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Giovani, web e lavoro: 1000 studenti ne parlano a Orientagiovani

Grande evento nazionale che Confidustria dedica ogni anno a formazione ed education

Giovani e lavoro: l’orientamento verso i differenti percorsi formativi e alle figure professionali più ricercate è un elemento centrale per garantire sostenibilità del mercato del lavoro e per una reale possibilità per i ragazzi che escono dalle scuole superiori. Una lettura del tema “giovani e lavoro” arriva da Orientagiovani, evento nazionale di Confindustria,

quest’anno giunto per la prima volta a Firenze, al Parco della Musica. Al centro del dibattito, le potenzialità professionali del web e dell’innovazione.

 

Orientagiovani Firenze 2012

1000 ragazzi di tutta Italia e un parterre di relatori di alto livello tra imprenditori, esperti di innovazione e gruppi di studenti che hanno ideato progetti di particolare interesse, nell’ottica di avvicinare studio e lavoro. E, magari, un giorno diventare giovani imprenditori.

Tra gli interventi della giornata, condotta dal giornalista Riccardo Luna, quello del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, che ha consigliato ai giovani di non scegliere di prendere scorciatoie nella vita, nella scuola o nel lavoro: “Mai prendere scorciatoie perché, se appaganti nel breve periodo, nel medio e lungo periodo non pagano. Occorre puntare sulla nostra materia prima: la materia grigia che c’è nelle teste di imprenditori, collaboratori e, soprattutto, giovani. Se siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa lo dobbiamo solo alla materia grigia”.

Riccardo Luna e Federico Morello
Riccardo Luna e Federico Morello

Ha stupito non poco la platea di studenti anche l’intervento di Federico Morello, giovanissimo esperto di telecomunicazioni. Oggi ha 17 anni, deve ancora finire le scuole superiori, ma da quando ne aveva 13, a furia di lettere agli amministratori locali, ma soprattutto di tanto studio da autodidatta, si è speso per portare la banda larga nel suo piccolo Comune di origine, nella provincia di Udine. E ci è riuscito. Il Presidente della Repubblica lo ha anche nominato Alfiere della Repubblica. Non male per un ragazzo neanche maggiorenne. E sicuramente un bel messaggio capace di dare voglia di fare ai 1000 studenti presenti in sala alle prese con la domanda “che fare dopo il diploma?”.

Una domanda alla quale cerca di rispondere anche una ricerca presentata durante Orientagiovani, a cura dell’agenzia per il lavoro “Umana”. Secondo lo studio, condotto su 55 mila persone fra i 15 e i 30 anni, il 50% dei giovani dopo il diploma è interessato a scegliere un’alternanza studio-lavoro. Il 30% sceglierà un percorso lavorativo, il restante 20% continuerà a dedicarsi esclusivamente agli studi. Cominciare presto a lavorare per farsi esperienza e nel frattempo studiare e approfondire per garantirsi una professionalità fondata sembra essere la scelta più apprezzata dai ragazzi. Che non siano proprio i giovani e i giovanissimi ad aver capito, prima di altri, come mettersi in gioco per uscire dalla crisi?

Agnese Fedeli

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