coordinamento per lavorare in sinergia valorizzando le specializzazioni delle cinque Regioni capofila, a servizio dell’intero Paese come esempi da seguire. In questo ambito il Piemonte ha voluto valorizzare la propria eccellenza nei settori della mobilità sostenibile pubblica e privata e della ricerca e sviluppo di modelli produttivi innovativi sostenibili. Sviluppare la tecnologia dell’idrogeno verde è fondamentale sia per contribuire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del sistema energetico, industriale e dei trasporti al 2050, sia per sostenere le filiere industriali e i punti di forza presenti sul territorio.

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