Fisco e norme

Frodi contabili Iva: nuove regole dal Decreto sulle banche

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Ecco cosa cambia con il provvedimento legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri

Il governo ha dato via libera al maxi decreto sulle banche per rafforzare il sistema creditizio italiano. Il provvedimento introduce anche una procedura veloce che consente di applicare il meccanismo di inversione contabile, il cosiddetto reverse charge, quando i controlli fiscali mettono in luce l’esistenza di frodi in particolari tipologie di transazioni commerciali.

Lo scopo di questa procedura consiste proprio nell’evitare le frodi Iva, una delle imposte più evase nel panorama europeo, che si realizzano laddove «il prestatore del servizio non proceda al versamento dell’Iva addebitata in via di rivalsa, fatto salvo il diritto alla detrazione per il committente-acquirente».

In altre parole, il reverse charge si concretizza nell’emissione dell’autofattura, in modo tale che sia il destinatario a corrispondere l’Iva all’erario anziché il fornitore. In questo modo si cerca di limitare l’evasione fiscale Iva, soprattutto se parliamo di operazioni che avvengono tra Stati comunitari.

Proprio per questo motivo, il campo di applicazione del reverse charge Iva è stato progressivamente esteso: dal settore dell’edilizia a quello immobiliare, andando a toccare anche il settore hi-tech.

Ed ecco la novità; la norma contenuta nel decreto legislativo appena approvato amplia infatti l’elenco delle operazioni per cui si può applicare il regime del reverse change per il versamento dell’Iva: il meccanismo viene così esteso alle cessioni di consolle da gioco, tablet, laptop e pc e ai dispositivi a circuito integrato.

Confermati i poteri del ministro dell’Economia e delle Finanze di individuare attraverso l’emanazione di propri decreti ulteriori operazioni da assoggettare a reverse charge.
Quanto alle scadenze, il meccanismo si applica a nuove operazioni effettuate entro il 31 dicembre 2018.

(D.C.)

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