Migliaia i posti disponibili nelle scuole
Secondo uno studio di FLC CGIL rielaborato anche da ANIA, dopo i pensionamenti e le varie operazioni di trasferimento del personale sono rimasti vacanti diverse migliaia di posti di lavoro in tutti i tipi di scuola
Entrambi i sindacati degli operatori della conoscenza concordano su tale disponibilità e fanno i conti: 6.919 posti nella scuola superiore, conteggiando anche le scuole di altri gradi si arriva a 15.000.
Da una parte personale in esubero, dall’altra posti disponibili. Anzi, posti disponibili che superano il numero dei lavoratori in esubero… e dunque? Perché non assorbirli? È quanto chiedono le organizzazioni sindacali del settore che spiegano: si potrebbe utilizzare il personale in esubero anche per il potenziamento e l’ampliamento del “tempo scuola” e della qualità dell’offerta formativa. Infatti, come spiega la Cgil, a seguito dell’applicazione dei regolamenti anche alle quarte classi si sono ottenuti come conseguenza la riduzione del tempo scolastico e gli esuberi del personale. Per alcune classi di concorso, come educazione musicale, diritto, economia aziendale, trattamento testi/dattilografia e gli insegnamenti tecnico pratici, il saldo a livello nazionale risulta negativo di centinaia di posti. Solo per quanto riguarda il sostegno, essendo confermato l’organico dello scorso anno, i soprannumerari sono solo 65 con 481 posti liberi.
Se viene invece ben utilizzato il personale in esubero, si può “affrontare seriamente tale problema e dare avvio alla sperimentazione dell’Organico funzionale. Va anche garantita l’applicazione piena della norma che prevede la possibilità di collocamento a riposo con i requisiti pre-riforma Fornero, per coloro che appartengono a classi di concorso in esubero”.
Secondo i dati elaborati dalla FLC-CGIL, “c’è una disponibilità di posti (al netto dei soprannumerari) di oltre 15.000 posti e quindi non ci sono ragioni per non effettuare le assunzioni previste dal piano triennale”. Inoltre, ci sono anche 1.200 posti liberati dai passaggi tra un ordine e l’altro di scuola. Ecco i conteggi:
Anche l’Anief affronta l’argomento e dichiara che un modo per combattere la disoccupazione in Italia è anche quella di iniziare ad assumere gli attuali 73mila docenti e Ata presenti dal momento che è questo il numero dei posti liberi nelle scuole italiane e spiega: “si tratta di oltre 20mila insegnanti, 33mila docenti di sostegno, quasi 8.400 assistenti, tecnici e amministrativi tra l’anno scorso e il prossimo, più altri 11.851 collaboratori scolastici da assegnare alle ditte di pulizia esterne”.
Per il presidente Anief, Marcello Pacifico, “le 15mila immissioni in ruolo annunciate dal Ministro Carrozza sono un’offesa alla categoria. Se il Governo vuole combattere davvero la disoccupazione in Italia inizi dalla scuola: ci sono 73.000 posti tra docenti e Ata (personale amministrativo, tecnico ed ausiliare della scuola) completamente liberi e disponibili da subito”.
A questo numero l’Anief è arrivato proprio incrociando lo studio della FLC Cgil con i dati ufficiali resi noti nei giorni scorsi riguardanti le mancate assunzioni ad opera del Miur. Sommando i posti vacanti in tutte le scuole italiane risultano oltre 20mila cattedre sulle discipline scoperte, più altre 3.200 per il sostegno che, afferma l’Anief, andrebbero equamente assegnate agli 11.542 vincitori del concorso a cattedre in via di ultimazione “anziché procedere alla loro stabilizzazione su due anni, come vorrebbe fare il Miur e ad altrettanti precari abilitati inseriti nelle graduatorie ad esaurimento”.
Ci sono poi altri 30mila posti di sostegno, che alcune settimane fa la Ministra Carrozza ha detto di voler trasformare da unità in deroga a posti da collocare in organico di diritto. Quindi sono da considerare assegnabili come supplenze sino al 31 agosto. Di conseguenza, sono posti di lavoro fruibili da subito per le assunzioni a tempo determinato. Il Miur deve inoltre ancora procedere allo sblocco delle 5.336 immissioni in ruolo del personale Ata (amministrativi, tecnici ed ausiliari), autorizzate un anno fa, ma mai attuate per colpa dell’illegittima disposizione contenuta nella spending review di tramutare in personale non docente tutti gli insegnanti ritenuti inidonei. E dare seguito all’assunzione, a invarianza finanziaria, di altri 11.851 posti come collaboratore scolastico da assegnare ai servizi di pulizie esternalizzati, come previsto dall’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119. Considerando, infine, i 3mila Ata da assumere per il prossimo anno scolastico, annunciati sempre dal Ministro Carrozza, la somma dei posti tra personale docente e non da immettere in ruolo nell’estate del 2013 è quindi pari ai 73mila posti.
Dopo aver divulgato questa nota informativa per contare i posti disponibili, il presidente dell’Anief dice: “ci rivolgiamo al Ministro Carrozza perché passi dalla politica degli annunci a quella dei fatti. L’immissione in ruolo di questo personale non comporta infatti aggravi per l’amministrazione. Anzi, poiché lo stesso Ministro ha dichiarato che il Ministero del Lavoro sta cercando di trovare una soluzione per mandare in pensione migliaia di lavoratori della scuola bloccati ingiustamente dalla riforma Fornero, i cosiddetti ‘Quota 96’, si prevede che presto si libereranno ulteriori posti in organico. E per l’erario l’innesto di personale assunto con lo stipendio iniziale per diversi anni, al posto di colleghi a fine carriera, comporta addirittura un risparmio”.
Allegati