Studi e ricerche

La Toscana si impegna per sostenere il settore dell’Edilizia

La Toscana si impegna per sostenere il settore dell’Edilizia

Aperto il tavolo regionale anticrisi per il settore delle costruzioni. Ci sarà un intervento sul credito per sostenere anche le piccole e medie imprese dell’indotto

Per rilanciare un settore che è stato penalizzato dalla crisi economica che ha colpito soprattutto i due principali gruppi (BTP e Consorzio Etruria) coinvolgendo tutte le imprese minori collegate, parte il patto per l’edilizia che ha l’intento di intervenire concretamente per risollevare la situazione.

“La crisi dell’edilizia in Toscana” ha spiegato l’assessore Simoncini, “è acuita dalle difficoltà dei due grandi gruppi ma risente molto della congiuntura nazionale, che ha visto una contrazione degli investimenti pubblici di oltre il 60% nel 2010; contrazione cui si aggiungono gli effetti negativi del patto di stabilità e delle politiche del governo, oltre al calo del mercato privato. In questo quadro la Regione si è attivata subito per scongiurare l’impoverimento del tessuto produttivo regionale e salvaguardare un importante patrimonio di competenze, evitando la perdita di posti di lavoro”.

 

La strategia per BTP e Consorzio Etruria

Per salvare i due grandi gruppi, che impiegano in tutto 1500 persone, la Regione si è mossa con le istituzioni locali e i sindacati e, nel caso di Btp, anche a stretto contatto con il commissario giudiziale.

Per quanto riguarda il Consorzio Etruria (che impiega oltre 700 persone di cui circa 300 nell’azienda capogruppo e gli altri nelle controllate), la Regione ha sollecitato al Ministero del lavoro un tavolo per la cassa integrazione, “mettendo a disposizione tutti gli strumenti di sostegno al reddito e l’eventuale anticipo della cassa, oltre alla formazione e al sostegno al credito per le imprese dell’indotto”. E il tribunale ha accolto la richiesta di concordato in continuità per il gruppo.

Per Btp  (che impiega direttamente 800 lavoratori, ma ai quali se ne aggiungono altri 3 mila delle circa 200 imprese dell’indotto) la Regione ha chiesto al commissario giudiziale nominato dal tribunale a febbraio, rassicurazioni in merito alle prospettive industriali e garanzie per i lavoratori.

Il patto

Il patto per l’edilizia dovrà coordinare tutti i soggetti e gli strumenti necessari a partire da quelli finanziari. A questi naturalmente verranno aggiunti quelli di specifica competenza regionale, come la semplificazione amministrativa e la facilitazione nell’assegnazione dei lavori pubblici di piccole dimensioni. Tra queste: il piano casa regionale, il project financing per le opere pubbliche (comprese quelle della sanità); il piano investimenti delle aziende sanitarie per interventi al di sotto di 1 milione di euro; la valorizzazione del patrimonio immobiliare Asl; l’accordo con governo, Società Autostrade e ANAS per le infrastrutture.

Un aiuto per le PMI del settore

Le Piccole e Medie Imprese che lavorano nel comparto sono state danneggiate dall’insolvenza dei due grandi gruppi che rifornivano. Per loro sta partendo in questi giorni  un intervento di sostegno che prevede “di estendere l’operatività del fondo di garanzia per la liquidità delle imprese del pacchetto emergenza economia. Fidi Toscana fornirà gratuitamente una garanzia sull’80% del finanziamento erogato dalle banche e pari al valore dei crediti vantati nei confronti delle imprese committenti”, spiega l’assessore alle attività produttive.
Questa garanzia sarà fornita per i crediti vantati nei confronti delle imprese edili in stato di fallimento, concordato preventivo, amministrazione straordinaria, liquidazione volontaria, ristrutturazione dei debiti (nelle quali appunto rientrano i due grandi gruppi citati, ma anche ovviamente altre imprese del comparto).
“L’impegno della giunta regionale per il settore è pieno” ha dichiarato ancora l’assessore Simoncini, “anche in considerazione del suo ruolo rilevante nell’economia regionale”.

Potrebbe interessarti