moto e motorini

Sicurezza per i motocicli

Il Consiglio dei Ministri europei ha approvato definitivamente le nuove norme per i motocicli e i veicoli leggeri: ciclomotori, motocicli con e senza sidecar, quad, biciclette a pedalata assistita, tricicli, quadricicli, ecc.

I produttori di tali veicoli dovranno installare nei motocicli a due ruote sistemi di frenaggio avanzati e tutti i veicoli leggeri dovranno essere dotati di accensione automatica dei proiettori. Inoltre, dovranno tutti ridurre le emissioni.

La vigilanza sul mercato sarà più rigorosa allo scopo di assicurare parità di condizioni per tutti i fabbricanti di veicoli appartenenti alla categoria L, un settore in cui la presenza di prodotti non conformi può causare rischi significativi per la sicurezza e l’ambiente.

La Commissione propone anche una semplificazione radicale della normativa in materia di veicoli leggeri. Si potrebbero ridurre pure gli atti, passando dalle attuali quindici direttive a solo cinque regolamenti. L’intero pacchetto andrebbe applicato a partire dal 1° gennaio 2016 per concedere al settore industriale il tempo sufficiente per adeguarsi alle nuove norme.

Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e commissario per l’industria e l’imprenditoria, ha dichiarato: “Mi compiaccio per la decisione odierna del Consiglio di adottare la nostra proposta di miglioramento della sicurezza per quest’ampia gamma di veicoli leggeri. La nuova normativa semplificherà la legislazione UE, secondo quanto promesso nel nostro piano d’azione per il settore automobilistico dell’8 novembre. Una legislazione più snella significa meno spese e meno oneri amministrativi per l’intero settore. Risulterà inoltre considerevolmente migliorata la sicurezza di questi veicoli e si ridurranno le emissioni nocive”.
MOTO E motorini

 

Il regolamento approvato definitivamente prevede le seguenti novità:

 

  • 1) Semplificazione: la direttiva quadro 2002/24/CE e le 14 direttive di applicazione saranno abrogate e sostituite da un regolamento. Oltre a snellire e a razionalizzare le disposizioni esistenti, il nuovo regolamento applicherà quanto più possibile norme armonizzate a livello mondiale in fatto di veicoli e sarà conforme ai regolamenti UNECE.
  • 2) Aumento significativo della sicurezza, in particolare:
  • con l’istituzione dell’obbligo di sistemi di frenaggio avanzati per i motocicli a due ruote. Ciò significa un sistema di frenaggio antibloccaggio per i motocicli a due ruote a prestazioni medie e alte, e un sistema di frenaggio combinato o antibloccaggio per i motocicli a due ruote a basse prestazioni;
  • mediante l’installazione obbligatoria dell’accensione automatica dei proiettori all’avviamento del motore o, in alternativa, di luci di circolazione diurne per tutti i veicoli della categoria L.
  • 3) Miglioramento delle prestazioni ambientali dei veicoli della categoria L, in particolare:
  • mediante il passaggio alle fasi di emissioni Euro 4 (2016) ed Euro 5 (2020);
  • grazie a misure supplementari di tutela dell’ambiente: introduzione di limiti delle emissioni per evaporazione e di obblighi di verifica, della verifica della durata, nonché garanzie di accesso del consumatore ai dati in fatto di emissioni di CO2 e di consumo di carburante.
  • 4) Miglioramento delle prescrizioni applicabili alla fabbricazione dei veicoli, compresa l’introduzione di prescrizioni relative alla diagnostica di bordo per una riparazione efficace ed efficiente del veicolo, nonché la disponibilità per i riparatori indipendenti delle informazioni per la riparazione e la manutenzione. Saranno inoltre introdotte prescrizioni contro la manomissione, che però si applicheranno unicamente ai produttori di nuovi tipi di veicoli leggeri e ai veicoli nuovi che raggiungano i limiti massimi di velocità o di potenza. Obiettivo di tali provvedimenti è impedire modifiche che pregiudicherebbero la tutela dell’ambiente o la sicurezza funzionale. Poiché queste misure non riguarderanno gli attuali proprietari dei veicoli leggeri esse non impediranno, ad esempio, ai proprietari di motocicli di modificare o personalizzare i propri veicoli.
  • 5) Introduzione di disposizioni in materia di vigilanza sul mercato al fine di definire i ruoli e le responsabilità dei soggetti che intervengono nella catena di distribuzione (ad esempio produttore, importatore, distributore e operatore economico) e di rafforzare le norme sui servizi tecnici. Ciò contribuirà a stabilire una parità di condizioni tra i produttori del settore.

 

Potrebbe interessarti