Studi e ricerche

Incontro Confartigianato Ministro Passera

Guerrini, Pres. Confartigianato

Incontro Confartigianato Ministro Passera

La Confartigianato ha presentato al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera una serie di proposte per far fronte all’emergenza “mancanza liquidità” delle Piccole Imprese

Il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, ha parlato di “terapia d’urto” per affrontare il problema dell’accesso al credito e dei ritardi di pagamento da parte della Pubblica Amministrazione: le misure dovranno essere immediate per “ridare ossigeno” alle piccole imprese a rischio credit crunch (restrizione del credito).

Mai quanto ora imprenditrici e  imprenditori si trovano ad affrontare una crisi e al contempo a sostenere gli input che giungono dall’Unione Europea e dagli organismi pubblici ad accelerare lo sviluppo di fattori di competitività internazionale. Stimoli ovunque per il rilancio della crescita, per l’innovazione e dunque per i relativi investimenti. Ma con un grave ostacolo da superare: con quale denaro?

“Le piccole imprese” ha dichiarato il presidente Guerrini di fronte al Ministro Passera, “sono allo stremo, soffocate da forti restrizioni creditizie che assomigliano per alcuni versi a quelle del 2009. A novembre 2011, i finanziamenti ai piccoli imprenditori sono aumentati appena dello 0,4%, quindi sono vicini alla ‘crescita zero’. I tassi medi d’interesse hanno raggiunto il 4,18%, il valore più alto tra quelli dell’area Euro. Nel frattempo i ritardi di pagamento della PA costano alle nostre imprese 3,7 miliardi di oneri finanziari. È ora di fare davvero qualcosa per le piccole imprese, che rappresentano il 99,4% del totale delle aziende italiane e danno lavoro al 74,8% del totale degli addetti delle imprese italiane, e che finora hanno sfidato la crisi senza alcun ‘paracadute’”. Da queste parole prende avvio la richiesta di Confartigianato al Ministero dello Sviluppo Economico, che indica le priorità per risolvere anzitutto il problema dei ritardi di pagamenti.
Le Piccole Imprese vantano infatti crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione per ben 70 miliardi di euro; 70 miliardi che potrebbero essere utilizzati dalle imprese e reinseriti nel circolo economico.

La proposta di Confartigianato è di introdurre, per i debiti accumulati dalla PA, la compensazione tra crediti commerciali e debiti tributari: in pratica far sì che le tasse e le imposte vengano considerate pagate scalandole dai crediti che le imprese vantano nei confronti dell’Amministrazione pubblica.
Inoltre, Confartigianato sollecita il rapido recepimento della Direttiva Europea sui termini di pagamento (che alleghiamo all’articolo) e l’introduzione del sistema IVA per cassa, che prevede il versamento dell’IVA al momento del pagamento effettivo della fattura da parte del debitore.

Per quanto riguarda l’accesso al credito, Confartigianato chiede che vengano potenziati tutti gli strumenti esistenti (a partire dai Consorzi di garanzia fidi) e che venga rafforzato il Fondo Centrale di Garanzie.

Oltre a questi interventi che servirebbero per aiutare le imprese nel contingente, il presidente Guerrini ha ribadito la necessità di interventi reali che facciano ripartire l’economia creando un contesto favorevole all’attività imprenditoriale. Il primo passo potrebbe essere un piano di recupero e manutenzione del patrimonio immobiliare che permetta la ripresa del ciclo edilizio. Un rilancio del Piano Casa in quanto strategia economica nazionale ben precisa.

Anche il tema degli incentivi alle imprese va ripreso e riformato: semplificare le norme e le procedure riducendo al minimo la burocrazia sarebbe necessario per permettere alle imprese di accedere a tali contributi.

Min.  Corrado PasseraLa tutela dell’ambiente e la sostenibilità sono gli altri argomenti affrontati dal presidente Guerrini in occasione dell’incontro con il Ministro Passera: la spinta alla green economy rappresenta ancora un fronte aperto. Per quanto concerne l’energia, sarebbe necessario ad esempio ridurre i costi della bolletta delle piccole imprese – costi superiori del 30% rispetto alla media europea – rivedendo l’entità del prelievo fiscale e “trasferendo l’onere degli incentivi alle rinnovabili alla fiscalità generale, l’effettiva separazione, nel settore gas, tra le attività di rete, stoccaggio e rigassificazione”.

Un impegno mirato alle esigenze delle  micro e piccole imprese dovrebbe andare al sostegno all’internazionalizzazione, all’innovazione e ricerca, alla cooperazione in reti, tutelando al contempo il “Made in Italy” con provvedimenti che garantiscano la riconoscibilità dei nostri prodotti grazie a “un’etichettatura di origine volontaria e di tracciabilità delle lavorazioni”.

Per concludere questo riassunto delle proposte che Confartigianato ha presentato al Ministro Passera, citiamo quella relativa all’attuazione dello Statuto delle imprese e al superamento del Sistri, il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi, in quanto strumento complesso e costoso per le imprese (vedi nostri articoli   https://www.donnainaffari.it/home/adempimenti/obblighi-legali/491-le-imprese-contro-il-sistri.html e https://www.donnainaffari.it/home/imprenditoria/notizie/263-ulteriore-rinvio-per-il-sistema-di-tracciabilita-dei-rifiuti-speciali-sistri.html). Confindustria propone  a questo riguardo di ripensare completamente il Sistema ispirandosi al più snello ed efficiente modello tedesco.

Allegati

pdf Direttiva-europea-ritardi-pagamento.pdf

Potrebbe interessarti