Violenza sulle donne e violenza domestica
Ratificata la Convenzione del Consiglio di Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. La Convenzione era stata presentata a Istanbul l’11 maggio 2011 e firmata dall’Italia il 27 settembre 2012. Nel Consiglio dei Ministri n. 58 dell’11 dicembre è stata convalidata
L’atto internazionale definisce la violenze contro le donne “una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella vita privata”.
La Convenzione – il cui testo completo alleghiamo all’articolo – ha l’obiettivo di:
- a) proteggere le donne da ogni forma di violenza e prevenire, perseguire ed eliminare la
violenza contro le donne e la violenza domestica; - b) contribuire ad eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne e promuovere
la concreta parità tra i sessi, ivi compreso rafforzando l’autonomia e - l’autodeterminazione delle donne;
- c) predisporre un quadro globale, politiche e misure di protezione e di assistenza a favore
di tutte le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica; - d) promuovere la cooperazione internazionale al fine di eliminare la violenza contro le
donne e la violenza domestica; - e) sostenere e assistere le organizzazioni e autorità incaricate dell’applicazione della legge
- in modo che possano collaborare efficacemente, al fine di adottare un approccio
integrato per l’eliminazione della violenza contro le donne e la violenza domestica.
Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, e la Ministra del Lavoro e delle politiche sociali con delega alle Pari opportunità, Elsa Fornero, hanno dichiarato che con la ratifica della convenzione nota come Convenzione di Istanbul l’Italia si situa all’avanguardia: “Una decisione di straordinaria importanza per la sempre maggiore affermazione dei diritti della donna nella società. Si tratta di uno strumento che rappresenta il livello più avanzato dello standard internazionale sia nella prevenzione che nel contrasto di tutti i possibili atti di violenza contro le donne, e le sue norme prevedono anche la protezione delle vittime e la criminalizzazione dei responsabili. La violenza e le discriminazioni contro le donne sono figlie dell’ignoranza e dell’impunità, fenomeni coi quali purtroppo siamo chiamati a confrontarci anche nei contesti più avanzati. E’ indispensabile agire anche sul piano normativo, e per questo è di fondamentale importanza che la Convenzione di Istanbul entri in vigore al più presto”.
Il provvedimento appena varato si inquadra nel contesto dell’impegno del Governo “per la promozione e tutela dei diritti delle donne nel mondo, considerata principio fondamentale di civiltà, e che anche su forte impulso dell’Italia è sempre più al centro dell’agenda internazionale”.
Riguardo all’agenda internazionale, i due ministri ricordano che solo pochi giorni fa “è stato compiuto un importante passo avanti a New York, con l’adozione, da parte della Terza Commissione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Risoluzione per la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili”.
Inoltre, sempre nel quadro di tale impegno, i ministri Terzi e Fornero hanno partecipato, a novembre, alla Farnesina, insieme con la Ministra della Giustizia Paola Severino, alla Conferenza Internazionale sugli abusi sessuali ai minori, ribadendo la forte determinazione dell’Italia ad operare anche su questo fondamentale versante, sottolineando che la difesa dei diritti dei minori richiede un’azione efficace e coordinata sul piano sia nazionale che internazionale: non soltanto come imperativo morale, ma anche quale contributo allo sviluppo democratico e sostenibile dei Paesi più poveri.
Allegati
Convenzione-Istanbul-violenza-donne.pdf