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Piano per l’occupazione giovanile

Piano per l’occupazione giovanile

Il punto sul decreto del Governo italiano e le conclusioni del Consiglio Europeo

Una serie di provvedimenti per favorire l’impiego dei giovani e il rifiorire delle regioni del Mezzogiorno: sono i capitoli al centro del decreto dedicato alle “Misure straordinarie per la promozione dell’occupazione” presentato dal Governo a fine giugno. Occupazione giovanile che è stata anche tema di dibattito importante nella seduta del Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno.

Facciamo il punto sul decreto del Governo, che coinvolge i Ministeri del Lavoro, dell’Economia e Finanze e della Coesione Territoriale, e sulle principali conclusioni emerse dal Consiglio Europeo.

La prima opzione del Governo riguarda un incentivo per le aziende che assumono a tempo indeterminato un giovane di età compresa tra i 18 e 29 anni che rientri in una delle seguenti categorie: sia privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; non abbia diploma di scuola media superiore o professionale; viva solo con una o più persone a carico. L’incentivo per le imprese che assumeranno giovani in questa condizione sarà pari a un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per un periodo di 18 mesi, e non potrà comunque superare mensilmente l’importo di 650 euro per ciascun neoassunto. Il “bonus” per le aziende scatterà anche nel caso che il contratto passi da tempo determinato a indeterminato. In questo caso l’agevolazione avrà la durata di 12 mesi. Per questo capitolo sono 500 i milioni disponibili per le regioni del Mezzogiorno e oltre 200 per quelle del Centro Nord.

Il decreto va a intervenire anche sul ruolo dell’apprendistato, delineando il termine del 30 settembre come data in cui la conferenza Stato-Regioni dovrà adottare le linee guida che andranno a disciplinare il contratto di apprendistato professionalizzante che le piccole, medie e microimprese dovranno adottare entro il 31 dicembre 2015.
Apprendistato, ma anche alternanza scuola-lavoro: si autorizza la spesa di 15 milioni di euro per promuovere e sostenere l’alternanza tra studio e lavoro e l’attività di tirocinio curriculare per gli studenti iscritti ai corsi di laurea nell’anno 2013-2014.

ministri

Il Mezzogiorno

Alle regioni del Sud Italia è dedicato specificamente l’articolo 3 del decreto – che trovate in allegato a fondo pagina – su “Misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà nel Mezzogiorno-Carta per l’inclusione”. Grazie alla riprogrammazione comunitaria 2007-2013 si andranno a recuperare 328 milioni di euro, per il rifinanziamento di misure per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, volte cioè alla promozione e realizzazione di progetti ideati da giovani e da soggetti delle categorie svantaggiate per l’infrastrutturazione sociale e la valorizzazione di beni pubblici nel Mezzogiorno, oltre a borse di tirocinio formativo in favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione, di età compresa fra i 18 e i 29 anni, residenti o domiciliati nelle regioni del Mezzogiorno.
Attraverso le misure stilate nel decreto, il Governo conta di aprire il mercato del lavoro a circa 200mila persone, di cui 100 mila grazie alla decontribuzione e 100 mila con le altre misure finalizzate sostenere l’occupazione giovanile.

L’Europa e il contrasto alla disoccupazione

Intanto si è discusso di questi temi anche nella seduta del Consiglio Europeo del 27 e 28 giugno scorsi, dedicato in parte alla tematica della lotta alla disoccupazione giovanile e alle modalità tramite le quali favorire la crescita e la competitività. Dalla due giorni è emerso un impegno di spesa di 6 miliardi di euro per i 27 Paesi – oggi 28, considerando la Croazia – per gli anni 2014-2015 più un ulteriore fondo di 3 miliardi per gli anni successivi.

Il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta stima che la sola Italia possa avere accesso a un miliardo e mezzo di euro da destinare a progetti dedicati alla lotta alla disoccupazione giovanile, ma più in generale per dare sostanza a quella che viene definita la “Garanzia per i giovani”. Si tratta di ideare e avviare progetti e partnership in grado di “garantire” che ogni giovane riceva una buona offerta di impiego, di formazione o di tirocinio entro 4 mesi dall’uscita dal mondo scolastico. I fondi saranno operativi dal 1° gennaio 2014.

Agnese Fedeli

Allegati

pdf Commissione Europea su Garanzi
pdf decreto legge.pdf

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