New Economy: il laboratorio della regione Tiberina
Si svolgerà a Roma, il 21 novembre, l’incontro coorganizzato dal Consorzio Tiberina e dalla Regione Lazio dal titolo New economy: dalla tecnologia alla centralità dell’uomo. Un laboratorio di cooperazione sulla regione Tiberina verso una rigenerazione dell’habitat e del lavoro in aree interne e città
La regione Tiberina comprende il Bacino idrografico del Tevere, che interessa 6 regioni italiane. L’interesse progettuale, durante questo incontro che durerà l’intera giornata, sarà rivolto all’intersezione fra Regione Lazio e Regione Tiberino, cioè alla macro-area omogenea centrale del Lazio stesso.
L’accezione di una new-soft-green economy, come spiegano gli organizzatori, “vedrà gli aspetti tecnici non come fine, ma come mezzo per contribuire a un’effettiva forma di ‘rigenerazione’ vista come indispensabile in tutti i sensi, in un momento di grave crisi non solo economica, ma forse anche di pensiero, cercando di proporre – con costruttiva modestia – nuovi approcci etici, concreti e sostenibili al contempo. L’idea è di costruire una ‘visione’ condivisa da più attori sociali, coerente e unitaria pur se riferita a più aree d’interesse, da cui far discendere, attraverso la cooperazione, azioni mutuamente rafforzate e dagli effetti sinergici amplificati”.
L’incontro si svolgerà presso la Sala Tirreno dell’edificio della Giunta Regionale e sarà diviso in due sessioni di lavoro: una, più specificamente istituzionale, al mattino (con interventi di Pubbliche Amministrazioni come la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Lazio, le Università), l’altra, quella dal carattere più progettuale, al pomeriggio.
In entrambi i casi, ci saranno, in qualità di relatori o moderatori, personalità del mondo del lavoro di diversa estrazione: sindacale, accademica, imprenditoriale.
Durante il pomeriggio è prevista una tavola rotonda no-stop su progetti, attività e iniziative orientati soprattutto allo sviluppo socio-economico dei territori, al lavoro, alla crescita delle PMI, al supporto agli Enti Locali, alla semplificazione amministrativa operativa, a un concetto allargato di cooperazione intersettoriale e interdisciplinare. Anche questa tavola rotonda sarà aperta a rappresentanti di Amministrazioni Pubbliche, Agenzie Regionali, Associazioni degli Enti Locali, Parchi, Associazioni dell’Imprenditoria (agricola, manifatturiera, dei servizi), Sindacati, Istituti di Credito, Fondazioni, Associazioni tematiche, “terzo settore”, Università, Centri di Ricerca, altri Enti, singoli operatori di tutte le aree.
Nell’ottica della cooperazione che fin dalla sua nascita segna i principi del Consorzio tiberino, il programma dell’evento avrà una redazione dinamica e, per dare enfasi alla centralità dell’uomo, è aperto alle proposte e considerazioni di chi vive in questo ambiente. Pertanto, il Consorzio attende proposte di partecipazione e contributi.
Questo incontro servirà anche a dare il via al già lanciato Progetto CUSTODE, avviato per la costituzione di un Centro Unificato di Servizi Territoriali, Orientamento, Documentazione, Europrogettazione. Si tratta di un progetto aperto di cooperazione fra diversi Soggetti, consorziati e non, senza ruoli di leadership, esclusivamente finalizzato a fornire ausilio allo sviluppo di un territorio di progetto, in un periodo di crisi in cui nessun “attore” è in grado di giungere a soluzioni autonome.
CUSTODE non è dunque solo una sigla poiché rappresenta la “volontà diffusa di contribuire alla conservazione attiva (e alla promozione) del capitale sociale, del patrimonio materiale e immateriale, del diritto a un lavoro di qualità, della sostenibilità ambientale, della cultura dei luoghi, della possibilità di uno sviluppo coeso, dell’apertura e del dialogo, della condivisione e della partecipazione, delle risorse disponibili, dell’integrazione nel contesto europeo”.
Questa volontà diffusa si manifesta in contributi, documenti e “manifesti” emessi da più fonti ma largamente coerenti e sovrapponibili, fino a poter divenire sinergici, se affinati, messi a punto e applicati – del tutto in parte – in maniera cooperativa.
Un aspetto importante, che il consorzio vuol sottolineare, è che “questo senso combinato e trasversale del custodire può diventare – almeno nella regione Tiberina o in parti di essa – un ben preciso interesse delle popolazioni, passando dai generici enunciati alla corrente applicazione di concetti e politiche, con positive durature ricadute socio-economiche, occupazionali e nella qualità della vita”.
Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 06.3202087 o allo 06.32500420; per le proposte si può inviare un’e-mail a tiberina@unpontesultevere.com (il sito è unpontesultevere.com).