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Enti di formazione del FVG: inviti a presentare nuovi corsi

Enti di formazione del FVG: inviti a presentare nuovi corsi

I campi di azione individuati dalla Regione Friuli Venezia Giulia sono quelli del settore educativo ed assistenziale. È su questi settori che gli enti di formazione dovranno focalizzarsi per la preparazione della propria offerta formativa in relazione al Programma operativo del Fondo Sociale Europeo 2007/2013

Servizi per la prima infanzia, cura e assistenza alla persona, servizi socio educativi rivolti ai minori sono alcuni dei corsi che la Regione finanzierà ai vincitori dei prossimi bandi che verranno pubblicati entro questo mese diretti agli enti di formazione friulani.

Con la pubblicazione di questi bandi, la Regione intende puntare all’aumento delle competenze e delle professionalità di chi opera nelle scuole materne, negli asili nido, nelle strutture sanitarie e assistenziali. Le risorse messe a disposizione per tale scopo sono di 700mila euro.

Gli enti di formazione possono presentare programmi di corsi sia di breve durata (di 40 ore) rivolti a chi è già occupato nel campo socio assistenziale o socio educativo, sia di lunga durata (400 ore) diretti anche alle persone disoccupate o in cassa integrazione o in mobilità. In questo secondo caso la formazione sarà nel campo dei servizi educativi a domicilio.
Le materie di insegnamento dovranno rientrare nell’ambito della pedagogia, della sicurezza e dell’igiene.

Dopo la presentazione dei progetti, gli enti formativi dovranno attendere la selezione da parte della Regione fino a fine ottobre, in modo che i corsi possano iniziare per i primi di novembre 2012.

Riguardo all’iniziativa, l’assessora al lavoro e formazione, Angela Brandi, ha dichiarato: “migliorare la qualità del servizio offerto alle persone nelle fasi più delicate dell’esistenza, come l’infanzia, la malattia e
la vecchiaia, è un obiettivo che ci viene imposto dalla struttura che la società di oggi ha assunto. In questo senso la formazione è lo strumento che maggiormente garantisce un livello dei servizi alla pari con le aspettative dei cittadini. Allo stesso tempo, così facendo, diamo l’opportunità a chi non ha un’occupazione di crearsi un profilo professionale fra i più richiesti dal mercato del lavoro e, a chi è già occupato, di
migliorare le proprie competenze e, conseguentemente, di rafforzare la propria posizione sul mercato del lavoro”.

 

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