Nasce il Coordinamento Imprese del Digitale
Confartigianato crea il nuovo soggetto di rappresentanza per 20.000 artigiani dell’ICT (Information and Communication Technology). La decisione è stata presa durante il Consiglio Direttivo di Confartigianato Comunicazione riunitosi presso la Fornace dell’Innovazione di Asolo (Treviso)
Il nuovo soggetto darà voce a tutte le PMI del settore: da chi si occupa della produzione di software a chi offre servizi tecnologici, nonché tutte quelle imprese che si trovano “a cavallo” fra il mondo fisico e quello virtuale, come chi si occupa di stampa tridimensionale.
Un grosso passo avanti nel campo dell’innovazione dal punto di vista della strategia di settore. Finalmente anche le PMI che operano nell’ICT potranno essere rappresentate da un organismo specifico che offrirà anche occasioni di confronto e sperimentazione sull’innovazione digitale.
D’altro canto – spiega Confartigianato – si tratta di imprese che svolgono un’attività in costante evoluzione e che occupano spazi sempre più ampi della nostra economia, oltre ad avere un ruolo pervasivo in tutti i settori industriali.
Il Coordinamento Imprese del Digitale di Confartigianato avvierà contatti con gli interlocutori istituzionali sia a livello nazionale che locale allo scopo di fornire il proprio contributo all’Agenda digitale. Verranno presentate proposte anche per quanto riguarda la creazione di smart community delle quali faranno parte a pieno titolo anche le piccole imprese artigiane che si stanno trasformando in imprese digitali. A sottolinearlo è Rinaldo Pellizzari, Presidente di Confartigianato Comunicazione: “quello delle piccole imprese ICT è un settore nel quale spicca la componente artigiana, espressione di abilità, personalizzazione, flessibilità nella risposta a domande sempre più complesse e sofisticate che provengono dalle imprese e dai cittadini. Rappresentare gli ‘artigiani digitali’ significa mettere a disposizione del Paese grandi competenze di innovazione spesso trascurate a favore delle grandi multinazionali e che invece possono e devono contare di più nei prossimi decisivi passaggi per la modernizzazione del Paese, dall’Agenda digitale alle smart city”.
Il nuovo organismo raccoglierà il patrimonio imprenditoriale “eterogeneo ma ricco di risorse e competenze” delle aziende che si occupano del settore anche solo parzialmente in modo che ciascuna possa dare il proprio contributo per la crescita di tutte le imprese artigiane e del Paese.
Ricordiamo che Confartigianato Comunicazione è la Federazione che organizza la rappresentanza delle imprese che operano nel campo della grafica e delle arti visive, un comparto che si basa sul valore del “messaggio”, artistico, informativo o commerciale che sia. Appartengono a tale comparto sia i professionisti dell’immagine visiva (fotografi, cine e video-operatori) sia le aziende di promozione pubblicitaria, stampa, cartotecnica, insegnistica, editoria, nonché imprese specializzate nella comunicazione via web e nell’area dell’Information Technology.
Confartigianato Comunicazione individua le politiche a sostegno del comparto e rappresenta le imprese del settore, sia a livello nazionale che europeo, svolgendo anche una serie di azioni mirate alla qualificazione professionale degli operatori. Lo sviluppo di normative di settore adeguate alle realtà del mercato, la formazione, l’informazione, la semplificazione amministrativa, la partecipazione ad eventi e la presenza sui media sono le attività nelle quali la Federazione – a livello di coordinamento delle attività delle singole Associazioni di Mestiere – è maggiormente impegnata “al fine di favorire la crescita delle imprese e consentire alle stesse lo sviluppo di un’offerta sempre più qualificata, a beneficio del cliente/consumatore”.