Il Piemonte approva le nuove linee del PSR 2014-2020
Bandi chiari e semplici con cadenza programmata (prevalentemente annuale), risposte puntuali alle domande presentate dalle aziende, tempi di pagamento ottimizzati, aumento dei premi alle aziende impegnate. Queste le principali novità del nuovo Piano di Sviluppo Rurale
La giunta regionale del Piemonte ha approvato le linee di indirizzo del prossimo PSR a seguito della pubblicazione dei regolamenti della nuova PAC da parte degli organi comunitari preposti. Ora la Regione ha terminato la prima fase di elaborazione del PSR 2014-2020. Ecco le novità.
L’assessore all’agricoltura, Claudio Sacchetto, ha illustrato le principali linee di indirizzo politico regionale della prossima programmazione, per la quale verranno investiti 119 milioni di euro in più rispetto al precedente Piano. Eccole le novità punto per punto:
Misura 4.1, Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole (ex 121)
Prevista una dotazione finanziaria di 205 milioni di euro (65 milioni in più di quanto contemplato dal vecchio PSR), opzioni di finanziamento triplicate, rispetto all’unica opzione precedentemente disponibile: l’azienda potrà scegliere ora tra conto capitale, conto interessi o, ancora, ulteriori strumenti finanziari (fondi rotativi, fondi di riassicurazione). Nel periodo dei 7 anni potranno essere presentate fino a 3 domande per azienda: rispetto al passato, quando vi era un solo bando a inizio programmazione e la possibilità di effettuare una sola domanda, adesso le aziende possono meglio pianificare i propri investimenti; il massimale per domanda sale a euro 100 mila, moltiplicabile per le 3 domande concesse per un totale di 300 mila euro (precedentemente il contributo si attestava indicativamente sui 70-80 mila euro).
Misura 6.1, aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori (ex 112)
L’obiettivo è quello di mettere in relazione sempre più stretta la misura investimenti con l’iniziativa imprenditoriale dei giovani agricoltori: incrementata la dotazione finanziaria a 53 milioni di euro, è stato aumentato il premio (massimale) da 40 a 70 mila euro. Per scongiurare la speculazione con l’erogazione di risorse a beneficio di realtà imprenditoriali fittizie, il premio sarà successivo alla presentazione di business plan dell’azienda richiedente.
Misura 4.2, Sostegno agli investimenti riguardanti la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli (ex 123)
La misura, in linea con l’impostazione generale del nuovo PSR, si presenta con modalità di istruttoria maggiormente snellite, di più facile accesso per le aziende ed un incremento del contributo per azienda.
La dotazione della misura raggiunge i 74 milioni di euro, il finanziamento delle risorse migliora nell’offerta delle opzioni: conto capitale, conto interesse o ingegneria finanziaria. Il massimale per domanda ammonta 1.500.000 euro, i bandi saranno a cadenza annuale e ogni azienda potrà presentare fino a 3 domande nei 7 anni.
Misura 10, pagamenti agro-climatico-ambientali (ex 214)
L’attenzione nella stesura della misura è stata incentrata sulla necessità di compensare adeguatamente l’impegno dell’azienda in termini ambientali calcolandone in modo preciso la riduzione del ricavo o l’aumento dei costi. La dotazione finanziaria passa da 282 a 305 milioni di euro, i premi base per l’agricoltore quasi tutti raddoppiati (in alcuni casi più che duplicati), e gli impegni aggiuntivi impostati in modo da poter essere agevolmente applicati.
Misura 14, Benessere animale (ex 215)
La misura 14 deve essere concepita quale possibile volano per il rilancio generale della zootecnia regionale. Incremento della dotazione finanziaria fino a 26 milioni di euro, anche in questo caso deve valere il principio secondo il quale l’azienda deve ricevere un compenso adeguato agli impegni attuati: in questo senso vi è un incremento al premio dai precedenti 350 €/UBA ai 500 €/UBA contemplati dalla nuova programmazione. Anche in questo ambito si prevedono bandi a cadenza annuale e una maggiore certezza nella tempistica di saldo dei pagamenti.
Misura 2.1, Sostegno allo scopo di avvalersi di consulenza (ex 114)
Mentre nella vecchia programmazione l’agricoltore anticipava il pagamento per la consulenza e nel corso dell’annata successiva la Regione rimborsava l’80% della somma, con la nuova programmazione l’azienda non anticipa alcuna risorsa: l’ente incaricato della consulenza sarà pagato subito dalla Regione, la quale coprirà per il 100% il costo del servizio.
Infine, per quanto concerne l’ottimizzazione delle tempistiche di pagamento, gli impegni sulla nuova programmazione saranno i seguenti:
- domanda unica: anticipo del 50% al 31 luglio, saldo al 20 gennaio;
- misura 10 (ex 214): anticipo 75% al 15 novembre, saldo al 31 gennaio successivo;
- misura 2.1 (ex 114): al 15 novembre il saldo;
- misura 14 (ex 215): al 15 novembre il saldo;
- misure 4.1 (ex 121), 4.2 (ex 123) e 6.1 (ex 112): pagamenti annuali al 31 maggio e al 30 novembre.
L’assessore Sacchetto ha sottolineato come gli uffici regionali abbiano lavorato per mesi a questa bozza che dovrà essere approvata da Bruxelles. I principali temi sui quali sono intervenuti allo scopo di superare i problemi venuti alla luce con il Piano precedente sono stati quelli relativi ai divieti che, essendo in precedenza inseriti nel testo generale, divenivano obbligatori e immodificabili per l’intero settennato, anche quando ingiustificati. Esclusioni e divieti ora invece verranno inseriti nei singoli bandi, molto più flessibili.