Garanzia giovani, un’opportunità anche per le aziende
Per le imprese partner dell’operazione rivolta ai giovani tra i 15 e i 29 anni sono previsti bonus e incentivi alle assunzioni…
L’obiettivo è ambizioso: riuscire a dare ai giovani under 30 che non studiano né lavorano “una offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio o altra misura di formazione”. Un’offerta che non significa necessariamente lavoro: per un giovane può insomma risultare più calzante una ulteriore esperienza formativa o una specializzazione in un particolare ambito per essere più appetibile sul mercato del lavoro. In ogni caso la “Garanzia Giovani / Youth Guarantee” sta diventando ormai realtà. Il piano nazionale per l’occupazione giovanile è infatti partito ufficialmente il 1° maggio – data simbolica che da più parti è stata festeggiata come la giornata del lavoro “che non c’è” – e in pochi giorni le domande di adesione online hanno sfiorato le 10mila.
Di cosa si tratta di preciso? I giovani fino a 29 anni che in questo momento non lavorano né sono in alcun percorso formativo, che in Italia superano i 2,2 milioni, possono iscriversi alla “Garanzia giovani” tramite il sito nazionale garanziagiovani.gov.it.
Con pochi passaggi ragazzi e ragazze ricevono via mail le indicazioni per completare il proprio profilo sul sito cliclavoro.gov.it, il portale che il Ministero del Lavoro ha dedicato alla ricerca e all’offerta pubblica di lavoro. Da questo momento in poi inizieranno le operazioni di conoscenza, orientamento e accompagnamento alla formazione e al lavoro, gestite dalle Regioni, per le quali sono stanziati – per il biennio 2014/2015 – 1,5 miliardi di euro, oltre ai fondi che le amministrazioni regionali hanno già destinato ai progetti per l’occupazione giovanile. Uno su tutti: il grande progetto “GiovaniSì” della Regione Toscana.
Oltre che essere una occasione per i ragazzi e le ragazze scoraggiate dal nostro mercato del lavoro, la Garanzia giovani può rappresentare anche un’opportunità per il tessuto imprenditoriale. Alle aziende si chiede infatti uno sforzo nell’assunzione dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni: uno sforzo che viene ripagato, materialmente, anche con un bonus economico che può variare nell’importo in base alla tipologia di contratto offerta. In particolare, alle aziende saranno offerte condizioni per diminuire il costo del lavoro per specifiche tipologie contrattuali, in modo da supportare economicamente l’ingresso e la stabilizzazione nel mercato del lavoro.
In sostanza, le aziende ottengono un bonus economico se attivano un contratto a tempo determinato o in somministrazione per 6-12 mesi, un contratto a tempo determinato o in somministrazione superiore a 12 mesi oppure un contratto a tempo indeterminato. L’incentivo può variare da un minimo di 1.500 euro per il contratto inferiore a 12 mesi ad un massimo di 6.000 euro per l’attivazione di un contratto a tempo indeterminato. Tali importi possono aumentare anche di alcune migliaia di euro a seconda della Regione di appartenenza.
È importante sottolineare che l’agevolazione non spetta alle aziende che propongono tirocini, servizio civile, apprendistato o percorsi di formazione.
Agnese Fedeli
Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani