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Fondo di garanzia per l’internazionalizzazione. Nascono le sezioni speciali

Fondo di garanzia per l’internazionalizzazione. Nascono le sezioni speciali

 

Siglato l’accordo tra Ministero per lo Sviluppo economico, Consorzio camerale per il credito e la finanza e 19 Camere di Commercio che permette la nascita di altrettante sezioni speciali del fondo di garanzia per l’internazionalizzazione

Entreranno nel fondo risorse camerali pari a 17 milioni di euro per attivare 600 milioni di euro in finanziamenti diretti alle PMI (Piccole e Medie Imprese): l’iniziativa promossa dal Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza farà sì che queste ultime possano accedere alle sezioni speciali del Fondo Centrale tramite procedure semplificate e in tempi brevi.

L’accordo che istituisce le prime sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia in 19 province è stato firmato il 19 dicembre dal Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e dai presidenti delle Camere di Commercio italiane interessate, ovvero: Bari, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Firenze, Genova, Lecco, Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Palermo, Pavia, Salerno, Trieste, Udine e Varese. Ne beneficeranno le imprenditrici e gli imprenditori di tali territori.

Il fondo serve per facilitare l’erogazione di credito alle PMI e le 19 Camere aderenti al progetto apporteranno allo stesso oltre 17 milioni di euro. Una dotazione importante che si aggiunge alle risorse statali e che permetterà, grazie alla compartecipazione tra risorse camerali e risorse statali, di attivare a favore delle imprese dei 19 territori aderenti circa 600 milioni di euro di finanziamenti grazie ai quali le PMI potranno rafforzare la propria competitività sui mercati internazionali.

A partire da gennaio 2013, si aggiungerà un’altra Camera di Commercio e così saranno 20 quelle che faranno parte dell’iniziativa; l’intervento lascia infatti aperta la possibilità per adesioni in momenti successivi.

Le garanzie verranno canalizzate attraverso la rete dei Confidi ed usate per interventi sull’internazionalizzazione: tra i benefici, gli enti segnalano la presenza della “garanzia di ultima istanza dello Stato a cui si applica, secondo le regole di Basilea II, il meccanismo della ponderazione zero”.

Confidi e imprese potranno contare su tempi di istruttoria molto contenuti anche in virtù del riconoscimento di procedure semplificate alle operazioni che verranno presentate a valere sulle sezioni speciali istituite con le Camere di commercio.

Il Fondo Centrale di Garanzia, negli ultimi anni, ha dimostrato una notevole efficacia: nel 2011 sono state più di 55mila le domande ammesse alla garanzia del Fondo che, con un importo garantito di 4,4 miliardi di euro, hanno permesso di attivare finanziamenti a favore delle imprese per 8,4 miliardi di euro. Nei primi 10 mesi del 2012, il Fondo ha raggiunto un’operatività di quasi 52mila operazioni.

Il Ministro Passera ha dichiarato che “l’accesso al credito per le PMI è uno dei temi su cui, come Governo, ci siamo concentrati fin dall’inizio della legislatura. Attraverso il rifinanziamento del Fondo Centrale di Garanzia per 1,2 miliardi di euro nel triennio 2012-2014 la possibilità per le aziende di farsi certificare i propri crediti dalle amministrazioni pubbliche e di poterli eventualmente compensare con i debiti iscritti a ruolo, lo stanziamento di 6 miliardi per i pagamenti più urgenti della PA, l’approvazione anticipata della direttiva europea sui tempi di pagamento, l’inserimento nel nostro ordinamento della finanza di impresa anche per le società non quotate, abbiamo creato una serie di strumenti per facilitare l’accesso al credito delle imprese in questo momento di particolare carenza di liquidità. Con l’accordo firmato oggi rafforziamo ulteriormente lo strumento del Fondo di Garanzia e lo avviciniamo alle esigenze di favorire la crescita dell’internazionalizzazione. Ora, come Ministero lavoreremo per arricchire il numero di sportelli a cui si possono rivolgere gli imprenditori e per rafforzare l’intervento anche con il coinvolgimento delle Regioni al fine di costruire una vera e propria infrastruttura di sistema per il credito”.

Il presidente Sangalli ha aggiunto che “puntare sul sostegno alle piccole e medie imprese attive sul fronte dell’internazionalizzazione è una delle vie più efficaci per tornare a rivedere la crescita economica. Proprio per questo le  sezioni speciali del Fondo Centrale di Garanzia, nate per superare la stretta creditizia, possono  ridare ossigeno al mondo imprenditoriale che guarda all’estero. Un risultato importante ottenuto grazie alla collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e alla capacità delle Camere di Commercio di fare rete”.

Tra le Camere di commercio coinvolte, anche quella di Firenze, il cui presidente, Vasco Galgani, ha tenuto a precisare: “ciò che spesso i non addetti ai lavori non sanno è che il credito cambia le sue modalità, talvolta anche in modo sostanziale, da zona a zona, da regione a regione della Penisola. Un po’ perché si rapporta alle dimensioni delle imprese, un po’ perché sottolinea le diverse tendenze, area per area, alla capitalizzazione d’impresa, ma un po’ anche per comportamenti tradizionali e consolidati degli operatori del credito. La creazione di 19 sezioni speciali del Fondo, in concomitanza con altrettante Camere di Commercio, tra cui quella fiorentina, farà in modo che le garanzie del sistema camerale assumano localmente quelle accentuazioni di carattere locale che il sistema creditizio richiede. Il vantaggio per le imprese toscane che esportano sarà evidente”.

 

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