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Scuola sicura: buone pratiche e progetti di promozione dalle scolaresche d’Italia

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Scuola sicura: buone pratiche e progetti di promozione dalle scolaresche d’Italia

Premiati a Roma gli istituti vincitori del premio “Vito Scafidi” per le buone pratiche, la sicurezza e la salute a scuola, istituito da Cittadinanzattiva

È giunto alla sua quinta edizione, il premio “Vito Scafidi”: un appuntamento annuale per sostenere la scuola italiana, quella che si impegna nonostante le difficoltà e le risorse sempre in diminuzione, quella che prosegue la sua quotidiana missione di formazione e di educazione delle giovani generazioni, anche se non cessano i tagli e le polemiche, quella che lavora con passione, quella che promuove nei suoi studenti il senso della cittadinanza e il gusto di inventare qualcosa che serva a tutta la comunità.

Un premio che punta sulla creatività e sul senso civico dei nostri ragazzi e dei loro educatori, nella convinzione che la sussidiarietà sia la prima strada verso il benessere condiviso.

Dal 2009, anno della morte di Vito Scafidi in seguito ad un crollo nel Liceo di Rivoli (TO), il premio “Buone pratiche, sicurezza e salute a scuola” è intitolato proprio a quel giovane incolpevole, vittima del caso e dello stato fatiscente di alcuni dei nostri edifici pubblici. “Averlo intitolato a lui”, ha detto uno dei ragazzi premiati, proveniente proprio dal Piemonte, “ci fa impegnare ancora di più, perchè non si debba mai più dedicare un premio ad un ragazzo morto mentre era a scuola e studiava per costruirsi il futuro”.

 

Il premio: contenuti, destinatari e obiettivi

Insignito per la scorsa edizione di una medaglia da parte del Presidente della Repubblica, il premio è stato realizzato quest’anno con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Dipartimento della Protezione Civile, dei Ministeri dell’Istruzione, Università e Ricerca, della Salute e della Gioventù, e ha coinvolto nell’organizzazione le associazioni e i comitati sorti a tutela dei diritti delle vittime degli ultimi eventi drammatici che hanno colpito l’Italia, come la tragedia di San Giuliano di Puglia e il terremoto dell’Aquila. In tutti i processi legati a questi fatti luttuosi Cittadinanza attiva si è costituita parte civile, ed è tuttora impegnata in prima linea.

Sono state 1043, dislocate su tutto il territorio nazionale e in buona parte al sud della penisola, le scuole che hanno partecipato al concorso, mettendo in atto progetti di sussidiarietà e realizzando buone pratiche di cittadinanza: un numero altissimo di studenti di tutte le età, dalle scuole elementari agli istituti superiori, si è impegnato in approfondimenti e lavori che hanno affrontato il tema della sicurezza e dell’informazione sulla salute, sulla prevenzione delle catastrofi, sull’educazione alimentare, oltre che attività di sostegno sociale, volte all’assistenza di persone in difficoltà di vario genere.

I vincitori e i loro progetti

scuola sicuraSolo 4 di queste scuole hanno ricevuto i simbolici 1000 Euro per proseguire i propri progetti, ritenuti particolarmente meritevoli e premiati a Roma nella prestigiosa sede della Sala delle Colonne di Palazzo Marini, Camera dei Deputati: qui gruppi di studenti, giunti insieme ai loro insegnanti in rappresentanza del proprio istituto scolastico, hanno avuto modo di presentare personalmente il lavoro svolto e le idee per portarlo avanti nei prossimi anni.

Alla presenza di rappresentanti del Parlamento Italiano e di esponenti degli enti patrocinanti, oltre che delle associazioni invitate e della coordinatrice di Cittadinanza Attiva settore Scuola, Adriana Bizzarri, sono stati premiati per la categoria “Sicurezza a scuola” il Liceo Scientifico “A. Geroino” di Cava dei Tirreni, con il progetto “Sicurezza? Yes, we can”, finalizzato all’informazione e alla promozione della responsabilità civica in fatto di droga, di rischio sismico e vulcanico, di sport. Per la categoria “Sicurezza a scuola e dintorni” è stato inoltre insignito del premio l’ITIS “A. Avogadro” di Torino, con il progetto “Rischi da nuove tecnologie”, sulla sicurezza informatica e i pericoli connessi con i nuovi media; per la categoria “Educazione al benessere” ha ricevuto il riconoscimento l’Istituto Comprensivo di Novellara (RE), con il progetto “Spot! Si mangia!”, relativo all’educazione alimentare e alla conoscenza del corpo e sviluppato da bambini delle scuole elementari. Un premio speciale, messo in palio in occasione dell’Anno Europeo del Volontariato e della Cittadinanza Attiva 2011, è stato assegnato all’Istituto Tecnico “L. Einaudi” di Correggio (RE), per il progetto “E.R. Studenti in prima linea”, finalizzato all’educazione alla salute e all’assistenza in ospedale di giovani vittime di gravi incidenti stradali, in un’ottica di volontariato che ha privilegiato attività di intrattenimento ludiche e culturali.

Sono state poi consegnate alcune menzioni speciali: per l’area “Educazione e salute” all’Istituto Magistrale Statale “Lucrezia della Valle” di Cosenza, con il progetto “Alimentazione e salute”, dedicato in particolare all’approfondimento dei disturbi alimentari dell’adolescenza; per l’area “Sussidiarietà”, con specifico riferimento all’articolo 118 della nostra Costituzione, è stato menzionato il Liceo Scientifico Farnesina di Roma, con il progetto “Rock your school”, una scuola di manutenzione civica finalizzata al decoro del giardino vicino all’istituto; per l’area “Sicurezza a scuola e dintorni” hanno ricevuto la menzione la scuola media “Dante Alighieri” di Volpiano (TO) e l’Istituto “Leonardo da Vinci” di Umbertide (PG), con il progetto “Consapevole consumo tra libertà e dipendenza”, sui pericoli derivanti dall’abuso dell’alcol; per l’area “Educazione al benessere” è stato menzionato l’Istituto “S. Pertini” di Napoli, situato nella frazione di Scampia, con il progetto “laboratorio alimentare”; per l’area “sicurezza a scuola” è infine stato insignito della menzione d’onore l’Istituto Comprensivo “Galilei di Pesaro”, con il progetto “a scuola… in acque sicure”, realizzato dai bambini della sezione elementare.

Tutti ragazzi, quelli che sono stati premiati e quelli che hanno partecipato, che sanno impegnarsi senza lamentarsi troppo, per rendere fin d’oggi migliore lo spazio in cui vivono: una testimonianza di scuola sana e formativa, al di là dell’immagine mediatica negativa che troppe volte ne traspare, come hanno sottolineato Alessia Pilla, della Glaxo Smith Kline – Consumer Healtcare, e Vincenzo Macrì, padre di Andrea, amico di Vito Scafidi.

Tra passato e futuro, premiando il presente: una giornata per la speranza e per la memoria

Oltre che un incentivo al proseguimento delle attività meritorie svolte dagli studenti di tutta Italia con il coordinamento delle loro scuole, il premio diventa un’occasione per non dimenticare, per raccontare storie, persone, iniziative e speranze, per ricordare le vittime e per porre all’attenzione delle istituzioni i problemi: quest’anno la memoria si fa più forte, perchè il premio è stato consegnato proprio il 6 aprile, secondo anniversario della tragedia dell’Aquila.

E del terremoto d’Abruzzo si parla molto, durante l’evento: si riflette sull’intervento delle istituzioni e sul loro ruolo, si ricordano i giovani morti nella casa dello studente, si ribadisce che gli edifici pubblici devono essere costruiti con maggiore attenzione, perchè in essi si radunano tante vite, sovente giovani. Si riflette sulle condizioni in cui versa l’Italia, in questo periodo così difficile, sulle questioni che infiammano il dibattito politico, sull’esigenza di giustizia per chi oggi piange le vittime di tante tragedie che si potevano evitare: si mantiene viva la memoria, insomma, mentre si premiano le speranze del futuro, i giovani delle nostre scuole.

E il momento più commovente, non a caso, è stato il ricordo filmato di Vito: dieci minuti di musica e di parole, dieci minuti di immagini forti e tenere, che hanno raccontato un bambino e un ragazzo come tanti, i sogni della sua vita e le speranze spezzate. Ad introdurre il video, l’intervento della sua mamma: e tanti volti hanno condiviso la sua commozione, nella sala gremita di ragazzi e di giovani.

Laura Carmen Paladino

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