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Trattato economico commerciale col Canada

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Trattato economico commerciale col Canada

Dopo oltre quattro anni di negoziati è finalmente stata raggiunta un’intesa politica fra UE e Canada per concludere l’accordo CETA, il trattato economico e commerciale di ampia portata che il nostro Vice Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ritiene un risultato di enorme rilevanza

Molti i vantaggi per l’Italia, fra i quali per la prima volta il diritto di commercializzare ben 39 prodotti agroalimentari di qualità con la loro denominazione di origine e la relativa tutela dei marchi, in un Paese anglosassone. Novità anche per le industrie farmaceutiche e per il settore delle costruzioni e dei trasporti.

A proposito dei vantaggi per l’Italia, il Vice Ministro Calenda ha sottolineato che, in particolare, il riconoscimento delle nostre Indicazioni Geografiche in un Paese anglosassone rappresenta davvero un giro di boa.  Grazie a questa intesa infatti all’Italia verrà riconosciuto e garantito il diritto a commercializzare sul mercato canadese – con adeguata tutela – alcuni dei suoi principali prodotti agroalimentari di qualità con la loro denominazione di origine. In Canada non c’era finora  un sistema di protezione di prodotti agroalimentari con denominazione di origine, tranne che per  i vini europei.  Il CETA permetterà invece la piena protezione di circa 150 indicazioni geografiche europee. Di questi prodotti, ben 39 sono italiani.

Grazie a questo trattato verranno finalmente riconosciuti e garantiti, come Indicazioni Geografiche, non solo i  prosciutti DOP (Parma, San Daniele, Toscano) ma anche il Parmigiano Reggiano e formaggi quali l’Asiago, la Fontina ed il Gorgonzola. Ma non è solo quello agroalimentare il settore a venire avvantaggiato da tale accordo. Ad esempio, sarà migliorata la tutela dei prodotti farmaceutici sul mercato canadese.
Aumenteranno dunque le esportazioni di tanti nostri prodotti aprendo così grandi opportunità per le nostre aziende. Tra queste, il Vice ministro fa rilevare che si svilupperanno margini più ampi per la partecipazione delle imprese italiane agli imponenti appalti pubblici che il Governo canadese ha in programma, tra i quali quelli che riguardano i trasporti.

L’Accordo, il cui testo dovrà ora essere messo a punto dai legali, verrà firmato tra qualche mese ma si tratta solo dell’ultimo passo ufficiale in quanto l’annuncio è già stato dato in occasione del Consiglio dei Ministri del Commercio tenutosi il 18 ottobre 2013 in Lussemburgo, al quale il Vice Ministro dello Sviluppo economico ha partecipato in qualità di rappresentante del Governo italiano dopo essere tornato dalla sua missione in Canada dove aveva incontrato il Ministro del Commercio federale, Ed Fast.
Durante i colloqui italo-canadesi, il vice ministro Calenda aveva affrontato anche il tema delle aspettative dei produttori italiani e la necessità di arrivare subito alla firma dell’Accordo. Oltre a rappresentare un grande passo in quanto apre gli scambi di particolari merci con uno dei principali Paesi industrializzati del G8 e dell’OCSE, tale accordo costituirà anche un precedente che faciliterà i negoziati in corso per un accordo di libero scambio (TTIP) con gli Stati Uniti.

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