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Giocattoli sicuri per i nostri bambini: al via la campagna europea, attiva anche in Italia

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Giocattoli sicuri per i nostri bambini: al via la campagna europea, attiva anche in Italia

Intensificati i controlli e ancora più severi gli standard di sicurezza per i giocattoli che circolano nel territorio dell’Unione e sono venduti nei negozi d’Europa: nuove garanzie per l’infanzia

Epifania, tempo di regali: e, poiché a riceverli sono i bambini, spesso si scelgono i giocattoli. Ma questi, sempre apprezzati dai più piccoli, se non adeguatamente controllati possono rivelarsi assai pericolosi per la salute dei nostri bimbi: proprio per contrastare questo rischio sarà attiva per tutto il 2012 una campagna europea per la sicurezza dei giochi, con l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori economici sulle nuove regole in materia, attraverso azioni di informazione e seminari. Nel contempo, saranno distribuite ai consumatori, nei negozi che aderiscono all’iniziativa, cartoline con consigli d’uso, e circola già sul web un videoclip informativo.

L’iniziativa, per l’Italia, è stata presentata alla fine di dicembre a Roma dal Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, e la scelta della data non è stata casuale: è nel periodo tra Natale e l’Epifania, infatti, che vengono acquistati nel nostro Paese oltre il 60% dei giocattoli venduti nell’arco di un intero anno.

 

La recente direttiva sulla sicurezza dei giocattoli e la legislazione UE

Il nuovo quadro giuridico in materia di giochi è entrato in vigore nell’Unione Europea il 20 luglio scorso, in applicazione della direttiva sulla sicurezza dei giocattoli adottata dalla Commissione nel 2009, che prevede requisiti e sistemi di controllo tra i più rigorosi al mondo. La neonata legislazione rimpiazza le precedenti norme, legate alla vecchia direttiva del 1988, tiene conto delle evoluzioni del mercato e dei nuovi soggetti che vi operano e ha l’obiettivo di ridurre gli infortuni provocati dai giocattoli.

In ottemperanza a quanto deciso, gli Stati Membri devono d’ora in poi assicurare che le autorità preposte alla sorveglianza del mercato eseguano adeguati controlli ed ispezioni sia all’esterno che all’interno dei confini dell’Unione, per individuare i giocattoli pericolosi e fare in modo che vengano immediatamente proibiti, ritirati ed eventualmente distrutti: a questo proposito, l’UE mette a disposizione il sito internet RAPEX (Rapid alert system for non food consumer products, cfr. Link allegato), in cui sono raccolte informazioni sui prodotti non conformi, compresi i giocattoli, che sono stati ritirati dal mercato.

Accogliendo il varo dell’iniziativa, così la hanno commentata i Vicepresidenti Gianni Pittella e Roberta Angelilli: “Sulla sicurezza dei consumatori non si fanno sconti, tanto più se è in gioco la salute dei bambini, che spesso non hanno la voce e la forza per difendersi. La normativa europea è l’arma più efficace che abbiamo a disposizione”, non solo per l’acquisto di giocattoli non pericolosi, ma anche per l’utilizzo più consapevole degli stessi.

I pericoli degli oggetti d’uso dei bambini, e in particolare dei giocattoli

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Non tutti sanno infatti a quali e quanti rischi siano esposti i nostri bimbi nell’uso di oggetti non sicuri destinati a loro, solo un quarto dei quali sono giocattoli. Si tratta di beni che entrano nella UE attraverso importatori stranieri, e che spesso tentano di eludere i controlli attraverso la contraffazione dei marchi di conformità. Per esempio, fasciatoi o seggioloni poco stabili possono intrappolare i bambini; spesso, poi, vengono aggiunti a giocattoli e biberon i cosiddetti ftalati, sostanze chimiche che hanno la proprietà di ammorbidire la plastica, ma danneggiano il fegato e i reni. I bimbi possono poi facilmente ingoiare parti o frammenti di giochi, e rischiare il soffocamento: il pericolo più grosso è rappresentato da piccoli giocattoli mescolati a dolciumi e cibarie senza apposito involucro a parte. Inoltre, pupazzetti e bambole trattati con vernici non conformi alle disposizioni di legge possono facilmente prendere fuoco: per questo spesso vengono aggiunte ai giocattoli delle sostanze chimiche ritardanti di fiamma, che causano alterazioni al sistema nervoso e danni al sistema ormonale, influendo negativamente sulla crescita e sullo sviluppo dei bambini.

I nuovi obblighi per fabbricanti, importatori e distributori di giocattoli, e il marchio CE

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Solo i giocattoli recanti la marcatura di conformità CE fruiscono oggi di libera circolazione nello Spazio Economico Europeo (SEE): per ottenerla, il fabbricante deve effettuare una valutazione di sicurezza e fornire la documentazione tecnica del prodotto, che ne assicura la tracciabilità e reca la lista delle sostanze chimiche usate. Laddove ciò risulti opportuno, il giocattolo deve essere corredato da avvertenze specifiche, ubicate in modo ben visibile sulla confezione, nella descrizione del gioco in caso di acquisti on line, o anche sul giocattolo stesso, soprattutto se questo viene venduto sfuso (per esempio devono comparire in modo evidente il simbolo o la frase di divieto ai bambini di età inferiore a 3 anni, o ulteriori istruzioni d’uso).

L’importatore e il distributore sono a loro volta tenuti a verificare l’iter di ottenimento del marchio CE, eventualmente realizzando test a campione, e a denunciare eventuali difformità. Tutti gli operatori del mercato possono andare incontro a sanzioni in caso di inottemperanza. Il marchio CE originale, che si caratterizza per una certa distanza delle due lettere, le quali coprono ciascuna la metà sinistra di due immaginari cerchi che si susseguono, deve essere apposto sul giocattolo e risultare ben visibile dall’esterno, o eventualmente deve essere applicato anche sulla confezione. Va ricordato a questo proposito che il marchio viene spesso falsificato, e si trovano in giro giochi che recano le due lettere molto vicine tra loro, nel tentativo di imitare la marcatura di conformità, ma soprattutto di rivendicare requisiti di sicurezza che quei giocattoli in realtà non posseggono.

I nuovi requisiti di sicurezza e i consigli per le mamme e i papà

L’elemento più importante della nuova direttiva 2009 è il riconoscimento di una zona grigia per la classificazione di prodotti come giocattoli: per questo, tutti gli oggetti destinati, “in modo esclusivo o meno”, all’utilizzo da parte di bambini di età inferiore ai 14 anni, vengono d’ora in poi sottoposti alla nuova legislazione, mentre sfuggivano alla precedente. Nel contempo, la Commissione si è riservata la possibilità di modificare in itinere la normativa, se dovessero emergere nuove prove scientifiche in relazione alle sostanze chimiche usate per i giocattoli.
In particolare, per tutti gli oggetti adoperabili a fini di gioco dai bambini fino a 14 anni, la direttiva contiene il divieto d’uso di sostanze classificate come CMR (cancerogene, mutagene o tossiche), se non a condizioni estremamente rigorose, per esempio quando siano del tutto inaccessibili ai bambini.

E’ inoltre regolamentato con rigore l’uso di fragranze allergizzanti e di alcuni metalli pesanti, e sono rafforzate le norme per prevenire i rischi di soffocamento e strangolamento, soprattutto in relazione ai giocattoli incorporati agli alimenti, che devono essere sempre collocati in una confezione a parte. E’ vietato poi l’uso di avvertenze contraddittorie rispetto alla tipologia del gioco, per esempio il divieto di uso sotto i tre anni per prodotti evidentemente destinati a quella classe di età.
E’ sempre consigliabile, comunque, per ridurre al minimo i rischi, verificare il rispetto delle norme e comprare da rivenditori e siti web di fiducia, leggendo poi attentamente le istruzioni d’uso, controllando spesso lo stato di logoramento dei giocattoli e tenendo d’occhio i bambini mentre giocano. Ricordate poi che allontanare tutti gli imballaggi e insegnare ai vostri bimbi a mettere via i giochi dopo l’uso riduce fortemente il rischio di incidenti: la sicurezza, su questi temi, non è mai troppa.

Laura Carmen Paladino

Allegati

pdf w-toys-safety-brochure_en.pdf
pdf toy_safety_tips_it.pdf

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