Nasce l’Osservatorio anti-burocrazia di Confartigianato
“Storia di ordinaria follia burocratica: raccontaci la tua!”: è questo il titolo di un sondaggio attivo sul sito web dell’associazione di categoria per chiedere un cambio di passo sulla semplificazione amministrativa. E per denunciare che la burocrazia costa ogni anno alle imprese italiane ben 31 miliardi di euro
“Raccontaci la tua storia di ordinaria follia burocratica. E’ semplice! (Almeno questa…!)”. Si apre così il sondaggio attivo sul sito web di Confartigianato dedicato alla semplificazione amministrativa e al contrasto delle “complicazioni burocratiche” che attanagliano le imprese italiane. Adempimenti che costano alle aziende complessivamente 30,98 miliardi di euro l’anno: una cifra che sfiora addirittura i 2 punti percentuali di Pil. Un dato che relega il nostro Paese al 73° posto nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa.
Una situazione che secondo Confartigianato non è più sostenibile: al punto da definire “storie di ordinaria follia burocratica” la variegata casistica che coinvolge gli imprenditori italiani nel rispettare i tanti adempimenti richiesti dalla normativa nazionale. Situazione insostenibile e incomprensibile perché i costi potrebbero diminuire almeno di 8,49 miliardi se venissero attuati i provvedimenti di semplificazione già varati tra il 2008 e il 2012 e pensati per alleggerire costi e vincoli burocratici in materia di lavoro e previdenza, fisco, privacy, appalti, ambiente, edilizia.
E anche per capire l’efficacia dei provvedimenti legati al capitolo “semplificazione” Confartigianato ha avviato la consultazione online “Follia burocratica? Raccontaci la tua”. Il questionario – online su www.confartigianato.it – si apre con la richiesta di una presentazione della propria azienda, con il numero di addetti, il comparto di riferimento e le indicazioni geografiche, per poi entrare nello specifico del problema riscontrato con la burocrazia. Tra le variabili indicate, gli imprenditori possono denunciare per esempio che per evadere una procedura si debbano contattare troppe amministrazioni o che le PA richiedano informazioni eccessive o già in loro possesso. Altre problematiche inserite nel questionario sono quelle legate ai tempi di attesa, troppo lunghi o troppo incerti. Si passa poi alla valutazione delle principali innovazioni in campo di semplificazione amministrativa: agli imprenditori si chiede se sono a conoscenza, tra l’altro, di strumenti quali lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP), l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) o dell’Indennizzo in caso di ritardo della Pubblica Amministrazione nella conclusione di un procedimento. In caso affermativo, si chiede un parametro di gradimento dei diversi strumenti inseriti nella normativa.
“La nostra iniziativa – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti – serve a monitorare quanto degli impegni per semplificare la vita degli imprenditori si traduce in realtà. Di leggi anti-burocrazia ne esistono anche troppe. Bisogna soltanto applicarle e farle rispettare. controllarne l’effetto, verificare il risultato percepito dalle imprese. Non fate nuove leggi, ce ne sono già tante, fate funzionare quelle che esistono. Insomma, per abbattere il mostro della burocrazia, bisogna semplificare la semplificazione!”.
Il sondaggio resterà aperto fino al 31 gennaio dell’anno prossimo: le segnalazioni che arriveranno dagli imprenditori verranno raccolte in un rapporto finale di proposte da presentare e discutere con il Governo e il Parlamento.