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Intesa fra Regione e università toscane su ricerca e tirocini

Intesa fra Regione e università toscane su ricerca e tirocini

Tirocini di qualità, stage e ricerca pubblica al centro dell’accordo siglato dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dagli otto rettori del sistema universitario regionale: le tre università degli studi, l’università di Siena per stranieri, la Normale Superiore, la Superiore Sant’Anna di Pisa, l’IMT di Lucca e il SUM di Firenze

Durante l’apposizione della firma, effettuata nel corso di una seduta della Conferenza dei Rettori nella sede della Regione, il Presidente Rossi ha dichiarato di apprezzare molto la sinergia con il sistema universitario toscano “anche perché le Regioni europee che hanno grandi capacità di attrarre investimenti lavorano proprio in questo modo e noi vogliamo essere fra le Regioni migliori d’Europa”.

I protocolli d’intesa in effetti sono due. Il primo è quello che disciplina il rapporto di collaborazione tra la Regione e gli organismi di ricerca. L’intesa sarà presto firmata infatti anche dal CNR, dall’ENEA e dall’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).
Il secondo riguarda stage e tirocinii: si tratta dell’avvio di una cooperazione che ha lo scopo di facilitare la “Carta dei Tirocini e Stage di qualità in Regione Toscana”, un documento voluto dalla Regione nell’ambito del progetto “Giovani Sì” allo scopo di evitare l’uso distorto dei tirocinii formativi e garantire i diritti dei giovani che ne beneficiano.

Ricerca

La collaborazione sulla ricerca ha otto obiettivi:

 

  • 1 – monitorare i processi di riorganizzazione dei fondi strutturali per la ricerca in modo da consentire al sistema toscano di prepararsi ai mutamenti futuri;
  • 2 – aumentare la capacità della ricerca toscana di presentarsi in modo coordinato sullo scenario europeo attraverso progetti finanziabili;
  • 3 – aumentare le probabilità di accesso ai finanziamenti UE;
  • 4 – aumentare le ricadute dei progetti finanziati;
  • 5 – valorizzare le eccellenze nella ricerca e nell’innovazione toscane;
  • 6 – focalizzare le azioni della ricerca toscana in base alle priorità identificate dalla Conferenza regionale per la Ricerca;
  • 7 – facilitare l’inserimento di ricercatori toscani in network internazionali;
  • 8 – aumentare il valore del potenziale di ricerca toscana facilitando i finanziamenti.

Un gruppo tecnico si è già messo all’opera per definire, entro 4 mesi, il modello operativo dell’accordo e un piano di attività e iniziative.
Il tema della ricerca, con quello collegato dell’innovazione, è un tema caro da tempo alla Regione Toscana. Già nell’aprile del 2009 infatti, la Regione si è dotata di una legge (L.R. 20/2009) che ha permesso di costituire un’apposita Conferenza regionale operativa dal dicembre 2010. Si sta inoltre potenziando a Bruxelles l’ufficio regionale per la ricerca che fa da raccordo tra il sistema toscano (che comprende Università ed enti di ricerca pubblici) e gli attori europei in tema di ricerca e innovazione per quanto concerne programmi, progetti e bandi.

Tirocinii e stage

Le Università e le Scuole di Alta Formazione si sono impegnate con questa firma ad applicare le indicazioni della “Carta dei Tirocini e Stage di qualità in Regione Toscana” per i propri tirocinii formativi e di orientamento diretti ai soggetti laureati. Inoltre, presso gli uffici di “job placamento” del sistema universitario, verrà divulgata l’informazione relativa all’esistenza e al funzionamento della Carta stessa.

Fra le indicazioni della carta ci sono quelle relative alla nomina effettiva di un tutor responsabile del tirocinante o stagista, la garanzia della durata temporale del tirocinio (si ricorda che per tirocinio si intende l’accompagnamento al lavoro), l’obbligatorietà dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi. Sono altresì sanciti i trattamenti economici dei giovani tirocinanti e il divieto assoluto di sfruttare un tirocinante per sostituire un dipendente in malattia, ferie o maternità. L’impresa ospitante ha l’obbligo di essere in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di registrare nei libretti formativi le competenze acquisite dagli stagisti o tirocinanti.

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