Matrimonio: quanto mi costi?
Dimmi di sì: i costi per il giorno più bello, i consigli dei bloggers e dei Wedding planners
Da una recente indagine condotta da Federconsumatori risultano somme che variano da 34.971 euro a 58.476 euro, importi che differiscono a seconda della regione di appartenenza della coppia.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrà giurato amore eterno al proprio compagno o compagna, ma dietro a questa promessa, civile o religiosa che essa sia, si spera fatta per sempre, ci si chiede quali costi dovranno affrontare i futuri sposi e, spesso, anche i loro genitori.
Tradizionalmente le località del nord Italia sembrano prediligere celebrazioni spartane, all’insegna del minimalist style, caratteristica che, invece, non appartiene alle zone del sud Italia, dove il matrimonio è un vero e proprio evento mondano, indicativo dello sfarzo e della disponibilità economica della famiglia d’origine e di quella che si sta per costituire.
Sicuramente anche la Capitale, rientra in questa categoria, dato che storicamente la città eterna è stata testimone di un cambiamento radicale: infatti, grazie alla normativa romana, si è dato nuovo valore al matrimonio cambiandone la sua concezione ed evitando che la donna venisse assoggettata al marito in tutto e per tutto, introducendo così l’idea che la nuova unione fosse un libero accordo tra due persone, principio tuttora vigente nel nostro ordinamento.
Data la crisi economica attuale, molti sposi cercano, con svariate soluzioni, di rendere il giorno del proprio “sì” sempre meno costoso. Consigli di vario tipo, per soddisfare la curiosità delle tasche meno abbienti, vengono forniti da internet, lasciando, forse, un margine d’incertezza sulla validità dell’idea offerta.
Non mancano su blog inneggianti al matrimonio le tesi di spose più attempate che, forti dell’esperienza personale vissuta, invitano le giovani fidanzate a risparmiare sull’addobbo floreale, utilizzato per la celebrazione religiosa o civile, utilizzando piante prese in affitto a dispetto della canonica decorazione floreale orchestrata dal fiorista.
I più creativi potranno risparmiare anche sulle partecipazione creandole da sé, così come accade, sempre più spesso, pure per le bomboniere fai da te, ricorrendo a materiali riciclabili.
Manca, in questo contesto di austerità, anche il fotografo, figura un tempo ritenuta fondamentale e rimpiazzata, in taluni casi, da comuni amatori dell’arte fotografica.
Viaggio di nozze
E per il viaggio di nozze? Anche qui si utilizza un escamotage niente male: la luna di miele potrà tramutarsi in un regalo ricevuto da parenti ed amici, pronti a devolvere cifre di media o alta entità agli sposini.
Ma per chi volesse creare una giornata all’insegna della sobrietà e al contempo della perfetta riuscita, ci si può affidare a professionisti del settore: i wedding planners.
Ha dato risalto a questa professione, relativamente giovane e risalente agli anni ’80, tutta Made in Usa, il film in cui Jennifer Lopez interpretava una dinamica wedding planners americana.
Anche la televisione italiana ha sponsorizzato il ruolo del moderno sensale con il palinsesto proposto da Real time, canale in cui troneggia Enzo Miccio, famoso organizzatore di matrimoni di classe.
In questo giorno fatto di amore, fiori, foto, bomboniere, acconciature di ogni tipo, luoghi spartani o fiabeschi, è difficile destreggiarsi e individuare chi ha del settore una conoscenza professionale specifica.
Lo conferma anche la signora Agnese Grazioli, titolare della Noemi Wedding planners di Roma: “purtroppo sono tante le persone che credono di essere capaci di dispensare consigli senza avere, purtroppo, una preparazione adeguata. Mi preme sottolineare che è necessario fare una prima scrematura, per evitare di incorrere in mani poco esperte. È bene diffidare di chi non dispone di una sede e di un contatto telefonico fissi, senza escludere la Partita Iva. Tutto si può realizzare, soddisfacendo le esigenze di palati variegati, e ci tengo a sfatare uno dei tanti luoghi comuni: non sempre le grandi disponibilità di denaro si coniugano con matrimoni di qualità. Ci si può orientare, anche, su cifre più modeste, dagli otto ai diecimila euro, se si adottano dei minimi accorgimenti, come quello di rivolgersi a sale ricevimenti dotate di ristorante con cucina”.
“Ma non è il caso di disprezzare” prosegue la signora Agnese “chi si accontenta di altri canali e si organizza in piena autonomia, con il fai da te. Ho visto chiese di piccole dimensioni arricchite con nastri colorati: un effetto scenico gradevole, capace di non far rimpiangere fiori di ogni genere.”
Dunque a chi vuol coronare il suo sogno d’amore, non resta che mettersi in moto e dare all’evento il giusto risalto nei modi che preferisce, in perfetta corrispondenza con il proprio modo di essere.
Paola Paolicelli