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Turismo in Liguria. Le imprese del comparto sono in sofferenza

 

Turismo in Liguria. Le imprese del comparto sono in sofferenza

 

Diminuisce il fatturato delle imprese anche se la Liguria riesce a mantenere la sua competitività grazie all’attrazione esercitata sugli stranieri. Le proposte dell’assessore al turismo per sostenere imprenditrici ed imprenditori del settore

Aumenta del 4% la presenza dei turisti stranieri in Liguria nel giro di 5 anni (nello stesso periodo in tutta Italia l’aumento di tali turisti è stato solo del 2%). Il che significa che la regione offre opportunità di vacanza più appetibili, ma ciò nonostante si tratta soprattutto di vacanze “mordi e fuggi”, ossia molto rapide e da parte di turisti con una ridotta capacità di spesa.

E’ questa la causa della riduzione del fatturato delle imprese del settore turistico della regione, nonostante che a fronte di 1.227.000 di turisti del 2010, quest’anno ce ne siano stati 1.269.000 solo nei primi cinque mesi. Infatti ad essere diminuiti sono i giorni di permanenza sul territorio, che sono calati dell’1,79% rispetto all’anno scorso.

Secondo i primi dati, si calcola che anche la spesa procapite sia calata e di conseguenza si prevede che il fatturato delle imprese liguri sarà inferiore di circa il 5%.

Per quanto riguarda la tipologia del turista ospite della Liguria, gli stranieri hanno superato i connazionali. Sono il 35% i turisti che provengono dall’estero: in particolare si tratta di tedeschi, svizzeri, austriaci, francesi e inglesi. Non mancano comunque anche gli statunitensi, che hanno prediletto il Levante ligure e le Cinque Terre, e i russi, che si sono recati nel Ponente ligure.
Il “tutto esaurito” si è avuto solo nel mese di agosto, mentre il mese di luglio ha visto una scarsa affluenza.

“La lettura di questi dati” ha dichiarato l’assessore regionale al turismo, Angelo Berlangieri, “ci dice che dobbiamo affrontare tre priorità per il turismo ligure: sostenere le imprese ricettive, soprattutto nel periodo dell’alta stagione, attraverso un’azione concertata con gli Enti locali per favorire la destagionalizzazione dell’offerta turistica e riducendo l’impatto dei costi della burocrazia, attraverso la semplificazione delle regole del gioco; aumentare la competitività della destinazione Liguria, semplificando l’attuale organizzazione turistica regionale; continuare nel processo di internazionalizzazione del turismo ligure”.

Secondo l’assessore Berlangieri, occorre sostenere le imprese ricettive soprattutto nella bassa stagione per evitare il rischio di chiusura a causa del calo del fatturato e sostenerle anche nei rapporti con le banche per facilitarne l’accesso al credito ma anche nella gestione diretta della liquidità.

Inoltre, occorre semplificare l’organizzazione del turismo, dal momento che non vi sono chiari centri decisionali.  “Fino al 31 dicembre 2006” ha detto l’assessore “ad occuparsi di turismo c’erano la Regione Liguria, l’agenzia regionale di promozione turistica e le cinque APT , dopo, con l’aggiunta dei sei sistemi turistici locali, siamo passati a tredici centri decisionali. In pratica si è assistito ad una moltiplicazione delle responsabilità che non garantisce decisioni rapide”.
Anche gli operatori del settore chiedono tale semplificazione, ha concluso Berlangieri.

 

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