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Dall’economia alle modificazioni sociali, i dati dell’annuario statistico toscano

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Dall’economia alle modificazioni sociali, i dati dell’annuario statistico toscano

Pubblicato in questo periodo, l’annuario statistico regionale, suddiviso in 24 capitoli tematici, pone le basi per conoscere appieno il territorio anche nel caso in cui, ad esempio, si voglia aprire un’attività imprenditoriale

La Toscana, con i suoi 3 milioni e 700 mila abitanti, è meno popolata della media italiana (162 abitanti per Kmq contro i 200 della media nazionale). Un residente su dieci è straniero e il 23% degli abitanti ha più di 65 anni. I laureati rappresentano l’11% della popolazione residente. C’è un forte consumo di cultura e una grossa attenzione all’ambiente (i rifiuti procapite sono molto bassi).

Per quanto concerne l’economia, l’industria manifatturiera è in rialzo e sta uscendo dalla crisi, mentre l’artigianato è ancora in fase critica, con il grande sbocco commerciale dei mercati asiatici. L’artigianato è richiesto infatti più all’estero che all’interno. Nel frattempo, l’occupazione diminuisce e si fa sempre più ricorso alla cassa integrazione straordinaria.
Fra uomini e donne, a livello lavorativo, esistono ancora – e si allargano – le differenze.

 

L’economia

I dati si riferiscono all’anno 2010 e segnalano anzitutto la ripresa dell’industria manifatturiera che nel 2009 aveva avuto un calo di fatturato del 17%, mentre questa rilevazione mostra un aumento del 5,2%. Purtroppo invece le imprese artigiane perdono nel 2010 il 6,2% del fatturato (nel 2009 avevano perso il 15,4%). Si tratta di un trend negativo del quale il settore è ormai preda da alcuni anni.

Una grossa via d’uscita per la crisi in Toscana è rappresentato dalla forte domanda estera. Le esportazioni sono aumentate (il loro valore è salito del 15%, comunque in linea con quello nazionale). Le merci vengono esportate principalmente verso altri Paesi europei (62,6% delle esportazioni toscane) che sono aumentate nel 2010 del 19%. Comunque sono aumentate anche le esportazioni verso i continenti americano ed asiatico (+12%), quello africano (+11%) e soprattutto quello oceanico, dove l’aumento è stato del 25,5%. Si ricorda che dal 2006 le esportazioni verso l’Asia sono al secondo posto dopo l’Europa e prima dell’America.
sede unioncamere toscana
Anche le importazioni sono aumentate (del 25,8%). Lo sono soprattutto dall’America (da quest’area sono aumentate del 46,4%) e dall’Asia (+36,7%), meno dai Paesi europei. Le importazioni dal resto d’Europa hanno progressivamente perso peso a partire dal 2006 e sono state man mano sostituite da quelle dai Paesi asiatici e americani.
Per le operazioni di scambio viene utilizzato il trasporto marittimo, che sta man mano sostituendo il vettore ferroviario e del trasporto su gomma. Ciò naturalmente può essere dovuto al cambiamento delle zone geografiche con le quali si attuano gli scambi.

Nonostante la crisi, il tasso di crescita delle imprese è salito dell’1,2% e al 31 dicembre 2010 si contavano 417.021 aziende in Toscana. Le forme giuridiche più articolate e “sicure”, come le società di capitali, continuano ad aumentare (+3,3%), mentre restano invariate le cifre relative alle società di persone e aumentano di poco le imprese individuali (+0,7%).

Il lavoro

34 mila posti di lavoro in meno nell’industria hanno provocato un forte calo nel mercato del lavoro al quale però vanno contrapposti i leggeri aumenti di occupati nel settore agricolo (+4,2%) e in quello dei servizi (+0,6%) – troppo leggeri però per compensare il calo del 10,3% dell’occupazione nell’industria.
Il tasso di disoccupazione è pertanto salito al 6,1% e a pagarne le conseguenze sono stati soprattutto i giovani tra i 15 e i 24 anni di età, il cui tasso relativo di disoccupazione è ormai giunto al 23,1%.
Le maggiori difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro lo hanno però le donne, nonostante abbiano un maggior livello di istruzione. Il 73,3% degli uomini è occupato, mentre delle donne lo è solo il 54,5%.
La CIG (Cassa Integrazione Guadagni) continua a essere molto utilizzata, soprattutto quella straordinaria.

L’ambiente

Quasi il 40% del territorio toscano è ricoperto da foreste (un dato notevolmente più alto rispetto a quello nazionale, che è del 22,8% di copertura forestale). Alle foreste si aggiungono i boschi (ne è ricoperto il 16,2% della Toscana). Purtroppo nel 2009 la regione è stata colpita da 549 incendi, di cui la maggior parte dolosi.
In Toscana le zone pianeggianti sono molto poche: solo l’8,4% della superficie totale. Oltre il 20% della popolazione però abita in queste zone.
Un quarto del territorio è montagnoso, con una bassa densità abitativa (89 abitanti per kmq). Il 66% del territorio toscano è collinare, ed è abitato da 161 persone per kmq.

La popolazione

In Toscana la popolazione cresce ad una media dello 0,6%, ma l’incremento costante è dovuto soprattutto all’immigrazione che nel 2010 è aumentata di oltre 32 mila unità. Le nascite purtroppo diminuiscono (nel 2009 sono state 32.380, ma nel 2008 erano nati 33.610 bambini).
La media di figli per donna è più bassa di quella nazionale: il tasso di fecondità è infatti di 1,35 mentre quello nazionale è 1,41. Solitamente le donne toscane partoriscono a un’età media di 31 anni.
Gli anziani sono sempre di più. L’indice di vecchiaia in Toscana è più elevato di quello nazionale (184,1 contro 185,9; si calcola rapportando la percentuale degli ultra sessantacinquenni con quella dei ragazzi sotto ai diciotto anni di età). La speranza di vita (calcolata sulla durata media di vita) per gli uomini toscani è di 79,6 anni e per le donne è di 84,5 anni.

In Toscana ci sono pochi giovani (età 5-24 anni): solo l’8,5% della popolazione, mentre la media italiana è di oltre il 10%, anche se negli ultimi anni sono aumentati.
A far salire tali tassi sono soprattutto gli stranieri, che rappresentano più del 9% della popolazione toscana. Si tratta di 339 mila persone provenienti per il 30,7% dall’Unione Europea e per il 29% dai Paesi dell’Europa dell’Est. Il 18% degli stranieri residenti proviene dall’Asia e il 15% dall’Africa.

Livelli di istruzione

I laureati sono l’11,2% dei residenti con più di 15 anni di età. I diplomati aumentano sempre più e rappresentano nel 2010 il 28% degli over15. Ma a rappresentare un dato superiore alla media nazionale sono i cittadini toscani con la sola licenza elementare che purtroppo rappresentano il 26,4% della popolazione. A questo dato si aggiunge quello del 30% di coloro che non hanno continuato gli studi oltre la licenza media.
L’abbandono degli studi avviene da parte dei maschi, forse perché più desiderosi di guadagnare subito accettando lavori di basso livello. Fanno questa scelta il 23,4% dei ragazzi. Le ragazze invece preferiscono proseguire gli studi.

La popolazione regionale in ambito culturale è interessata soprattutto alla lettura. I musei vengono meno visitati e come forme di svago culturale scende l’interesse per il teatro e per il cinema; ma diminuisce anche l’affluenza ai concerti di musica classica e agli spettacoli musicali in genere. Aumenta però l’affluenza ai concerti pop, rock e di altro genere non classico.

Per quanto riguarda l’informazione, le notizie si apprendono soprattutto tramite internet, mentre la diffusione dei quotidiani cartacei scende fino a giungere alla cifra di 11 copie ogni 100 abitanti (che comunque è una media superiore a quella nazionale, pari a 9 copie per abitante). Si ricorda che il dato sulla diffusione dei giornali cartacei è gonfiato per convenzione internazionale (si triplica rispetto al venduto effettivo) e considera anche le forme di diffusione alternativa, come gli omaggi. Al contrario i dati dei contatti internet ai siti di informazione e dei giornali online è effettivo.

Per ulteriori informazioni sulla situazione socio-economica in Toscana si può consultare l’annuario statistico regionale pubblicato da Regione, Istat e Unioncamere e disponibile sui rispettivi siti istituzionali (www.regione.toscana.it/pubblicazioni; www.istat.it; www.starnet.unioncamere.it).

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