La Toscana ha ora 22 prodotti DOP
È la farina di castagne della Lunigiana il 22mo prodotto DOP della Regione registrato dalla Commissione Europea. Per le imprese del settore un importante passo avanti: le materie prime tipiche saranno preservate dalla concorrenza di produzioni estere
Il patrimonio castani colo toscano ha ricevuto negli scorsi giorni la quinta protezione comunitaria: ad essere protetti tramite la denominazione di origine ora sono la Farina di Neccio della Garfagnana, il Marrone del Mugello IGP, il Marrone di Caprese Michelangelo DOP e la Castagna dell’Amiata IGP. In questo modo viene riconosciuta a livello internazionale e protetta la qualità dei prodotti ottenuti con difficoltà da tutti gli operatori del settore.
Le caratteristiche che hanno suscitato l’approvazione della Commissione Europea della farina di castagne della Lunigiana sono le seguenti: si tratta di una farina dolce ottenuta esclusivamente dalla lavorazione di castagne provenienti dagli alberi della millenaria specie Castanea sativa, che cresce solo su un particolare territorio (Bresciana, Carpanese, Rossola). Tali castagne devono essere raccolte solo tra il 29 settembre e il 15 dicembre, dopo di che vengono lasciate essiccare nei gradili a fuoco lento per 15 giorni. Vengono poi pulite dalla buccia esterna e ripassate a mano per eliminare le parti impure. Infine vengono macinate nei mulini tradizionali in pietra. In tali mulini non possono essere macinati più di 5 quintali di castagne secche al giorno (altrimenti la pietra si surriscalda e la farina perde la sua caratteristica preziosa, la “boralcatura”).
Questo è il procedimento che dovranno seguire imprenditrici e imprenditori del settore affinché la propria farina di castagne sia conforme alle prescrizioni per ottenere il marchio DOP.
Proprio a seguito di tutto questo procedimento la farina di castagne della Lunigiana si presenta vellutata al tatto e fine al palato con queste caratteristiche specifiche:
- – granulometria minore o uguale a 0,8 mm, di cui almeno l’80 % minore o uguale a 0,3 mm;
- – dolce al palato con contenuto in zuccheri totali non inferiori al 20 %;
- – con caratteristico profumo di castagne senza odore di muffe e di stantio;
- – colore variabile dal bianco all’avorio;
- – umidità massima dell’8%.
Tutta la filiera è naturalmente sottoposta a controllo.
Con questa farina si possono creare un discreto numero di piatti tipici, tra i quali ricordiamo il pane detto pattona o marocca, le focaccine dette cian, le frittelle dette fritei o padleti, le lasagne particolari come la lasagna bastarda.
Imprenditrici ed imprenditori possono rivolgersi per avere informazioni al Comitato Promotore Farina di Castagne della Lunigiana DOP che da anni si occupa di valorizzare il prodotto attraverso una rete locale di punti vendita: email: farinalunigiana@libero.it